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Autore: grahamcoxon    28/05/2013    1 recensioni
Noel è triste,Liam si annoia,una visita alla torre Eiffel. Gallaghercest
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Gallagher, Noel Gallagher
Note: Traduzione | Avvertimenti: Incest
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In The End We Gonna Need Each Other



Con i trasporti pubblici arriva un’inusuale sensazione di anonimato – inusuale solo se sei famoso e completamente solita se non lo sei – e a Noel piaceva. Era certo che nessuno che conoscesse,veramente anche chi non conosceva,si sarebbero aspettati di trovarlo seduto in fondo ad un bus di Parigi. Una città strana,pensò,guardandola vacillante oltre il finestrino come se il bus avesse traballato intorno ad una curva. Nessuno era qualcuno li. La città non voleva conoscerti,e se indossavi un paio di occhiali da sole allora era ancora più facile diventare invisibile,anche se solo per poche ore.
 
Era stato sullo stesso bus due volte adesso. Non è quello che fanno gli anziani,girare in autobus tutto il giorno?  Gli anziani con niente di meglio da fare,perché le loro famiglie sono stufe di loro e i loro amici sono morti. Evidentemente anche i giovani stufi della loro famiglia e dei loro amici potevano entrare nel club. Questo pensiero era triste,veramente fottutamente triste,e gli  fece odiare se stesso tanto quanto odiava tutti quelli che conosceva e tutto intorno a lui. Non avrebbe dovuto sentirsi così,avrebbe dovuto? Non era un ragazzino pieno d’angoscia,non stava morendo di una terribile malattia,non si stava consumando,solo o perseguitato. Non c’erano ragioni per sentirsi così di merda,davvero. Aveva tutto quello che voleva,o alla fine poteva avere tutto quello che voleva…..non aveva diritto di sentirsi così. Ora la consapevolezza si accumulava sopra ogni cosa e Noel sentì come se si stesse fondersi con il sedile e scomparendo.
Con un sospiro,si tirò su con forza e,suonato il campanello per far fermare il bus,si avvio alla porta. Mormorò un grazie all’autista uscì alla stessa fermata dove era salito. Che spreco di tempo era stato. Meno male che aveva tanto tempo da sprecare. Niente da fare oggi,niente da fare domani,conferenza stampa il giorno dopo,ma era lontano un’eternità. C’era troppo tempo da ammazzare. Aveva bisogno di un drink,forse avrebbe bevuto nella sua stanza d’albergo solo tutta la notte. Perché cazzo no.
Il suo umore migliorò considerevolmente mentre camminava verso l’hotel,anticipando una serata a ubriacarsi da solo. Quando fu fuori dalla sua stanza,armeggiando nella sua tasca per la chiave,era quasi felice. Quasi. Si fermò prima di aprire la porta,valutando le possibilità che la sua stanza fosse vuota. Considerando che aveva sempre avuto la sua stanza privata,il numero di notti che passava da solo erano relativamente poche. “Che ci fai qui Liam?” non aveva neanche guardato entrando in camera. Sapeva che Liam era li,accoccolato sul letto come un gatto. Non poteva neanche passare una notte in pace,per la miseria. ”Mi hanno dato le chiavi della tua stanza alla reception” disse Liam,girandosi sulla schiena e guardando il fratello togliersi la giacca. Noel sospirò.
“Si,ma perché sei qui? Cosa vuoi?” la sua voce suonò più severa di quanto volesse,ma non poteva nascondere di essere un po’ seccato. Non avrebbe voluto essere con Liam adesso,non questa notte.
Liam si sedette,un piccolo broncio sulla faccia. I suoi occhi seguirono il corpo di Noel,muovendosi piano fino alla sua faccia,analizzandolo. Begli occhi su begli occhi blu;il loro sguardo si incontrò e Noel vide un’ombra di preoccupazione nell’espressione di Liam. Dio era così infuriato.
“Mi annoio Noelie.”
“Si?” anche Noel si sedette sul letto,spingendo Liam via dal suo spazio. “Quindi?”
Seduto a gambe incrociate dalla parte opposta al fratello;Liam si sporse in avanti  in modo da avvicinare pericolosamente la faccia a quella di Noel. I suoi capelli erano un po’ troppo lunghi;le punte della sua frangetta finirono nelle sue ciglia e Noel fu improvvisamente così irritato da tutto questo da fare un gesto improvviso gesto involontario per spostare i capelli di Liam dai suoi occhi.
Tentò di coprirli passandosi la mano tra i capelli,evitando invece lo sguardo di Liam.
“Portami da qualche parte” disse Liam. Non era una domanda,non era nemmeno una richiesta.
Era un’istruzione,chiara e semplice.
“No,non stanotte. Sono stanco.” Noel si appoggiò all’indietro contro il poggiatesta stiracchiandosi le gambe,come se potesse ancorarsi li e non dover più muoversi.
Era un debole tentativo di stabilire un po’ di controllo,di fingere di avere un po’ di influenza su di se,un po’ di forza di volontà. Era lui quello sotto accusa.
“No,voglio uscire,” insistette Liam,tirando il colletto della maglia di Noel. “Forza dove vuoi portarmi?” Noel trovò difficile deglutire con le dita di Liam così vicine alla sua gola. L’esasperazione vacillava contro una inspiegabile voglia di accontentare Liam,fare qualsiasi cosa lui voglia,solo per farlo felice.
“Da nessuna parte”Noel provò a forzare una convinzione plausibile nella voce “Non ti porterò da nessuna parte. Perché dovrei?”
“Cosa vuoi dire con ‘perché dovrei’?!” uno scoppio di rabbia infantile balenò nella voce di Liam e accigliò lo sguardo. “Perché voglio che tu lo faccia,e sono tuo fratello! Perché l’ho detto io!”
Detto da qualsiasi altro sarebbe suonato ridicolo. Noel gli avrebbe riso in faccia, Detto da Liam comunque,sembrava quasi uno scherzo. C’era un avvertimento di pericolo in caso Noel avesse rifiutato di farlo,interamente ovviamente,dal momento che Noel non aveva fatto domande a Liam.
E Liam lo sapeva. Mormorando un’intellegibile risposta,Noel si girò dal fratello,che Liam interpretò come un’arresa.
“Forza allora!” disse,alzandosi dal letto e alzando Noel per la maglietta.
Si immobilizzarono così per un momento,pochi centimetri più in la,la mano di Liam lasciò la presa dalla stoffa che copriva il petto di Noel e il suo respiro contro le labbra del fratello. Liam sorrise.
Passò la mano sopra la gola di Noel e sopra la sua mascella. Spinse giù il labbro inferiore di Noel con il pollice,baciandolo dolcemente prima di trascinare il fratello fuori dalla stanza con lui.
“Voglio andare alla torre Eiffel.” Liam lasciò la maglia di Noel nel momento in cui si incontrarono a metà strada,studiando la faccia del più vecchio in cerca di approvazione alla sua proposta. Noel annuì solo.
Si sentiva sfinito e vuoto,ma aveva smesso di preoccuparsi;tutto sembrava scomparire quando era con Liam. Tutto era più fluido,naturale,veramente non più semplice,ma più intuitivo. Non doveva pensare così tanto,solo fare quello che Liam voleva e tutto sarebbe andato bene era l’essere d’accordo. Stavano meglio insieme e terribilmente separati. C’era qualcosa di magnetico fra loro.
Noel lo pensava distrattamente e rise tra se e se,sembrava un marito che fa un discorso sulla sua nuova moglie. Era contento di non averlo detto ad alta voce.
“Perché ridi?” chiese Liam mentre uscivano dall’albergo. Noel scosse la testa,continuando a sorridere.
“Niente”
“Idiota. Forza è da questa parte.”
Camminarono veloci,Liam lo guidava per strada di mezzo passo. Sorpassarono più e più turisti avvicinandosi alla torre Eiffel,ma nessuno sembrava riconoscerli. C’era la coda per i biglietti,ma Liam passò sotto la barriera in cima,sorrise al cassiere e pagò senza storie. Lui e Noel si unirono alle persone che salivano le scale e cominciarono a salire,un amabile silenzio tra loro. L’aria era umida e fredda;un vento freddo fece rabbrividire la schiena di Noel e gli spinse indietro i capelli aggrovigliandoli. Liam saltellava per le scale come un bambino eccitato mentre Noel seguiva dietro, cominciando a sentirsi la testa leggera. Non riusciva a ricordare l’ultima volta che aveva dormito.
Una foschia di luce della città nuotava sotto di loro e la luce si stampò sulla palpebra di Noel quando le sbatté.
“Allora perché volevi venire qui?” chiese quando furono alla fine delle scale della prima parte della torre.
Liam si girò per guardare Noel,camminare indietro con le mani in tasca. Alzò le spalle.
“Non so sinceramente. È bello essere qui,non è vero?”
“Mmhh si. Vuoi fermarti o continuare a salire?”
“Continuare a salire” Liam stava già avvicinandosi alla prossima rampa di scale. “Voglio arrivare in cima.” Noel annui e seguì Liam,che rallentò per cammina vicino al fratello. Più in alto salivano,meno persone sembravano esserci intorno. Quando furono in cima non c’era quasi nessuno,e Liam si sporse oltre la barriera,appoggiandosi per quanto poteva. Il vento gli spingeva i capelli indietro sulla faccia,rivelando un’espressione di gioia giovanile. All’ improvviso l’ansia e la consapevolezza di quanto erano arrivati in alto Noel afferrò Liam per il colletto della giacca e lo strattonò indietro dal bordo.
“No,” disse,non lasciando la presa. “Non sporgerti così tanto.”
“Perché no?” Liam si liberò dalla presa di Noel. “Non ti lascerebbero salire se non fosse sicuro. Non cadrò.
”Solo non farlo.” Noel trascinò di nuovo Liam via dalla barriera,tenendogli stretto il braccio. “Non mi piace.”
“Tu ti preoccupi troppo,” disse Liam deciso,togliendo la mano di Noel dal suo avambraccio e tornando a sporgersi,stando a qualche centimetro dalla barriera per evitare che Noel si opponesse. “Voglio solo guardare….è una bella vista.” Si girò per sorridere a Noel e chiamarlo,ma incontrò uno sguardo freddo e un ostinato rifiuto di muoversi anche solo di un centimetro. Liam roteò gli occhi e guardò di nuovo la vista della città. Un’inaspettata ondata di fastidio prese Noel e  fu improvvisamente così seccato con Liam che avrebbe potuto spingere suo fratello giù dalla torre.
Doveva darsi un po’ a vedere nella sua faccia,perché quando Liam si girò,la sua faccia era preoccupata.
“Stai bene?” chiese avvicinandosi al fratello. La rabbia di Noel si dissipò nel momento in cui incontrò gli occhi di Liam,mezza testa più in alto dei suoi. Era un colpo costante,Noel era più vecchio,ma Liam era più alto,più forte,più bello,più simpatico….Noel si avvicinò,posando la testa sulla spalla di Liam e sospirò.
“Si sto bene….” Mormorò sulla stoffa della giacca di Liam.
Sentì la mano di Liam sulla schiena,scivolare su sul suo collo,accarezzare gentilmente la pelle dietro il suo orecchio con il pollice e arrotolare piccole ciocche dei suoi capelli tra le dita. Noel chiuse gli occhi. Era esausto.
“Cosa c’è che non va Noelie? Mh?” Liam sembrava preoccupato,non lo era mai stato. Era lui che faceva preoccupare;lui era il bambino ,il fratello minore. Non aveva mai dovuto preoccuparsi di Noel e il cambiamento dal solito impassibile contegno del fratello sembrava averlo allarmato.
Noel alzò la testa e sorrise debolmente;non voleva che Noel si preoccupasse per lui. Liam lo guardava,ingenuo ed incerto;accarezzò la guancia di Noel con il retro della mano.
“Non….non qui” Noel allontanò la mano di Liam,ma Liam l’aveva già avvicinato,Liam si sporse in avanti e baciò Noel sulla mascella.
“No…” Noel protestò di nuovo,premendo la mano contro il petto di Liam,in un magro tentativo di stopparlo. Liam lo ignorò,inclinando di nuovo la testa,sfiorando le labbra di Noel.
“Ho detto basta,” disse Noel,allontanando la testa da quella di Liam e spingendo via il fratello.
“Non qui.” Liam aggrottò le sopracciglia,non controllando del tutto il dolore nei suoi occhi. Noel si odiava. Si odiava.
“Bene allora.” Disse,scrollando le spalle e tornando alla barriera. “Dopo allora,se sarai fortunato.”
Questo fece sentire Noel ancora peggio. Liam avrebbe dovuto urlargli,picchiarlo,dargli lo stesso trattamento di merda che gli aveva ricevuto dal fratello maggiore. Noel era sopraffatto dall’insicurezza e ,nonostante la trepidazione,si avvicinò al bordo per stare vicino a Liam.,solo così per non stare da solo.
Guardare giù oltre la barriera gli fece venire un’ondata di nausea che gli fece girare la testa.
Le nocche gli divennero bianche quando strinse la barra metallica,chiuse gli occhi e mise la testa sulla spalla di Liam per sicurezza. Anche con gli occhi chiusi,sapeva che suo fratello lo stavo guardando. Non voleva vedere di nuovo lo sguardo preoccupato della faccia di Liam. Diede uno strattone quando sentì qualcosa – che si rivelò essere la mano di Liam – toccarlo e tirò fuori un braccio nell’impulso di tenersi in equilibrio su qualcosa che non era li.
“Torna sul bordo.” Disse Liam,afferrando il braccio stupidamente teso di Noel e portandolo verso il centro della passerella intorno alla torre. “Non ti piace,vero?”
“No….” Noel iniziò ad agitare la testa,ma si fermò quando qualsiasi cosa intorno a lui sembrava sobbalzare e girare.
“È carino penso….io penso che ti piacerebbe qui.”
Noel non si preoccupò neanche di protestare quando Liam lo baciò delicatamente sulla fronte. L’energia per arrabbiarsi era filtrata fuori da lui.
“Mi dispiace”  mormorò,strofinandosi gli occhi con il dorso delle mani.
“Va bene.” Liam mise la mano in quella di Noel,avvantaggiandosi della momentanea mancanza di dimostrazione del fratello.
Un piccolo broncio sulla faccia di Noel,mescolato con divertimento.
“Perché sei così gentile? Non vorrai chiedermi di sposarti,vero?”
“Mh,sarebbe stato così brutto se l’avessi fatto?” Liam sorrise e avvicinò Noel,annusandogli il collo.
“Stai zitto.” Mormorò Noel “Possiamo andare adesso?”
“Si,va bene.”
Noel lasciò che Liam lo guidasse giù per le scale;non si preoccupava che le persone potessero vederli tenersi per mano adesso. Voleva solo stendersi. Si sentiva più pesante e letargico ad ogni passo,affidandosi interamente a Liam per essere guidato tra la folla di persone. Sentiva Liam parlare,mormorare incessantemente a bassa voce,ma non riusciva a capire nessuna parola.
Non importava,il suono della voce di suo fratello e il tocco della sua mano erano abbastanza confortanti.

p.s scusate la traduzione schifosa!
   
 
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