Si ricorderanno di noi?

«Forse è ora di andare via» dice una voce maschile, leggermente commossa. Sono in due, due ragazzi conosciuti da tutti, coloro che hanno dato l'inizio agli altri. Chissà se si ricorderanno di loro, poi. Sono due semplici personaggi, rivali e amici, combinati nelle maniere più strane e improbabili ma sono loro. Coloro che hanno iniziato, che forse verranno dimenticati e che, forse, saranno ricordati come i migliori. La loro compagna è più avanti, lontana da tutti gli altri, scomparsa con la sua solita agilità. Lei che con la sua maestria è riuscita nella sua impresa: ha rubato più cuori di tutti, creando in secondo luogo delle battaglie spettacolari. Non si è voltata indietro, ma è andata avanti. Sa che continueranno ad amarla, sa già che lei non sarà dimenticata. Non le importa se il suo nome è stato cambiato, come parte del suo aspetto e carattere. Lei attende un nuovo futuro, aspetta il futuro creato dai loro discendenti. Lei si è già salvata. «Sei davvero sicuro?» domanda in risposta una seconda voce, più fredda ma malinconica. Chissà se sta pensando alle loro avventure, chissà se pensa alle battaglie e alle vittorie quasi sfiorate. Chissà se, nel profondo del suo cuore, si chiede se davvero vuole abbandonare tutto e andarsene come la sua compagna. L'altro è fermo, immobile. Fissa i due bambini che giocano nel prato, allegramente. Chissà se quei due ragazzi saranno in grado di seguire le loro orme. La loro storia sarà più bella o più brutta? Ci saranno più avventure o meno? Chi sarà il fortunato Campione della Lega? Sono belle domande, ma senza risposta. «Credo sia ora, Green» mormora Red, avvicinandosi all'amico. Si vede che non vuole andare via, ma è quasi costretto. Le persone lo amano ma non lo vogliono più, non ora almeno. Poi reclameranno la loro presenza ma ora vogliono qualcosa di nuovo ed entusiasmante. Poi, magari, vorranno di nuovo il trio dei colori. Red appoggia una mano sulla spalla del rivale, mentre sulle sue labbra si crea un sorriso amaro. Si gira ed incontra la distesa d'erba che forma una bella collina. In cima, vicino alla panchina, c'è Blue. I suoi capelli castani si muovono al vento e i suoi occhi sono lucidi, chissà se aspetta la sua nuova parte. «Andiamo, allora» risponde piano Green, avvicinandosi alla collina con i suoi soliti passi lenti. Red lo segue, seguendo con lo sguardo i due ragazzi, Silver e Gold, allontanarsi dalla base della collina. Più loro si avvicinando alla loro fermata, più loro avanzano. È doloroso veder volare via tutti i sogni accumulati durante ogni viaggio. Nessuno sa quello che capiterà. Forse verranno abbandonati, forse dimenticati o quasi odiati. Mentre i nuovi “bambini” si allontanano, raggiungendo velocemente la loro nuova partenza, Red sorride. Non è un sorriso allegro e nemmeno triste. Più che altro è un sorriso pieno di rassegnazione, nonostante tutto è deciso ad andare avanti. Forse tornerà e forse no. Chi lo sa? Loro di sicuro no. Blue li raggiunge correndo aggraziatamente, com'è solita fare. «Ragazzi... andiamo?» domanda stancamente, senza far intravedere il suo dolore. Green guarda il rivale e poi l'amica, annuendo leggermente. Ma si fermano, aspettando il cenno del loro amico. «Chissà se quei due, o tre come preferite, si ricorderanno di noi...» dice piano, iniziando subito il suo nuovo cammino. Gli altri due si uniscono al compagno, avviandosi verso una meta ignota. Si ricorderanno di loro?.

Ancora una volta, qualcuno si avvicina e qualcuno si allontana. Ormai si sono abituati tutti. Questa volta tocca agli ultimi, i colori primordiali. La ragazza arriva per prima con le lacrime agli occhi, ma nel suo sguardo c'è orgoglio. Il ragazzo, il suo compagno, arriva per secondo con il fiatone. La prima deve aver corso con tutta la sua forza per farlo quasi svenire dalla fatica. «Dove sono gli altri?» chiedono entrambi, quasi all'unisono. I loro antenati sorridono ed indicano due ragazzini che avanzano, scendendo lentamente la collina. I lunghi codini della ragazza quasi sfiorano il terreno, mentre la capigliatura ribelle del compagno fa sorridere molti. «Che dite ragazzi, chi sarà il prossimo?» domanda Sapphire, leggermente ansiosa per il loro futuro. «Io voto per le lettere» dice Blue, sorridendo. I suoi compagni annuiscono, tutti d'accordo con l'affermazione della prima ragazza del gioco. «Ovviamente le ragazze saranno più forti, eh!» esclama Touko, appena arrivata. La quasi normalità si frantuma sotto la frase della matricola, che fa scattare in avanti sia le ragazze che i ragazzi. Seduti sulle panchine, intanto, ci sono due del trio iniziale. Aspettano ancora una volta la loro compagna che presto li raggiunge. «Anche questi saranno ottimi allenatori?» domanda Red, quasi preoccupato. Blue annuisce ancora una volta, mentre sulle labbra di Green si disegna un piccolo sorriso. «Credo di sì, ma chi lo sa?» dice piano, con un tono molto misterioso. E voi che ne dite?.