Capita talvolta
e sempre, ad occhi chiusi
ch’io sogni di uno stagno
dentro al vento
Specchiandomi nell’acqua
ho sussurrato il nome
al mio destino verde
di germogli
Sospesa nell’inganno delle stelle e
del calore
incatenata stretta a questa croce
di parole
che pulsano di sangue
che pulsano irrequiete
mi sento come fossi
l’universo imbottigliato.
E’ capitato a volte
e sempre, a cuore aperto
ch’io sognassi di una tigre
senza gabbia
Nuotando in mezzo all’erba
ho inseguito la mia preda
cantandole di morte
e amore
Rinchiusa tra le sbarre della vita e
del dolore
sommersa ed annegata da un oceano
di parole
che pulsano di sangue e
carne,
che pulsano irrequiete
come me
mi son sentita stringere dal vento
e al vento io ho promesso la mia voce.
Questa poesia tratta del mio rapporto con la scrittura.
As usual... se avete suggerimenti, critiche o osservazioni da farmi sarò felice di rispondervi.