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Autore: gatta12    27/05/2013    0 recensioni
[Anime/manga Inventati]
[Anime/manga Inventati]DAL CAPITOLO 1
-"Fiore?"
"Rosa bianca"
"Rosa bianca? Sai che significa silenzio?"
"Non solo, il lo interpreto come: Amare in silenzio, senza dire i proprio sentimenti, senza esprimerli alla persona amata per la sua felicità"-
Possono i pregiudizi unire due persone?
E se quest'amicizia si trasformasse in amore (da parte di lei) grazie al significato della rosa bianca?
*STORIA IN REVISIONE*
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                  PROLOGO


Mi chiamo Roxanne. Ho 15 anni.
Amo leggere. Ma ormai non leggo più i libri per bambini, ma i libri di mio padre. Non tutti, compra certi mattoni....
Ho iniziato a leggere questi libri perchè raccontano, o almeno si avvicinano, alla vita reale.
Già.
La vita non è tutta rose e fiori, come i film alla tv dove alla fine i due si baciano o, appunto, i libri per bambini, con un lieto fine e un bel principe.
Ma non sono nè una bambina, nè un'adulta. Sono a metà.
Ma mi sembra che tutti credano che abbia ancora 5 anni.
I miei sono divorziati da poco.
Mi hanno assegnata a mia madre, ma io avrei preferito andare con mio padre.
Nessuno ha chiesto il mio parere.
Mia madre, quella s*****a, si è risposata da poco.
Non ha perso tempo.
Quello lì lo odio.
Pretende che lo chiami "papino". Ma va all'inferno!
La mia vita è un'incubo.
La sera, prima di addormentarmi, penso sempre che un principe, prima o poi, mi venga a salvare. Ma sono solo vane speranze.
Alcune volte penso sia meglio la morte, il suicidio.
Mi crederete pazza.
Allora vi descrivo cosa è successo un giorno, che è solo un'assaggio di ciò che accade.
Eravamo a casa, fuori c'era il temporale. In più a quello era venuto il mal di denti, ed aveva un umore nero.
Accese la tv.
Io non riuscii a trattenermi e gli dissi:
"E' pericoloso quando c'è il temporale tenere la tv accesa" l'avevo letto quella mattina al giornale.
Lui si è girato e mi ha dato un ceffone.
"Ma di che si impiccia, 'sta puttanella?!?" ha urlato.
Mia madre è scesa dalle scale.
"Roberto!" si sono messi a litigare.
Io sono salita in camera.
Ho represso le lacrime, non volevo dargli questa soddisfazione, ma appena ho chiuso la porta di camera mia, ho dato libero accesso alle lacrime.
Mi sono stesa sul letto, aspettandoli.
Credevo che sarebbero venuti.
Avranno avuto un bel d'affare laggiù, ci misero più di un'ora.
Poi sentii delle voci che ridevano.
Avevano fatto la pace, ed anche il mal di denti sembrava scomparso. Tutto merito dello schiaffo che m'ero presa.



Non si sono fermati. In fondo me l'aspettavo.
Niente da spartire con una ragazzina impertinente che piange nel suo letto.
Scherzavano.






  
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