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Autore: rosenlight    12/12/2007    7 recensioni
Una fanfic introspettiva su Jacob Black, dopo aver letto l'ultimo capitolo del terzo libro, Eclipse. Concentrata com'ero nella vicenda, leggere quel capitolo mi ha distrutta, e mi sono trovata a piangere come una fontana per il rivale di Edward, personaggio che tante preferiscono a Jacob. Quindi, perdonatemi se ne prendo le parti. Anzi,no. =P One-shot dedicata a l licantropo che mi ha smosso l'animo, con i dovuti ringraziamenti a Stephenie Meyer. Buona lettura!
Genere: Romantico, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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fuga

Ricordo ed Esilio


written by Reiko
12/12/2007

"Perso in quel silenzio, non sarei tornato mai pių. Altri prima di me avevano preferito questa forma all'altra. Forse, se fossi fuggito abbastanza lontano, non sarei stato pių costretto a sentire...Accellerai il ritmo della corsa per fuggire da Jacob Black."

Eclipse, S. Meyer

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"La stoltezza, l'errore, il peccato, l'avarizia
occupano gli spiriti, tormentano i corpi
e noi alimentiamo gli amabili rimorsi,
come i mendicanti nutrono i loro insetti."
Les Fleurs du Mal, C. Baudelaire


Il lupo .
Simbolo, fin dall'antichita', del coraggio .
Colui che protegge i deboli, cosė come Romolo e Remo erano stati protetti da una lupa .
Eppure, correvo, incapace di fare altro .
Nella mia mente, rieccheggiavano parole che avevo letto nei libri di scuola, parole che ora capivo come fossero scaturite dalla mia penna .
Parole che avrei voluto urlare, nel velo nero che avvolgeva l'ennesima foresta che stavo attraversando .
Quanti giorni avevo passato, lontano da casa?
Avevo ormai perso il senso del tempo, e con quello l'idea di quanti chilometri avevo percorso .
Solo dopo giorni, forse settimane, i miei pensieri aveva iniziato via via a scemare, lasciando il vuoto nel mio animo .
Il silenzio .
Quel senso d'oblio intenso e logorante, preferibile nonostante tutto del ricordare lei .
Lei, che amavo , ma che avevo perso per sempre .
Lei, che avevo riscaldato, curato, consolato. Nella speranza , or sapevo vana, che mi scegliesse come suo compagno .
Ma, d'altronde, avevo mai avuto una qualsivoglia possibilita'?
Una virtu' unica, che mi distinguesse al di sopra di . . . quello?
No .
Nemmeno nello scontro psicologico potevo competere con lui .
In nulla .
Lui era TUTTO, per lei .
Ed io non avevo il potere di toglierle cio' che la rendeva veramente felice .
Nella mia testa , gli ultimi momenti vissuti con lei erano ricordi talmente vividi da far invidia ad una cinepresa . Quasi avessero voluto rinfacciarmi la mia incapacita' di tenerla con me .
Ma la vita non sempre andava come volevo, allo stesso modo come quando avevo scoperto di essere un lupo .
No .
La vita non aveva pieta' di nessuno, men che meno dello stupido, ingenuo Jacob Black .
Meglio comportarsi come il grande Taha Aki, e fuggire dalla realta' dei fatti .
L'amore era perduto, morto, andato .
Per sempre .
Per questo correvo, nella speranza di trovare sollievo alla pena che mi era stata inflitta .
O, forse, che mi ero semplicemente inflitto da solo .
Stupido .
Stupido per averci provato fino all'ultimo, quando ormai nel suo cuore il primo era definitivamente lui .
Stupido, per aver tentato di metterla in difficolta' , in modo da vedere se avrebbe ceduto .
Stupido, perchč dopo tanti tentativi, il risultato era rimasto lo stesso : Bella con Edward , Jacob con la solitudine .
Lontano, l'eco della voce di lei che chiedeva se avessi gia' vissuto l'imprinting: in quel momento, il mio cuore lo sapeva , oltre a sperare in una risposta negativa , Bella aveva scongiurato il cielo perchč l'istito mi destinasse a qualcun'altra che non era lei .
Cercai di ridere, la mia corsa che rallentava .
Quello che uscė fu solo un rantolo, misto ad un uggiolio che supplicava di lasciarlo divenire un ululato di dolore .
Cos'era quello , in confronto all'aver sentito meta' del corpo schiacciata dalle braccia di una vampira assetata di morte e sangue?
Rivedendo quella scena, nei miei incubi il viso di quella creatura mostruosa si trasformava in un volto che, al solo ricordarlo, mi faceva star male .
Il viso di colei che amavo disperatamente .
Un viso che avevo potuto ammirare cosė da vicino, ma che ora era a chissa' quale distanza da me .
Perche' non l'avevo supplicata di rimanere?
Perche' non l'avevo imprigionata tra le mie braccia, il giorno che era venuta a dirmi addio?
'' Jacob Black, sei un dannato cretino . '' mi dissi, mentre un ringhio faceva vibrare la mia gola .
Eppure sapevo che, dovunque l'avessi portata , niente sarebbe servito .
Avrei dovuto. . .
No.
Non '' avrei dovuto''.
Stupido anche solo a pensarci .
Sentii le zampe farsi piu' pesanti , e rallentai, il fiato corto .
Dovevo cancellarla dai miei pensieri al piu' presto, o sarei impazzito .
Con lei impressa di nuovo nella mia mente, qualsiasi mio gesto mi costava un'energia sovrumana .
In quel momento ero felice di non dover rendere da conto a nessuno . Sarebbe stato troppo dover fingere di sorridere, mentre nella mia mente mi chiedevo, in preda al terrore piu' puro, se fosse o meno sopravvissuta .
Ormai camminavo, il sudore che imperlava il mio pelo, creando strani riflessi rossastri e giochi di luce con il sole .
Il terreno sotto di me era una miscela di colori : rosso, giallo, marrone.
Miriadi di foglie cadute da alberi pressoche' spogli.
Almeno tante quante le lacrime che solcavano il mio viso.
Era l'inizio dell'autunno.
Era settembre.
Splendido mese, di quella splendida stagione in cui lei era nata .
Era sposata, in quel momento . E , forse, era pure il giorno del suo compleanno .
Dopo molto tempo vissuto nel silenzio e nell'oblio, era tornata a far visita ai miei pensieri, e io fino a quel momento non ne avevo compreso il motivo .
Un leggero vento mi accarezzo' il viso, delicato quanto le mani di lei .
Sorrisi tristemente, chiudendo gli occhi .
-Si , ho capito . . . - sussurrai, cadendo in ginocchio .
Le lacrime non smettevano di scendere, ricordando il mio dolore, il mio esilio volontario, mentre cercavo di formulare una semplice frase che lei non avrebbe mai sentito :
-Ecco il mio regalo per te . Buon compleanno, Bella . . . -


"Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende,
prese costui della bella persona
che mi fu tolta; e 'l mondo ancor m'offende."
Divina Commedia, D. Aligheri
   
 
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