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Autore: Luna Malfoy    12/12/2007    9 recensioni
Sarebbe mai riuscito a vincere il lato Malfoy che c'era in lui, come aveva fatto suo padre? O c'era davvero qualcosa di sbagliato in lui? Forse diciotto anni erano pochi per capire. || Spin off di Strength of life (There's still hope) [Drabble dedicata alla mia Maxina]
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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FORSE DICIOTTO ANNI ERANO POCHI


Parigi, dicembre 2024

Cosa c'era di sbagliato in lui?

Fissava la sua immagine riflessa nello specchio.
Capelli biondi, occhi grigi e probabilmente solo quel sorriso tiepido e gentile a distinguerlo da chi l'aveva concepito.
Forse era questo il problema.
Questo o il non riuscire a ricordare in quale parte nascosta e recondita del suo cervello, fossero finiti gli insegnamenti cordiali e il carattere docile di cui l'aveva dotato sua madre.
Si era gettato in spalla il giubbotto di pelle beige e si era voltato.
Forse, in fondo, aveva sempre avuto ragione suo zio Ronald. Se fosse nato coi capelli rossi e gli occhi castani, avrebbe avuto una vita migliore.
Era scoppiato a ridere.
Zio Ronald non avrebbe mai imparato a tacere davanti alla sorella, gli strilli erano una conseguenza ormai scontata.

Aveva gettato un'occhiata alla camera adiacente alla sua. La porta era aperta e la luce dell'abatjour era la sola cosa che indicava la presenza del Tornado, in casa. Quella e la parlantina fluente, un po' acida, in perfetto francese.
Ancora problemi col fidanzato di turno?
Probabile.

Si era fermato sulle scale.
Le risate al piano di sotto lo avevano colto di sorpresa. Oh beh, mancava poco al Natale, e sua madre praticamente impazziva in quei giorni.
Casa sembrava un tripudio di ghirlande, addobbi colorati, persino l'albero sistemato in fondo alle scale, nell'ampia sala d'ingresso, sembrava voler cedere da un momento all'altro sotto al peso delle decorazioni. Un altro angelo o un'altra pallina colorata e si sarebbe afflosciato come un sacco vuoto.

"Tesoro!"

Beccato.
Certe volte si domandava se fosse realmente solo opera dell'istinto materno, o se in realtà ogni suo abito fosse dotato di telecamera e microspia. Come nei film babbani. Aveva scosso la testa.
Se mi sentisse mio padre...

L'oggetto dei suoi pensieri era comparso alle spalle della donna. Severo e discreto nell'espressione, come sempre. Riusciva a passare da un attimo di tenera paternità, ad un altrettato cipiglio di rimprovero. Così, in un batter di ciglia. Perchè lui non ci riusciva?
E perché nonostante si sforzasse di vedere il lato buono della cosa, poi, nel momento in cui desiderava ardentemente il carattere della madre, spuntava quello del padre?
Il suo cervello minacciava di esplodere, ne era certo.

"Mamma..." si era sporto verso di lei, raggiunto il fondo delle scale, e le aveva baciato una guancia.

La donna lo aveva guardato leggermente preoccupata. "Esci così? Nessun berr-... almeno una sciarpa dai."

Non che gli dispiacessero tutte quelle premure, ma l'occhiata divertita di suo padre di certo, non era cosa gradita. Andiamo, era un giovane adolescente nel pieno- no, voleva dire delle sue facoltà mentali. Era in grado di intendere e di volere. E il dolcevita bianco che gli aveva amorevolmente regalato la sua ragazza...
...
Forse pensarci non era la cosa più giusta, in effetti.

Aveva scosso la testa. "Sto bene, mamma, non preoccuparti"

La donna lo aveva guardato leggermente contrariata. Le labbra rosee appena dischiuse. Poi aveva scrollato le spalle. "Se ti becchi un'influenza, non voglio sentire un lamento." Lo aveva rimprovato con il tono professionale da Medimaga.

"Sissignora" si era limitato a replicare divertito.

Il padre non si era mosso di un millimetro. Neppure quando lei era rientrata in cucina, con passo deciso. Aveva ancora le mani nelle tasche dei pantaloni scuri, dal taglio classico e nonostante le labbra, piegate in quello che doveva essere un sorriso, il tono della voce era serafico. "I Malfoy sono affascinanti anche con una sciarpa, Damian..."

...
Ok, ciò voleva senz'altro dire "accontenta tua madre, o dovrò sorbirmela io poi, da bravo." Parole che non avrebbe mai sentito. In diciotto anni era diventato piuttosto bravo a capire gli adulti. Suo padre in primis, Draco Malfoy sarebbe stato un ottimo elemento per un nuovo vocabolario Malfoy-Resto del Mondo. Viceversa sarebbe stato inutile. Era perfettamente in grado di capire cosa volesse dirgli la persona di fronte, il problema era sempre stato, appunto, comunicare.

Aveva annuito, mal trattenendo un sospiro. In fondo, a lui andava anche bene. Sua madre sapeva alternare il pugno di ferro alle carezze con estrema facilità. Un po' più complicata e da "campana di vetro", era la situazione della sua adorabile Briana. Principessa..., era sempre tentato di salutarla così, quando decideva di uscire dalla confortevole camera. Peccato che ad ogni inchino, a mo' di presa in giro, sua sorella lo aveva tagliuzzato col solo sguardo.
Dodici anni e Draco Vincent Lucius Malfoy come padre.
Bastava questo a chiudere il discorso.

Si era diretto senza troppe storie al guardaroba, afferrando la sciarpa di lana pettinata e bianca. Se l'era rigirata tra le mani, prima di decidersi a specchiarsi e ad indossarla, lasciandola semplicemente cadere sulle spalle e sul petto. Gli aveva sempre dato un'idea di soffocamento, quando aveva qualcosa di stretto intorno al collo. E lui odiava le costrizioni.
...
Forse era quello.
O forse.

Era tornato sui suoi passi, recuperando la giacca dal bracciolo del divano.
E aveva fatto per salutare i genitori.
Ma come al solito...

Si era passato una mano nella frangia disordinata.
Non sarebbero cambiati mai. E questo era un bene.
Chiunque fosse passato da lì, sua sorella... la gelosia fatta femmina... inclusa, ci avrebbe pensato almeno due volte prima di interrompere il quadretto intimo e familiare che stavano regalando.
Sembravano assolutamente perfetti così. Stretti in un abbraccio. Col volto della madre nascosto nell'incavo del collo dell'uomo. E le braccia dello stesso alla sua vita, come a volerla cullare sulle note della canzone che, lenta e soffusa, si propagava nella cucina.
L'aveva sentita tante volte e anche se nessuno dei due l'aveva spiegato chiaramente, quella era la loro canzone.

Quando due si amano...

Era la frase che la madre gli ripeteva fin da quando era piccolo. E non riusciva a capire. E suo padre ancora lo prendeva in braccio, chiamandolo "scricciolo" o "mostriciattolo".
Ne era passato di tempo.

E ora, a diciotto anni, lui una cosa se la chiedeva.
Guardando il volto della ragazza con cui aveva preso ad uscire. Sbirciando di nascosto lo spettacolo di Ginny e Draco abbracciati.

Sarebbe mai riuscito a vincere il lato Malfoy che c'era in lui, come aveva fatto suo padre?
O c'era davvero qualcosa di sbagliato in lui?
Forse diciotto anni erano pochi per capire.

Aveva aperto la porta e una sferzata di vento gelido l'aveva colpito, facendolo rabbrividire.
Davanti all'uscio, immobile, le mani avvolte da un paio di guanti chiari e intrecciate davanti al corpo, un sorriso gentile a piegare le labbra rosa, c'era lei.
Lei con i suoi capelli neri, un po' mossi e lievemente bagnati dalla neve che scendeva.
Le aveva spostato con un gesto gentile la catenina d'oro che si era impigliata ad alcune ciocche e l'aveva delicatamente invitata ad abbracciarlo.
Forse diciotto anni erano pochi per capire e forse non sarebbe stata lei l'amore della sua vita, ma a Damian Malfoy, in fondo, per il momento andava bene così.

*-*-*

Che vuol dire questa... mmmm drabble? Eh mi sa che si può definire solo tale.
Non lo so.
O meglio, lo so.
Era da un po' che volevo riprendere a scrivere. Metteteci poi che siamo in periodo natalizio e che sono un po' nostalgica per tante cose tutte assieme, ho ripreso a leggere There's Hope e seguito (che ho sempre lì, accuratamente rilegati, sulla mia scrivania)... e mi è venuta in mente quest'immagine.
Niente di che quindi, un tributo a ciò che la mia Maxina ha scritto tempo fa, facendomi sciogliere barbaramente (...addio lato Malfoy). Nulla a che vedere col suo stile di scrittura, solo un flash.
Direi che è tutto.
A presto, spero.
Luna Malfoy

   
 
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