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Autore: fri rapace    27/05/2013    10 recensioni
E' l'inizio di un nuovo anno scolastico a Hogwarts, inaugurato, come al solito, da una nuova insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nimphadora Tonks, Remus Lupin | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Remus, seduto dietro la cattedra dell'aula di Difesa Contro le Arti Oscure, alzò gli occhi dal registro.
Lei era ancora lì: occupava una delle sedie della prima fila di banchi e lo fissava assorta, rigirandosi la bacchetta tra le mani.
“La lezione è finita,” le fece gentilmente notare Remus.
“Come se non me ne fossi accorta...” sbuffò Tonks, con quell'insolenza che lui ben conosceva.
Il professore, di norma, avrebbe punito una simile mancanza di rispetto. Tuttavia, considerando la natura del rapporto che lo legava alla giovane, decise di soprassedere.
Remus si sistemò libri e pergamene sotto a un braccio e aggirò placidamente la scrivania, diretto alla sala professori.
“Ah. Visto che non sloggio io, te ne vai tu?” constatò Tonks, indirizzandogli un'occhiata di rimprovero.
Remus si fermò accanto al banco occupato dalla ragazza.
“Comunque, tu non dovresti neppure essere qui,"  le fece ragionevolmente notare. “Ti sei diplomata l'anno scorso, ricordi?”
“Non mi è sfuggito neppure quello,” lo rassicurò lei.
Tre bambini del primo anno fecero irruzione nell'aula. Quello in testa alla piccola comitiva quasi perse gli occhiali, quando frenò bruscamente la propria corsa per non scontrarsi contro il suo professore di Difesa Contro le Arti Oscure e amico di famiglia Remus Lupin.
“Ehilà, Harry!” lo salutò allegramente Tonks.
“Oh. Ciao Tonks,” ricambiò  Harry. Non pareva sorpreso di incontrarla lì.
“Harry, hai sbagliato aula. Non avete lezione con me, oggi,” lo avvertì Remus, sorridendo a lui e ai suoi nuovi amici.
Harry aveva iniziato a frequentare Hogwarts da poche settimane e faticava ancora, come tutti i ragazzini del primo anno, a orientarsi tra i corridoi dell'immenso castello.
“Abbiamo Pozioni, adesso. E se non ci sbrighiamo, verremo puniti!” sentenziò Hermione, contrariata.
“L'aula di Severus è in fondo al corridoio,” venne loro in soccorso Remus.
Harry sospirò. Non pareva entusiasta di ciò che lo aspettava.
“La mamma e il papà vogliono che inviti di nuovo a cena il professor Piton,” ammise con aria infelice.
“Oh.”
“Non accetterà. Non ha mai accettato nessuno dei loro inviti... a volte credo che Piton ci odi,” ammise il bambino.
Severus Piton era stato contemporaneamente la causa della condanna a morte e della salvezza dei Potter e neppure Remus riusciva a capire che genere di sentimenti l'uomo nutrisse per loro, anche se era certo che non poteva realmente odiarli. Severus era stato il principale nemico di James a scuola, ma si era pentito di aver rivelato la Profezia riguardante Harry a Voldemort, passando dalla parte di Silente allo scopo di salvare il piccolo e la sua famiglia.
Nel 1979, in piena Guerra Magica, Sirius aveva voluto parlare in privato con Remus. Durante l'incontro, Sirius aveva ammesso che sospettava che Remus fosse la spia che passava, ormai da mesi, informazioni sui movimenti dei Potter. Chiarendo però che, anche se non sapeva bene per quale motivo, per la prima volta in vita sua era certo di stare sbagliando. Remus si era sentito molto ferito dai sospetti di Sirius nei suoi confronti: aveva dimostrato all'amico che sì, si sbagliava, e aveva le prove della propria innocenza.
Sirius si era era mostrato profondamente pentito della accuse che gli aveva mosso; tuttavia, non aveva abbandonato la convinzione che il traditore dovesse essere uno dei Malandrini. Così, malgrado si fidasse ciecamente di Peter, aveva iniziato a seguire con più attenzione gli spostamenti di quello che era già stato designato come Custode Segreto dei Potter.
Visto la difficoltà di pedinare un mago in grado di mutare a suo piacimento in un topo, Sirius era stato costretto a parlare dei suoi sospetti con Silente, invece di limitarsi a confessarli a James e Lily. Il Preside, a sua volta, aveva allertato la sua spia tra i Mangiamorte.
Così Severus Piton aveva scoperto il doppio gioco di Peter, passando l'informazione a Silente.
Sirius, sconvolto da ciò che sarebbe potuto capitare se non avesse dato retta a quella voce roca che, ogni giorno più insistentemente, gli aveva ordinato di fidarsi di Remus, aveva iniziato a vacillare, arrivando ad attuare un gesto che mai credeva avrebbe potuto compiere.
Grazie alla sua abilità come Animagus, aveva ripreso i contatti con il fratello Mangiamorte, pensando che, se si era sbagliato riguardo a Remus, forse persino la posizione di Regulus meritava qualche riflessione in più. In fondo, dopo lo Smistamento a Grifondoro, Sirius aveva visto il fratello solo attraverso la gelosia e il rancore da essa instillatagli, e tutto a causa dei loro genitori, che di fatto li aveva messi l'uno contro l'altro.
Sirius non si era sbagliato riguardo il fratello, il quale però, nel frattempo, si era pentito delle proprie scelte. Regulus aveva scoperto una cosa riguardo Voldemort che, se Sirius non fosse intervenuto, avrebbe affrontato da solo, probabilmente finendo per sacrificare la sua stessa vita. Silente aveva ascoltato con profondo interesse il racconto del più giovane dei fratelli Black su l'Horcrux creato da Voldemort, Horcrux che in seguito avevano scoperto essere molti più di uno. Il tradimento di Regulus aveva significato l'inizio della fine per il Signore Oscuro: l'Ordine della Fenice era riuscito a trovare gli Horcrux e a eliminarli. Voldemort, tornato a essere mortale, alla fine era capitolato dopo un epico duello contro il più grande mago della Gran Bretagna: Albus Silente.
James e Lily non tenevano in alcuna considerazione il fatto che Severus avesse rivelato la Profezia a Voldemort, quello che non avevano mai dimenticato era che il mago si era pentito, cercando di rimediare alle proprie azioni a rischio della sua stessa vita.
Perciò insistevano nel coinvolgerlo nella loro vita, soprattutto James, che ignorava i rifiuti di Severus come solo lui riusciva a fare, certo che, così com'era successo con Lily, alla fine l'avrebbe avuta vinta. Gli adolescenziali rancori che James aveva nutrito nei confronti del compagno di scuola Serpeverde erano ormai acqua passata.
Neppure Remus nutriva alcun risentimento nei riguardi di Severus, perciò non lo stupiva affatto il comportamento di James. James, che era arrivato persino a chiedere indulgenza nei confronti di Peter al processo a carico di quel vile traditore, quando Remus e Sirius desideravano solo fargliela pagare nel modo più cruento possibile.
“Severus non vi odia, Harry. Ha solo un carattere un po' difficile,” lo tranquillizzò Remus. Lui stesso aveva più volte offerto la propria amicizia a Severus, fino ad allora senza particolare successo.
“Lo dicono anche mamma e papà. Sirius, però, dice che è viscido, untuoso e con i capelli appiccicaticci*,” disse il ragazzino.
“Sirius non ha tutti i torti...” rifletté Tonks, che aveva avuto Piton come insegnante e, perciò, non lo amava particolarmente.
Remus le diede una discreta pacca d'avvertimento a un braccio: Sirius non aveva bisogno di una spalla, era già sufficientemente molesto nei riguardi di Severus anche senza gli interventi della cugina (e Severus non era da meno nei confronti di Sirius, se solo gliene capitava l'occasione!)
Sul volto dei tre bambini spuntò un involontario sorriso.
Poi Harry tornò serio.
“Mamma e papà mi hanno raccontato tutto, so quello che il professor Piton ha fatto per noi,” la sua espressione si fece risoluta. “Perciò non intendo arrendermi. Un giorno cederà!”
“Auguri!” esclamò Tonks.
Quando furono di nuovo soli, Remus si accomodò nel banco accanto a quello di Tonks.
“Devo farti una confessione,” le confidò.
“Poi confidarti tranquillamente con me,” lo rassicurò la giovane strega. “Purché non intendi dirmi che mi tradisci... in quel caso, ascolterò, ma poi sarò costretta ad ammazzarti.”
Remus la fissò con fermezza.
“Io non sono un traditore. Solo che...”
“Solo che cosa?” ringhiò Tonks, assottigliando lo sguardo.
“Sai, una volta sono stato anch'io innamorato di... beh... di una mia insegnante.”
Tonks era esterrefatta.
“E me lo confessi solo ora?! Cioè, hai rotto per secoli prima che ci mettessimo assieme, perché eri un mio professore, e un lupo mannaro e non voglio metterti in imbarazzo ripetendo il resto della valanga di idiozie che mi hai rifilato, e poi viene fuori che pure tu eri innamorato di un'insegnante!”.
“Conservo ricordi piuttosto nebulosi dell'accaduto, in verità,” ammise Remus, confuso. “Ma una cosa ora la rammento chiaramente.”
“Cioè?”
“La professoressa che mi piaceva ti somigliava. Moltissimo. Era proprio come se fossi... tu.


***



Harry e Teddy sollevarono il capo all'unisono, abbandonando il bacile del Pensatoio che, molti anni prima, era appartenuto ad Albus Silente.
“Ma non è andata così, vero, Harry?” gli domandò Teddy. Gli poneva la stessa domanda a ogni nuova occhiata al prezioso ricordo. Il bambino non aveva ancora abbandonato la speranza che, un giorno, la risposta che avrebbe ottenuto sarebbe potuta essere diversa. Lo stesso Harry, a volte, si cullava in quell'illusione: anche se la sua ora era una vita felice, non aveva mai smesso di sentire la mancanza dei suoi genitori.
“No, Teddy,” spiegò pazientemente all'amato figlioccio, come se fosse la prima volta che ne discutevano. “Questo è solo un ricordo che, non so bene come, tuo padre è riuscito a modificare. Me l'ha regalato per aiutarmi, e conoscere i miei genitori attraverso il Pensatoio mi è stato di grande conforto, finita la guerra.”
Teddy aggrottò la fronte, pensieroso.
“Secondo te mamma e papà sapevano che sarebbero morti?”
Harry gli strinse una spalla, sapeva quello che provava.
“No, Teddy. Ho sentito tuo padre parlare di speranza, a Radio Potter, quando la guerra imperversava. Ma, comunque fosse andata a finire, sia la tua mamma che il tuo papà sapevano che tutti, a volte, abbiamo bisogno di dare un'occhiata a una favola a lieto fine."




*Descrizione di Piton fatta da Sirius in HP4

Non sono certa di aver dato una giusta evoluzione agli avvenimenti accaduti nei libri di HP, fatemi notare qualsiasi svista! (tenendo conto che ho utilizzato, nella prima parte del capitolo, il POV di Remus che, ad esempio, non sa che Severus era innamorato di Lily).
Quest'ultimo capitolo è più che altro una spiegazione di ciò che è accaduto al ricordo 'sbloccato' da Remus e Tonks e spero che il mio 'lieto fine' vi sia piaciuto :-)
Grazie a tutti quelli che hanno (molto pazientemente) seguito questa long. Un grazie particolare  a chi ha recensito :-)
ciao
Fri
   
 
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