GIORNO SEGUENTE
Mamma(Gemma): dai Tiffany alzati altrimenti farai tardi!- io un po’ assonnata mi alzai e scesi giù in cucina per fare colazione, c’erano dei pancakes caldi sul tavolo ad aspettarmi e subito ne mangiai uno per poi andarmi a preparare. Mi feci velocemente una doccia e mi cambiai, mi truccai molto delicatamente ed ero pronta. Mio padre (Robert) era già andato a lavorare così mi accompagnò mia madre a scuola. Eccoci arrivate al cancello, mia madre mi da un bacio di buona fortuna e mi lascia proseguire da sola. Tutti mi guardano dalla testa ai piedi, cosa ho di strano? Non sarò mica un alieno? Continuo a camminare per il corridoio cercando la mia classe (il terzo F), eccola l’ho trovata, si trova alla fine del corridoio davanti al bagno dei ragazzi. Mi siedo all’ultimo banco vicino ad una ragazza bionda, molto carina e sorridendole le dissi: -ciao, piacere io sono Tiffany-
Compagna di banco(Taylor): ciao io sono Taylor- disse ricambiando il sorriso. Prima ora: filosofia, avevamo una professoressa dall’aspetto molto buffo con i cappelli raccolti in una coda molto disordinatamente, molto bassa e magra. Non la stava sentendo quasi nessuno e io facevo altrettanto, mi misi a parlare con Taylor, è una ragazza molto simpatica, abbiamo molte cose in comune e una di queste è che veniamo tutte e due dagli Stati Uniti, lei da New York. La mattinata passò molto lentamente tra matematica inglese e latino, ma finalmente è ora di pranzo! In mensa sedevo vicino a Taylor che molto gentilmente mi presentò i suoi amici: Anne, Kate, Andrew e Gabriel. Tutti molto simpatici tranne Gabriel che continuava a farmi delle occhiatine e a chiedermi se volevo uscire con lui e io sbuffando ogni volta gli rispondevo di no, non mi piaceva né fisicamente che caratterialmente. Finita la pausa pranzo mi incamminai verso il mio armadietto ma accidentalmente sbattei contro un ragazzo, e mi finiscono tutti i libri per terra, ero subito pronta a dirgliene quattro ma quando mi girai mi persi nel suo sguardo, sul serio aveva una sguardo da far morire. Lui mi sorrise, aveva un sorriso perfetto, e io rimasi immobile, chisà con quale stupida espressione, e chisà di che colore ero diventata. Gentilmente mi raccolse i libri e mi disse: -ciao io sono James!-.
Questo è il primo capitolo, cosa ne pensate? Se volete chiedermi qualcosa, sono anche su twitter. ---> @Happiness197