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Autore: The_Makers_Dream    26/05/2013    0 recensioni
" "Serpeverde!" fu l'esclamazione del cappello parlante, dopo che si era posato sulla sua testa.
Lei non riusciva a crederci, non voleva crederci.
Undici anni, capelli arancione carota e pelle bianchissima, origini purosangue e timida come pochi: questa era Evey Rouge e proprio lei era finita in Serpeverde.
Quando le erano state dette le case presenti a Hogwarts aveva sperato con tutta se stessa di non finirci, ma le sue speranze erano state vane."
Evey Rouge è al suo quinto anno, è una Serpeverde che non si trova bene nella sua Casa e i suoi migliori amici sono Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley e tutti gli altri Grifondoro. La situazione cambierà quando un certo biondino dallo sguardo glaciale mostrerà un particolare interesse per la ragazza...
Genere: Avventura, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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"Serpeverde!" fu l'esclamazione del cappello parlante, dopo che si era posato sulla sua testa.
Lei non riusciva a crederci, non voleva crederci.
Undici anni, capelli arancione carota e pelle bianchissima, origini purosangue e timida come pochi: questa era Evey Rouge e proprio lei era finita in Serpeverde.
Quando le erano state dette le case presenti a Hogwarts aveva sperato con tutta se stessa di non finirci, ma le sue speranze erano state vane.
Gli applausi si erano alzati dal tavolo delle serpi e lei, a malincuore, era andata a sedersi con loro.
"Adesso anche noi abbiamo una pel di carota, che grande fortuna." Disse subito un ragazzo scuro.
"Blaise, ma questa lo è in modo pesante. Non è quel rosso sbiadito Weasley, è proprio arancione forte!" Disse ridendo un altro ragazzo seduto di fianco a lui.
"Però sei sveglio Tiger. Ora stai zitto, voglio finire di ascoltare lo smistamento." Concluse un altro ragazzo biondo.
"Scusa Draco..." Bisbigliò Tiger.

"Grifondoro!"
Evey fu riscossa dai suoi pensieri dalla forte voce del cappello parlante.
Ormai era l'inizio del suo quinto anno in quella scuola, ed era passato molto tempo dal suo smistamento, ma il ricordo di quella scena era sempre nitido nella sua mente.
Molte cose erano cambiate da allora.
Il suo primo anno fu un disastro, era sola e senza amici poichè non riusciva a trovare nessuno che le stesse un minimo simpatico in quella casa ed era sempre vittima di scherzi.
Il suo secondo anno tutto migliorò. Incontrò per caso nel corridoio Harry Potter, e la cosa le parve strana poiché tutti quelli del terzo anno erano a Hogsmeade, ma lui no. Timidamente gli aveva chiesto come mai era lì ed era partita una lunga conversazione.
Così Evey aveva stretto amicizia con Harry e successivamente con tutti i suoi amici. Questo le aveva migliorato la sua permanenza al castello, ma ormai nella sua casa tutti la prendeva doppiamente in giro ed era diventata vittima anche degli scherzi e delle prese in giro degli amici di Draco Malfoy.
Il problema era che lei aveva completamente perso la testa per quel ragazzo, quel biondo dagli occhi di ghiaccio.
Al suo terzo anno anno Evey aveva fatto amicizia con Fiorenzo e Cassandro, due dei centauri che abitavano la foresta proibita, così quando i ragazzi andavano alle uscite a Hogsmeade, poiché anche Harry ne aveva avuto l’opportunità, lei non avendo il permesso dei suoi genitori di andarci, si recava nella foresta a trovare i suoi nuovi amici.
L'anno dopo aveva fatto parte anche lei dell'ES, ma quando furono scoperti, fu la prima sospettata per tradimento, essendo Serpeverde.
Solo Harry e i gemelli Weasley (che l'avevano presa in simpatia) si fidavano ancora di lei.
Per fortuna fu scoperto che non era stata lei a tradirli, bensì una giovane di Corvonero.
Così, era arrivato anche il quinto anno.
Mentre faceva questi pensieri intanto, lo smistamento era concluso e sul tavolo erano apparse le prelibatezze che era noto gli elfi preparassero per gli studenti.
Quell'anno sapeva di essere diversa, era cambiata molto durante l'estate.
I lineamenti del volto da bambina erano scomparsi e aveva cominciato incorniciare gli occhi con un po' di trucco leggero, sul suo corpo c'erano nuove curve ed era diventata un po' più alta.
I capelli lunghi, erano diventati più lisci probabilmente grazie alle sue cure.
Il cambiamento della giovane era evidente ed infatti fu subito notato da molti suoi compagni di casa.
"Pel di carota va migliorando insomma." Bisbigliò Blaise a Draco che non alzò nemmeno gli occhi dal piatto.
"Non capisco che problema tu abbia Blaise, ma io non ho più voglia di stare qui." Detto questo Draco si alzò e si diresse verso la sala comune di Serpeverde.
Blaise si strinse nelle spalle ed esclamò "Ehi Rouge, te l'hanno mai detto che sembra che ti abbiano cagato in testa delle carote?! E poi una purosangue traditrice del suo sangue, ma hai visto di chi sei amica?!"
Evey cercò di mantenere la calma. L'avevano sentito tutti e tutti erano girati verso di lei.
In tutta calma si alzò, ma non aveva niente di pronto con cui controbattere, quindi disse semplicemente "Si Zabini, non manchi mai di ricordarmelo ogni giorno della mia vita." 
Detto questo, con grande calma, uscì dalla Sala Grande, non prima di aver mandato un'occhiata ai suoi amici per fargli capire che andava tutto bene.
Si diresse verso le Sala Comune e mentre camminava sentì le lacrime rigarle le guance.
Non era una ragazza forte, non lo era per niente.
Finalmente entrò nella Sala Comune e si buttò sulla prima poltrona, senza nemmeno guardarsi intorno.
Rimase con la testa fra le mani finchè le lacrime non cessarono, poi sentì battere alla finestra, ma non ci fece caso.
Il battito continuò.
"Guarda che stanno cercando te." Una voce glaciale le fece alzare lo sguardo. Draco Malfoy era seduto sulla poltrona proprio davanti a lei.
Come un automa, Evey si alzò e andò ad aprire al gufo che le diede una lettera.
La aprì :
"Cara Evey,
domani notte le stelle saranno particolarmente visibili, ti aspettiamo nel solito posto per guardarle insieme.
Fiorenzo e Cassandro."
Alla ragazza sfuggì un sorriso.
"Pensavo che avresti pianto per sempre, ma quella smorfia forse dovrebbe assomigliare a un sorriso no?"
Draco Malfoy le aveva appena rivolto la parola, per la seconda volta in una sera.
"Non sono affari tuoi." Era l'unica cosa che era riuscita a dire, soprattutto dopo che l'aveva vista piangere.
"Calma." Disse lui.
“Ah, dovrei?” Detto questo Evey fece per uscire.
“Dove credi di andare scusa?” La bloccò il ragazzo.
“Dai miei amici, qualche problema?” “Posso vietartelo, essendo un prefetto.” “Non puoi abusare del tuo potere, Malfoy.” “Ah già, quella storia lì. Però è un mio dovere leggere la posta che arriva, per assicurarmi che tu non parli con qualche fuorilegge, sai conoscendo i tuoi amici…” “Non sono io quella che ha la famiglia di Mangiamorte, MALFOY.” Fu come se la temperatura della stanza fosse scesa di venti gradi. Malfoy la squadrò da capo a piedi con uno sguardo terrorizzante.
“Attenta alle accuse Rouge, sono pesanti.” “Non ho paura delle parole…” “Beh, forse allora abbi paura dei fatti.” “Eppure non ne ho, Malfoy, è inutile che mi guardi in quel modo, non ho paura di te.” Draco si avvicinò a Evey a tal punto che le labbra di lui le sfioravano l’orecchio. “Dovresti averne invece…” Evey chiuse gli occhi per riprendersi e appena li riaprì si allontanò in fretta, continuando a fissarlo. “Tornando a noi Rouge, dammi quella lettera.” “Tu non puoi leggere la mia posta.” “Invece si, essendo un Prefetto ne ho tutto il diritto.” Detto questo, le si avvicinò nuovamente ma stavolta per strapparle di mano la lettera. La lesse.
“Sei amica dei centauri?!” Draco la guardò con sguardo severo.
“Perché? Non si può?” “Sono pericolosi.” “E a te che importa?” “TU DOMANI SERA NON USCIRAI DI QUI.”
Evey lo guardò sconvolta, riprese la sua lettera dalle mani del biondo e uscì di corsa dalla sala comune. Era la prima volta che parlava con il biondino in cinque anni e la prima volta era stato come se si conoscessero da sempre…
Corse per il corridoio e salì tante scale, fino a trovarsi davanti al muro dove appariva la porta della Stanza delle Necessità. Era lì che era solita trovarsi con i suoi amici. La porta apparve e lei entrò.
“Evey, ci stavamo quasi preoccupando!” Esclamò Fred appena la porta si richiuse.
“Tranquilli, tutto bene…” “Sicura?” Le domandò premuroso Harry.
“Si…” rispose e poi si girò verso Hermione “Ehi Herm, ascolta…ma voi Prefetti avete il diritto di leggere la posta privata?” “No Ev, perché?”
“Ragazzi, io sono molto confusa…”



So che è un po' confusa, ma avevo bisogno di questo inizio. Vi piace l'idea? Cosa ne pensate?
Fatemi sapere,
The_Makers_Dream
  
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