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Autore: Elle xxx    28/05/2013    2 recensioni
Stella ha un grande amore: la danza. Deve dividersi tra scuola e sala prove. Incontrerà delle persone che le metteranno i bastoni tra le ruote ed altre che l'aiuteranno a superare gli ostacoli. Ce la farà ad entrare nella scuola di danza più pretigiosa di Londra? Nella sua vita dovrà prendere decisioni difficili, a volte impossibili...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-un caffè, grazie-
-arriva subito-
Come ogni mattina ordinai un caffè nel mio bar preferito "La Rosa". Era una bella giornata nonostante fosse l'inizio di Aprile.
Ero seduta al tavolo vicino la grande vetrata che dava sulla strada. Da quella posizione si osservava tutto. Gente che usciva di casa per andare a lavoro, bambini con i loro zaini per andare a scuola, persone in bicicletta e chi, invece, aspettava l'autobus alla fermata.
-ehi! - mi salutò Marco distogliendomi dai miei pensieri.
-ciao- lo salutai con un bacio sulla guancia - come stai?-
-non c'è male, tu piuttosto?- chiese sedendosi al mio tavolo.
-bene, Clotilde mi vuole far fare l'audizione alla Royal...-
-il suo caffè signorina-
-grazie mille-
-la Royal?!?!- chiese stupito Marco.
Risi - hai avuto la stessa mia reazione quando Clot me l'ha detto!- risi ancora.
-Stella ma allora hai davvero tanto talento. Sono davvero sorpreso... e non sei felice?-
-si ma sai anche tu che non mi sento mai all'altezza, mi sembra di essere sempre un gradino sotto gli altri-
-è una vita che ti dico che devi farti valere per quello che sei. Ci sono persone migliori e peggiori di te. Tu sei tu, punto. Devi essere fiera di te stessa e camminare sempre a testa alta-
-se non ci fossi tu- sorrisi.
Marco ed io eravamo amici dalle elementari. C'è sempre stata molta intesa fra noi. Quando lui aveva bisogno io c'ero e viceversa.
Penso si possa reputare il mio migliore amico.
-é tardissimo- dissi guardando l'orologio - Clot mi uccide se arrivo tardi a lezione un'altra volta-
-dai ti accompagno io, sono venuto in macchina-
-Grazie mille!-
Pagai il mio caffè e Marco mi accompagnò nella mia scuola di danza.
-ci sentiamo stasera- sorrise lui.
-a dopo- chiusi la portiera e salii le scale quando il mio cellulare vibrò.
- Clot eccomi sto arrivando- non le diedi il tempo di rispondere che terminai la chiamata.
Mi cambiai velocissimamente ed entrai in sala.
- signorina quante volte ti devo dire che la puntualità è la prima regola fondamentale per una ballerina?-
- lo so Clot, scusami tanto, davvero, non volevo solo che... -
-alla sbarra- sorrise.
Clot era una donna sulla sessantina; per me è come una seconda mamma, mi ha visto crescere. È la mia insegnante di danza da quando avevo cinque anni.
Ti riprende se sbagli, ma sempre con estrema dolcezza.
Le sue lezioni sono faticosissime, ma i risultati ottenuti ripagano tutti i sacrifici fatti.
Dopo tre ore di esercizi estenuanti e sudata fradicia entrai nello spogliatoio per farmi una doccia.
-Stella-
-si?- dissi voltandomi.
-per l'audizione cosa hai deciso?- chiese ansiosa Clot.
-cinque minuti e ne riparliamo-
-ti aspetto di là-
Era una decisione difficile e mia madre qualunque fosse stata la mia scelta, non avrebbe mai approvato.
Lei pensa che la danza sia solo brillantini e trucco a palate mentre in realtà è un'arte stupenda.
I miei genitori erano separati da quando avevo tre anni. Io ho vissuto sempre con mia madre se pur contro la mia volontà. Non c'era un rapporto tra di noi e in ogni occasione c'era un motivo per litigare.
A cinque anni quando mi innamorai della danza vedendo un balletto in tv mia madre non ne volle sapere di iscrivermi in una scuola dove imparare quell'arte. Così in quelle poche occasioni che vedevo mio padre gli raccontavo che io lo volevo a tutti i costi.
Lui è stato sempre attento ai miei desideri e li rispettava; non mi viziava ma sapeva decidere cos'era giusto fare e non.
Fu così che conobbi Clotilde.
-eccomi- mi sedetti sul parquet e ascoltai cosa aveva da dirmi riguardo l'audizione.
-Stella tu lo sai che io ti stimo molto come ballerina. Sei una brava ragazza e si vede la passione che metti quando balli. Ora però tocca a te decidere-
-Clot a me piacerebbe moltissimo ma mia madre non sarà d'accordo.
-questo lo so piccola mia, ma la vita è la tua e non di tua madre. Parlane con tuo padre e vedrai che ti aiuterà.
-lo farò- l'abbracciai forte e mi diressi verso casa.
-ciao- salutai entrando in casa.
Non c'era nessuno, come immaginavo.
Entrai in cucina e lasciai il borsone a terra, sul tavolo c'era un biglietto " non torno per cena sono con Alberto. Un bacio, mamma".
-Alberto di qua, Alberto di là! Quanto lo odio questo Alberto!- dissi salendo le scale.
Non mi andava proprio giù il fatto che mia madre uscisse con un altro uomo. Nella sua vita è stata veramente sfortunata in amore ma mio padre, penso, sia stato la scelta più giusta che possa aver fatto; e come al solito ha rovinato tutto.
  
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