Nickname: Nimue
Titolo: “Tiāntán
– Il
Tempio del Cielo”.
Raiting: verde.
Note: premetto
che il finale del libro mi è piaciuto e che non lo avrei
cambiato se non, da
amante della coppia, facendo mettere insieme Will e Jem. Questo
particolare
epilogo sarebbe risultato, se scritto da me, assolutamente ridicolo. Di
conseguenza ho voluto parlare del finale dopo il finale, che vede
accadere
qualcosa di cui vorrei assolutamente aver letto. Il tutto si ispira ad
un passo
della Divina Commedia di Dante e si impregna di spiritualità
taoista.
E' solo il personaggio di un libro, direte. Non importa.
Zhe mèngxiǎng shi jie shang, wo shi zui ai ne de.
Tiāntán
Il Tempio del Cielo
Lo
cullavano ancora le dolci acque del
Fiume¹ quando lo vide. Occhi del colore della notte, capelli
neri come quel
buio rassicurante in cui il suo sguardo aveva amato perdersi, in vita,
permettendogli di sognare; inspiegabilmente giovane, come lui, bello
come il
ricordo del respiro della montagna, dell'energia del mare, del
principio che regolava, qualunque esso fosse, il corso degli
astri.
«Finalmente.» sussurrò Will, tendendogli
una mano.
Jem toccò terra senza scomporsi: si
sentiva incredibilmente sereno, completo, come se ogni tassello della
sua
esistenza fosse tornato al proprio posto. Eppure bastò
avvicinarsi a Will per
increspare la quiete del suo spirito.
«Lo sapevo.» disse solo, la voce che
vibrava come la corda di un violino, «Lo sapevo che ci
saremmo rincontrati.»
«Le nostre anime sono fatte per stare
insieme, ricordi? Lo dicesti tu qualche centinaio di anni fa. Non che
qui
esista il passare degli anni, a proposito, ma ce ne hai messo di tempo,
Jem.»
Jem.
Il suo nome
sembrava nato per essere pronunciato dalle labbra di William.
Lo strinse a sé né forte né piano,
perché in quel luogo, con il suo Parabatai che ridacchiava
nell'incavo del suo
collo, forte e piano non esistevano. C'era un solo modo di abbracciare,
di
sentire e di amare, ed era quello giusto.
«Mi hai aspettato, non sei andato oltre
il Fiume.»
«Ci andremo ora, insieme. Non sarei
potuto passare diviso in due.»
«Saresti passato, Will. Tu avresti
potuto farlo.»
«Non avrei voluto farlo e quindi non
avrei potuto. Ma ora non mi è concesso di attendere
ancora.»
«Non aspettiamo Lei²?»
«Lei potrebbe arrivare per
ultima, James. Lei è già
completa, ce la farà da sola.»
Will lo scostò leggermente, spostando lo
sguardo verso qualcosa che lui non poteva ancora vedere.
«È giunto il momento di partire.»
concluse.
Jem lanciò un'ultima occhiata alla
zattera dietro di sé che, come spinta da un Motore Immobile,
gli aveva permesso
di attraversare il Fiume. C'era forse la possibilità di
tornare indietro? No,
non per lui. Indietro era un posto in cui era già stato,
adesso voleva
continuare il suo viaggio con Will.
«Dove stiamo andando?» chiese,
accarezzandogli il polso.
Le dita di Will si intrecciarono alle
sue, i palmi delle loro mani che si toccavano, ricongiunti alla
metà a cui
appartenevano davvero.
«Ha importanza?»
Lo chiese con le labbra arcuate in quello
che era stato il suo sorriso più tenero e divertito, quello
che per Jem aveva
significato il mondo intero. Non si sorprese di realizzare che, anche
finito il
mondo, vederlo felice rappresentasse tutto ciò che c'era,
ovunque si
trovassero.
«No, se stiamo insieme.»
«Noi siamo stati sempre insieme e
staremo insieme sempre, il che vuol dire che mi dovrai sopportare per
un tempo
infinitamente lungo, James.»
«Se è così, stiamo andando al Tempio
del Cielo³.»
Will gli baciò una
guancia liscia e morbida,
dal colorito etereo. Se avere un cuore avesse ancora avuto un senso, si
disse,
il suo avrebbe suonato una sinfonia celestiale.
«Non importa.» ripeté, la fronte che
toccava quella del suo compagno.
«Tu tienimi la mano, però.»
«Non temere, James Carstairs, non ti
perderò mai più.»
La
loro Ruota concluse il suo giro non
appena i due Parabatai si incamminarono, non più muovendosi
in tondo come
giostre in balia del destino, ma proseguendo per una strada diversa. Jem e Will. Will e Jem. Finalmente puri e disposti a salire alle
stelle4.
1. Il Fiume è lo stesso di cui parla Cassandra Clare, quello da passare dopo la fine della vita e che ricorda sia la mentalità cristiana che taoista. Stesso discorso per la “Ruota” di cui si parla alla fine.
2. Si tratta di Tessa, volutamente innominata perché questo è un momento di Will e Jem e di nessun altro.
3. Il Paradiso nella concezione taoista cinese e probabilmente di Jem.
4. Citazione della "Commedia" di Dante Alighieri, Purgatorio XXXIII, 145. L'ho scelta proprio perché precede l'ascesa di Dante al Paradiso.
Ringraziamenti
A presto,
Nimue <3