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Autore: Alyx    27/05/2013    10 recensioni
Avere un Drago ha i suoi aspetti positivi. Ti aiuta a trasportare le cose pesanti, la sensazione del vento tra i capelli mentre voli è meravigliosa, ingurgita tutti gli avanzi della cena che non vuoi far scoprire a tuo padre, è un'ottima scusa quanto vuoi saltare una lezione con Skaracchio e via dicendo.
Tuttavia ha i suoi lati negativi. Molti lati negativi.
Per esempio non ha il senso della privacy, in tutti i sensi.
Devi fare il bagno? Devi incartargli il regalo di compleanno? Devi comprargli una cesta di pesci? Devi fare la pipì? Devi uscire con la ragazza che ti piace?
Bene, lui farà di tutto per non lasciarti solo un attimo e per metterti in imbarazzo.
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astrid, Hiccup Horrendous Haddock III, Sdentato
Note: Missing Moments, Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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 Annoying Hiccup
 
 
 
 
Avere un Drago ha i suoi aspetti positivi. Ti aiuta a trasportare le cose pesanti, la sensazione del vento tra i capelli mentre voli è meravigliosa, ingurgita tutti gli avanzi della cena che non vuoi far scoprire a tuo padre, è un'ottima scusa quanto vuoi saltare una lezione con Skaracchio e via dicendo.
Tuttavia ha i suoi lati negativi. Molti lati negativi.
Per esempio non ha il senso della privacy, in tutti i sensi. 
Devi fare il bagno? Devi incartargli il regalo di compleanno? Devi comprargli una cesta di pesci? Devi fare la pipì? Devi uscire con la ragazza che ti piace?
Bene, lui farà di tutto per non lasciarti solo un attimo e per metterti in imbarazzo.
 
 
Oggi è uno di questi giorni. 
Sono riuscito finalmente ha chiedere a Astrid di uscire insieme questo pomeriggio e devo fare tutte quelle cose. Sono ore che cerco di seminare Sdentato, ma quello non si lascia distrarre da niente. Nemmeno dalla cesta piena di pesce fresco che ho preso più o meno legalmente in prestito da Gambadipesce.
Mi infilo il solito gilet marrone di lana che ho pulito e stirato con molta difficoltà ed esco di casa, mi avvio
verso l'officina di Skaracchio per posare gli ultimi progetti che ho ideato la notte passata. Sdentato mi segue tranquillo come se non sapesse che tra esattamente cinque minuti Astrid si presenterà alla porta del fabbro.
Una volta posate le carte mi volto verso il drago con aria truce. «Sdentato.»
Lui mi guarda con aria innocente. «Non puoi venire con me, oggi. Lo sai.»
La Furia Buia si limita a sbattere gli occhi. Oh, magnifico.
«Sono serio. Non puoi seguirmi.»
Sdentato non fa niente, e si limita a fissarmi. 
Faccio un passo all'indietro. Poi un altro. Il drago non si muove ancora. 
Penso che sia qualcosa di sospetto da parte sua ma sento improvvisamente Astrid urlare il mio nome e bussare alla porta.
«Hiccup! Sono qui!»
Mi volto verso l'entrata. «Arrivo subito!» le rispondo, poi mi giro ancora una volta verso il mio drago e gli sussurro «Non ti muovere di qui, Sdentato!»
Attraverso di corsa la stanza, mi sistemo velocemente i capelli vedendo il mio riflesso in uno scudo di bronzo posato lì e poi esco chiudendomi velocemente la porta alle spalle. Astrid è a pochi centimetri da me. 
Arrossisco trovandomela così vicina a scivolo lateralmente rivolgendole un sorriso. «Ciao.»
«Hiccup.» saluta sorridente. 
«Andiamo?» le chiedo porgendole un braccio. 
Lei lo afferra con tocco leggero e ci avviamo insieme verso l'uscita laterale del villaggio. 
Mentre camminiamo la guardo di sottecchi. È bellissima. 
Indossa la solita gonna rossa con i teschi e la sua maglietta a righe sulle tonalità del verde. Ai piedi i caldi stivali di pelo marroni chiaro. Ma ha qualcosa di diverso. Per la prima volta da che mi ricordo Astrid ha i capelli sciolti. Sono biondi e mossi, le ricadono sulla schiena con dolcezza mentre il solito cordoncino marrone le fascia la fronte, e il ciuffo corto tra gli occhi la fa sbuffate di fastidio ogni tanto. 
È meravigliosa. 
Attraversiamo di corsa la piazza principale mentre vedo con la coda dell'occhio Moccioso bloccarsi in mezzo alla strada per la sorpresa così che il suo drago gli finisce addosso. E fidatevi, un Incubo Orrendo addosso non è proprio il massimo. Me ne intendo di queste cose. 
Reprimo un gemito di disappunto mentre penso che ne so molto di più di draghi che di ragazze. 
Astrid mi strascina in un vicolo ombroso e umido. Mi chiedo se fosse stato più saggio invitare a uscire una dragonessa al posto suo.  Poi quando la sento ridere mi do dell'idiota codardo. 
«Hiccup ti sei incantato?» mi chiede ghignando. 
Io le faccio una linguaccia e, stringendo di più la presa della sua mano, la tiro verso di me.  «Ho molti pensieri per la testa.» mi giustifico fissandola negli occhi. 
Lei scuote la testa facendo scivolare in avanti i capelli. «Già. Chissà che pensieri. E no!» mi interrompe appena vede che apro bocca. «Non voglio sapere i dettagli dei tuoi ultimi progetti di macchine inutili.»
Mi imbroncio e bofonchio qualcosa come «Grazie mille, Astrid.»
Lei ride di gusto e riprende a correre, trascinandomi verso la foresta. 
Più ci allontaniamo dal villaggio e più mi sento insicuro. 
Cosa si aspetta da questo appuntamento? Cosa devo fare? Se potessi mi picchierei da solo, ma mi limito a darmi dell'idiota, dopo certi pensieri, visto che non posso auto infliggermi punizioni che lascerebbero Astrid interdetta e con il grande dubbio di cosa ci faccia con uno come me. 
Già. Me lo sto chiedendo. 
Sono più problematico di una ragazzina al suo primo appuntamento. 
Mi guardo un attimo alle spalle quando mi viene in mente che Sdentato avrebbe potuto seguirmi. Ma niente. 
Mi acciglio. Poi mi volto verso Astrid che scopro fissarmi divertita. «Che hai?» chiede. 
«Dove hai lasciato Tempestosa?» le chiedo. 
Lei si stringe nelle spalle. «A casa.»
«Non ha insistito per venire con te?»
Lei ghigna. «Tra ragazze ci si capisce...»
Non riesco a capire se intende che il suo drago l'ha capito da sola di stare a casa o se gliel'ha imposto lei. O in alternativa se l'hai rinchiusa legata in una stanza. Comunque mi sfugge un gemito di protesta. 
«Problemi con Sdentato?» mi provoca avvicinandosi e soffiandomi praticamente in faccia. 
Mi allontano leggermente arrossendo. «Oh, no. Niente. Solo... È una bravo ragazzo... Drago, volevo dire drago... Io... Insomma... Niente.» balbetto sentendomi un completo idiota. 
Magnifico, e io credo di fare colpo in questa maniera?
Astrid scoppia a ridere. «Sei senza speranze Hic.»
Mi stringo imbarazzato nelle spalle. 
Lei allora aumenta il passo e mi trascina fino a una piccola radura che finisce a strapiombo sull'oceano che circonda Berk.
«Wow.» mi lascio sfuggire imbambolandomi ad ammirare il paesaggio. 
Astrid si avvicina sempre di più alla scogliera e chiude gli occhi. Il vento le spettina i capelli che le finiscono negli occhi.
«Già. Non è bellissimo?» chiede.
Non rispondo.
Faccio per girarmi e mettermi a sedere che sento un rumore secco. Faccio appena in tempo a ruotare la testa che il muso di Sdentato compare dal nulla e mi spinge verso Astid, per poi sparire di nuovo nel bosco. C'è un perché chiamiamo la sua razza Furia Buia.
Impreco mentalmente mentre finisco addosso ad Astrid.
«Scusa!» trillo con voce tanto acuta da sembrare una ragazzina. 
Lei ride. Si gira e posa le mani sulle mie spalle. Sono più alto io di qualche centimetro, non di più. 
Rimane una quantità di tempo che mi pare infinita lì, di fonte a me, ferma, immobile, preoccupandosi solo di respirare. Poi sospira, si allontana, e prendendomi per mano mi porta a sedere su un tronco caduto. 
Mi do dell'idiota mentre penso che ho lo spirito d'iniziativa di un Gronkio appena nato e che sembra che sia Astrid tra noi due quella con le palle. 
«Vorrei chiederti una cosa, Hic.» mi confessa la ragazza. 
Ecco. Lo sapevo che una dragonessa sarebbe stata più facile. Non sono affatto bravo a dare consigli ne' a dire la verità alla gente. Tanto meno a una ragazza. Per un momento ho la folle tentazione di dirle «Sai quando ti ho invitata ad uscire? Non stavo chiedendo a te, ma a Tempestosa.». Istintivamente mi tiro una botta sulla tempia destra. Idiota idiota idiota. 
«Tutto bene, Hiccup?» chiede preoccupata Astrid. 
Bene? Sono appena passato per un completo imbecille davanti a te, la ragazza che mi piace da una vita, e dovrei stare bene? Oh sì certo, magnifico. Adesso parlo pure da solo!
«Oh. Oh. Sì certo. Solo... Un piccolo mal di testa . Niente di che.»
Lei sorride. «Volevo chiederti...»
Viene interrotta da un singhiozzo. 
Un singhiozzo, capite? Un mio singhiozzo!
Penso che il fato mi sia completamente avverso. Che poi, avrei dovuto sospettarlo. Andiamo! Mi chiamo Singhiozzo di nome!
«Hic?»
Esatto. Hich! è il verso che mi esce dalla bocca. «Scusa!» un altro singhiozzo che cerco di reprimere senza successo. «Tranquilla. Tutto bene.»
Astrid si agita sul suo posto. 
Bene, sono riuscito a mettere in imbarazzo la ragazza più disinvolta di tutta Berk. 
Le afferro velocemente una mano. Lei mi guarda stupita mentre arrossisco. 
«Scusa.» singhiozzo. «Astrid, senti, mi dispiace un casino. Non doveva andare» ancora un singhiozzo. «andare così l'appuntamento.»
Lei sorride e stringe la mano con la mia. 
«E come doveva andare?» chiede divertita. 
Se non altro, la sto facendo ridere. Certo, ridere di me, ma vale lo stesso no?
«Innanzi tutto non dovevo avere questo stupido...» singhiozzo. «... Ecco, per l'appunto.»
Lei scoppia a ridere, buttando leggermente indietro la testa. I capelli le scivolano sulla schiena.
Poi si avvicina e mi lascia una bacio frettoloso sul naso, facendomi se possibile arrossire di più. 
E io sarei il famoso primo addestratore di Draghi? Ah! Ma per piacere! 
«Questo era nei programmi?» sussurra la ragazza.
Un mio singhiozzo interrompe l'atmosfera romantica che stava per formarsi. 
Alzo gli occhi al cielo sconsolato, trattenendo un sorriso. «Più o meno.»
«Più o meno?» insinua lei avvicinandosi. 
Aspetto che passi un altro singhiozzo prima di parlare di nuovo. «Già, diciamo che me lo immaginavo diverso. Diciamo più... così.»
Con la sensazione di stare sfidando un Incubo Orrendo mi avvicino ad Astrid e le lascio un bacio sulle labbra. Sento il cuore martellarmi furiosamente nel petto, rimbombarmi nelle tempie e le gambe farsi molli come gelatina. 
E poi... 
«Hich!»
Astrid scoppia a ridere, poi mi salta addosso abbracciandomi. «Sei proprio senza speranze, Hiccup.»
Un singulto mi scuote le spalle. «Ah sì?»
Lei si allontana leggermente e mi mette una mano nei capelli, pettinandomeli con le dita in una direzione. «Già. Completamente.»
Voglio ribattere qualcosa di intelligente e scaltro ma improvvisamente la testa di Sdentato compare alle spalle di Astrid. 
Sobbalzo per lo spavento e perdo l'equilibrio. Sono consapevole di stare strillando come una bambina quando mi sento precipitare giù dal tronco, battendo una testa al suolo duro. 
Sento Astrid ridere a crepapelle da sopra di me.
Poi mi aiuta ad alzarmi mentre mi reggo con una mano la testa dolorante, e ripeto in continuazione «Ahi!»
Quando riacquisto la capacità di intendere e di volere, ma sopratutto quella della vista, Sdentato è dietro la ragazza, e oserei dire che sta ghignando. 
Se dovesse improvvisamente diventare umano, lo coglierei a sbeffeggiarmi e deridermi. 
Davvero un gran bell'amico.
«Io ti uccido!» urlo avventandomi sul mio drago che prontamente si scansa. 
Astrid mi afferra per un braccio e mi avvicina a se'. «Potresti farlo dopo, per favore?» sorride divertita. «Adesso voglio un bacio decente, perché checché tu ne dica di Sdentato, ti ha fatto passare il singhiozzo...»
Non ho il tempo di replicare che Astrid mi sta baciando. Ed e una sensazione meravigliosa. 
Il cervello mi si resetta, nello stomaco sembra che un gruppo di Terribili Terrori abbiano deciso di improvvisare un balletto sfrenato, e nessun singhiozzo ci interrompe questa volta. 
Quando ci stacchiamo, ci sorridiamo a vicenda. «L'avevo detto io a Moccioso che preferivi me a lui...» ghigno divertito.
Astrid mi tira una sberla sul collo. «Ehi!»
 
Avere un Drago ha i suoi lati negativi. Molti lati negativi.
Per esempio non ha il senso della privacy, in tutti i sensi. 
Devi fare il bagno? Devi incartargli il regalo di compleanno? Devi comprargli una cesta di pesci? Devi fare la pipì? Devi uscire con la ragazza che ti piace?
Bene, lui farà di tutto per non lasciarti solo un attimo e per metterti in imbarazzo.
Tuttavia ha i suoi aspetti positivi. Ti aiuta a trasportare le cose pesanti, la sensazione del vento tra i capelli mentre voli è meravigliosa, ingurgita tutti gli avanzi della cena che non vuoi far scoprire a tuo padre, è un'ottima scusa quanto vuoi saltare una lezione con Skaracchio e via dicendo.
E poi, è bravissimo a farti passare il singhiozzo!
 
 
 
Angolo dell'Autrice:
Tutto questo non dovrebbe essere legale. 
Insomma una a 17 anni e mezzo non dovrebbe mettersi a scrivere fanfiction inutili e tristi su un cartone animato. 
No, non dovrebbe per niente. 
E il bello, è che credo davvero che ci sia qualcuno lì fuori a leggerla. Ditemi che sono un caso perso, vi prego. E forse la smetterò. 
 
Okay, mi eclisso il più velocemente possibile. E facciamo finta che io abbia 7 anni, okay? :) 
7 piccoli e innocenti anni. -Perchè è inaccettabile ammettere di fangirlare come una scema su un ragazzino e un Drago inventati da un cartone animato della Dreamworks. 
 
Ma perché sono ancora qui a sputtanarmi? 
È stato bello, finché è durato. 
 
Vi prego, gente. Fatemi un favore: una recensione. Una piccola recensione che mi faccia sentire un po' meno sola e patetica. <3 
Vi voglio bene, 
Un bacio
Alice :)



Ps del 2015 (due anni dopo) : Effettivamente non ho più bisogno di consolazioni sull'età. A 19 anni sono se possibile più flippata di prima, presto farò un'università  che se Dio vuole mi permetterà di lavorare nel mondo delle Animazioni i e Film,  e ho letto ormai dieci e decine di fanfiction. forse due anni fa non era così conosciuto questo fandom e la cosa mi aveva spaventato.
Sono felice che sia cresciuto tanto. Sopratutto qui su efp. 
Non smetterò mai di credere che i cartoni animati non siano fatti per i bambini: o non li capiscono o ne rimangono traumatizzati. Ahahahahah
Ciao a tutti e a presto. Spero di riuscire a tornare con qualcosa!
vi voglio bene! 

Alice 
   
 
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