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Autore: FedericaSN    29/05/2013    2 recensioni
Un miracolo di Natale fantastico. S&N
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nate Archibald, Serena Van Der Woodsen | Coppie: Nate Archibald/Serena Van Der Woodsen
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quarta stagione
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Lei si trova alla Rockefeller Center Plaza a guardare un grande albero di Natale.

 

Amava venire a vedere l’albero di Natale da quando era piccola. Veniva con tutta la sua famiglia, sua madre, suo padre e il piccolo Erik. Erano una famiglia felice, o almeno così pensava. Quando era cambiato tutto?

 

Sua madre, dio! Cosa aveva combinato? 

Non riusciva nemmeno a capire come aveva potuto farlo, aveva spedito in galera un uomo innocente, rovinandogli la vita solo per farla andare alla Costanze?

Poi Chuck l’aveva pugnalata alla spalle per riprendersi la sua azienda. Solo adesso si rese conto cosa sua mamma aveva fatto. La donna calda e amorevole era solo una facciata negli ultimi due anni, lei in realtà era una donna senza cuore, che voleva solo il meglio per lei.

 

Suo padre,l'ha lasciata a 15 anni facendole credere che lei era sbagliata, che lei aveva fatto qualcosa di sbagliato , poi è tornato e ha distrutto ancora una volta la sua famiglia con le bugie, l’ha fatta male di nuovo, ma soprattutto gli ha fatto distruggere l’unica cosa buona che avesse mai fatto nella sua vita, il suo rapporto con Nate.

 

Ripensandoci ora poteva vedere che Nate stava solo cercando di aiutarla. Stava cercando di proteggerla dal dolore che suo padre gli avrebbe fatto. Ma come una bambina egoista, non l’ha creduto, l’ha tradito, ha rotto il suo cuore e l’ ha lasciato.

Lei era proprio come i suoi genitori. Dal cuore di ghiaccio, egoista e cattiva. Non meritava Nate, diamine non meritava nessuno, figuriamoci Nate che accettava i suoi difetti e l’amava per quello che era. 

Ma questo non significa che lei non l’ ha pensato ogni giorno, non significa che non ha rimpianto la sua decisione di lasciarlo. Ma da qualche parte nel suo cuore era convinta che non importava quanto Nate gli mancava, non importava quanto lei lo voleva, adesso Nate stava meglio senza di lei e per questo che l’avrebbe lascito andare. Ecco perché si era riavvicinata a Dan, per far vivere a Nate la sua vita, senza di lei. Lei cercava di spazzare via il dolore ogni volta che lo vedeva con Juliet, fingeva di essere felice, ma alla fine non lo era, perché sarebbe sempre stata innamorata di lui. Nate era l’amore della sua vita.

 

Un fiocco di neve volò giù sul suo naso svegliandola dai suoi pensieri. 

Guardandosi intorno si accorse che il Plaza era vuota. Le persone che avevano affollato la piazza oramai già erano a casa con le loro famiglia.

Ma lei chi aveva? Blair era andata a Parigi per trascorrere il Natale con suo padre, Roman, la madre e Cyrus.

Erik era con il suo fidanzato.

Chuck era in Nuova Zelanda. 

Gli Humphrey erano di nuovo a Brooklyn, ma lei non sarebbe mai andata lì, non gli importava dove era sua madre.

 

Sospirando, si voltò per fare il suo ritorno a casa lasciando il magnifico albero dietro. Iniziò a camminare verso la 5th Avenue. Come raggiunse l’angolo della 5th Avenue si rese conto che una massa di persone stavano salendo le scale della Cattedrale di San Patrizio, si rese conto che era quasi mezzanotte.

Lei non è mai stata una ragazza religiosa, infatti l’ultima volta che era stata in chiese fu al funerale di Bart, ma adesso non aveva nulla da fare, e la neve iniziava a scendere sempre più spessa, così tirò il cappotto stretto intorno a lei e si diresse verso la Cattedrale.

 

La chiesa era gremita di fedeli pieni di gioia per il Natale. Il coro stava già cantando.

Riuscì a trovare un posto verso la parte anteriore della Cattedrale, si sistemò sulla panca e alzò gli occhi guardando il grande lampadario e le finestre colorate che rappresentavano scene religiose.

 

Come la messa iniziò fu travolta dai suoi pensieri, notando intorno a lei tanta gente serena e felice, proprio quello che mancava nella sua vita.

 

All’improvviso tutti si alzarono in piedi rompendo i suoi pensieri, le persone accanto a lei si girarono verso di lei, offrendogli la mano e dicendo “La Pace si con te”. Lei sorridendo stringeva la mano ricambiando il sorriso.

Un uomo dai capelli bianchi si girò verso di lui, i suoi occhi erano di un azzurro molto familiare, e un caldo sorriso apparve sul viso dell’uomo che l’aveva riconosciuta.

“Serena, tesoro” Disse l’uomo, c’era qualcosa di quella ragazza che gli era sempre piaciuto, Serena era uno spirito libero e soprattutto era l’amore della vita di suo nipote.

 

Serena tentò di mascherare la sua sorpresa e il panico crescente mentre William Van Der Bilt la salutava, Serena distolse lo sguardo dall’uomo anziano e andò a cercare quegli occhi che tanto amava.

 

Nate vide una cascata di capelli biondi girarsi verso di lui, Serena era un po’ arrossita mentre parlava con suo nonno. Per chiunque altro la guardava l'immagine di serenità e tranquillità che mostrava poteva essere vera, ma per lui no, la conosce troppo bene. Può vedere il panico nei suoi occhi azzurri. Che cosa la preoccupa così tanto? Si chiede Nate. 

Lei sbircia verso di lui solo per un secondo, le loro mani si toccano per il saluto, ma lei subito gli lascia la mano e si gira verso la madre.

Perché lei non può neanche toccarlo, o solo guardarlo senza provare niente. Che cosa ha fatto per meritarsi il suo amore?

 

Serena si volta di nuovo avanti, forzando un sorriso sul suo volto mentre continuava a stringere la mano di chi gli stava attorno.

Ma la sua mente è fumante. La messa continua intono a lei, quando all’improvviso si alza e si dirige verso la porta.

 

Nate la vede andare via e subito dopo piano inizia a seguirla, la sua testa è piena di capelli biondi, occhi azzurri e questo lo fa solo arrabbiare.

Sono passati sei mesi da quando si sono lasciti, lei era stata chiara, non l’aveva scelto. Ma lei era ancora nella sua mente. Come si è permessa di sedersi dietro di lui in chiesa? Perché, anche la vigilia di Natele non poteva lasciarlo in pace?

Ma in realtà tutto quello che vuole fare era baciarla, stringerla tra le braccia, accarezzarle la guancia e baciarla. E se solo pensava che lei gli avrebbe permesso di fare tutto questo, beh.. era esattamente quello che avrebbe fatto, anche in chiesa.

 

Serena lo fissa quando si gira verso la Cattedrale e lo vede lì, che la sta fissando.

Lui è lì, con le spalle rigide e la postura perfetta, lui non era mai stato così, era sempre rilassato e libero anche nelle occasioni più formali.

Il cuore di Serena va ancora una volta in frantumi quando si rende conto che è tutta colpa sua, lei lo ha fatto diventare cosi, la sua presenza lo metteva a disagio.

Per un po’ era riuscita a soffocare i singhiozzi che volevano uscire dalla sua bocca, ma adesso si sentiva come se non riuscisse a respirare, aveva bisogno di area.

 

"Serena". Lui si avvicina vicino a lei.

 

Lei si girò e stava per andarsene.

 

Nate si arrabbiò, lei scappa sempre, e ogni volta che scappa lei portava una parte del suo cuore con lei.

 

Nate la vedeva, i fiocchi di neve che si posavano sui suoi capelli d’ora.

“Serena” Disse ancora una volta, questa volta lei si girò verso di lui.

“Serena” Ripeté ancora una volta, questa volta però era solo un sussurro.

 

Lei lo guardò, lei aveva gli occhi lucidi di lacrime non versate, un sorriso triste, stanco, quasi una smorfia sulle labbra. 

"Mi dispiace tanto" sussurrò.

 

Nate fece un passo più vicino a lei, così che le sue mani potevano raggiungerla, ma resistette.

"Mi dispiace, per che cosa?" Chiese confuso.

 

“Per quello che ti ho fatto, per averti fatto del male, per aver distrutto la cosa migliore che mi sia mai capitata” Disse mentre alzava lo sguardo alla neve che cadeva.

 

Nate rimase lì sconvolto in silenzio. Negli ultimi sei mesi aveva avuto l’impressione che la loro relazione non aveva significato niente per lei, solo uno dei suoi tanti flirt.

 

Solo l'organo all’interno della Cattedrale riempiva il silenzio che c’era.

 

"Vorrei ..." Disse lei dopo quello che sembrava una vita. "Vorrei sapere come amare ..."

 

Nate non può più sopportare quella situazione. Così fece un altro passo verso di lei e le prese la mano costringendola a guardarlo negli occhi.

“Di cosa stai parlando?" Chiese con gli occhi pieni di preoccupazione per la bellezza davanti a lui che sembrava persa.

 

"Voglio dire, mi prendo la tua verginità, risicando di rovinare la nostra amicizia con Blair, ti rovino la vita, ti faccio del male andando con tuo cucino. Poi alla fine capisco quello che provo per te, torno e ti facci del male, ancora una volta. Do false speranze a Dan facendogli credere che quello che è accaduto significava qualcosa per me, quando invece non ha significato nulla. Sono solo una puttana, una puttana egoista. Sono davvero la figlia di mio padre! " Disse Serena con le lacrime che ormai scendevano dai suoi occhi.

 

Nate scosse leggermente la testa, gli asciugò le lacrime che aveva sul viso e la guardò negli occhi.

"Ascoltami".Lui disse "Prima di tutto non sei una puttana. Ed io ti ho dato la mia verginità, e te l’ho data anche volentieri” Disse cercando di farla sorridere. "Hai aggiustato la tua amicizia con Blair, non sapevi cosa stava accadendo con Ben, non è colpa tua, e poi lo hai anche aiutato. Tripp e Dan… beh chi se ne frega di loro!" Disse facendola sorridere.

"Tu non sei la figlia di tuo padre. Tu hai il problema opposto. Hai troppo amore da dare e qualche volta ti viene portato via." Lui  prende la testa tra le mani e aspetta per un secondo quando vedere che la neve cade sul naso di Serena  "E per quanto riguardo il mio cuore spezzato… Si lo hai fatto, non ho intenzione di mentirti, mi hai fatto male, e tanto. Ma sai una cosa, non mi pento di quello che ho fatto, e non mi potrei mai pentire di essere stato con te”

 

Le campane della chiesa iniziano a suonare. Nate sorrise verso di lei. "È Natale". Sussurrò. "Che cosa vuoi per Natale Serena?" Gli chiese.

 

"Io ..." Iniziò Serena mentre distoglieva lo sguardo da Nate, ma non ci riusciva, dove guardarlo, non poteva resistere, così lo guardo negli occhi, nei suoi fantastici occhi azzurri.

Adesso o mai più pensò Serena fra se e se. Adesso può scegliere se avere quello che ha sempre voluto da quando ero una bambina o lei può fare quello che ha sempre fatto… scappare.

 

"Io ... io voglio ..." Lei lo guardò negli occhi azzurri, il suo viso era così serio. "Voglio noi…. Ma ho paura di rovinare tutto, si nuovo."

 

Nate si sentì come si il suo cuore stesse per battere fuori dal petto. Quasi non ci crede che lei adesso, è davanti a lui a dirgli tutto quello che vuole, forse è tutto un sogno.

 

"Va tutto bene. Non lascerò che tu rovini tutto questa volta. Penso che ti terrò così stretta che non potrai andare via" Disse Nate sorridendo.

 

"Mi sembra perfetto " Rispose Serena con un sorriso ancora più grande.

 

Nate e Serena erano così coinvolti nella loro conversazione, che non si resero conto che ormai la gente stava uscendo dalla chiese o che una bambina stava tirando il cappotto di Nate.

 

La bambina tirò più forte il cappotto tanto da farli ritornare alla realtà.

 

"Devi baciarla, vedi site sotto il vischio” Disse quella bambina con voce dolce.

 

Nate alza lo sguardo al vischio, poi guarda Serena nei suoi fantastici occhi.

"Se facciamo questo, significherà qualcosa. Dovrai restare e combattere quando le cose saranno difficili, perché non posso perderti di nuovo” Disse Nate continuando a guardarla negli occhi.

 

Serena annuì e si avvicino ancora di più a Nate.

"Ti amo Nate." 

 

E questo era tutto quello che Nate aveva bisogno di sentire.

Così si abbassò verso di lei e la baciò. Fu un bacio lungo e dolce, che fece capire a tutti e due quanto questo gli mancava.

Nate mise le sue mani intorno alla vita di Serena, mentre Serena aveva le sue mani strette sul collo di Nate.

 

Quando si staccarono Nate posò la sua fronte su quella di Serena.

 "Ti amo anche io." Disse poi Nate dandogli un altro bacio.

 

Lei ridacchiò e seppellì il suo viso nel petto di Nate come le mani di Nate erano intorno ai suoi fianchi.

 

Dopo un po’ il nonno di Nate si avvicinò a loro e facendo l’occhiolino a Nate disse.

"Credo che non passerai il Natale con noi" Disse William fiero di suo nipote.

 

Quando William andò via, Nate diede un altro bacio a Serena.

Adesso tutto era perfetto.

  
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