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Autore: Life is free    29/05/2013    3 recensioni
-Salve, come poss...-
Le parole le morirono in gola.
Davanti a lei non c'era il solito vicino sempre pronto a scroccarle il sale, non c'era qualche barboso commerciante pronto ad elogiare la propria merce, c'era nientedimeno che Draco Malfoy, in tutta la sua austerità da rampollo Purosangue.
-Hermione- l'appellò facendo un timido cenno di saluto.
Hermione? Da quando la chiamava Hermione?
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Non è una Dramione.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
- Questa storia fa parte della serie 'Storie di una ragazza che ama Hogwarts.'
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Pureblood.

Hermione non aveva mai creduto seriamente che Malfoy fosse cambiato dopo la Guerra.
"Sicuramente" pensava "Non sbandiererà più ai quattro venti il suo disprezzo per Harry, ma sarà rimasto lo stesso spocchioso Purosangue di un tempo".
Poi una sera accade l'impensabile.
 
Hermione era sola in casa -Ron era con Harry chissà dove- e stava tirando fuori una crostata dal forno, quando il campanello suonò.
Adagiò il dolce sul tavolo della cucina e sfilatosi il grembiule andò ad aprire.
-Salve, come poss...- 
Le parole le morirono in gola.
Davanti a lei non c'era il solito vicino sempre pronto a scroccarle il sale, non c'era qualche barboso commerciante pronto ad elogiare la propria merce, c'era nientedimeno che Draco Malfoy, in tutta la sua austerità da rampollo Purosangue.
-Hermione- l'appellò facendo un timido cenno di saluto.
Hermione? Da quando la chiamava Hermione?
-M-Malfoy, entra- lo invitò cortese.
Lui esitò, poi fece il suo ingresso nell'allegra cucina arancione.
-Sono venuto qua per...- deglutì -Per scusarmi, Granger-
Lei per poco non fece cadere il coltello con cui stava tagliando la crostata.
-Oh- esclamò stupita.
-Si, insomma... per tutto, ecco...- completò a fatica.
Calò il silenzio, nessuno dei due sapeva cosa dire o fare.
-Sei perdonato, Malfoy- borbottò la ragazza guardandolo incerta -Ma sappi che non credo un granché nel tuo cambiamento interiore...-
Lui la guardò, palesemente deluso e ferito.
Lei si sentì in dovere di giustificarsi.
-Sono stata la "Sudicia mezzosangue zannuta" per troppo tempo, come posso avere fiducia in te?-
Lui, con lentezza quasi esasperante, si tirò su la manica della camicia.
Hermione rimase senza parole.
Sulla pelle diafana, marchiata a fuoco, spiccava la scritta "Pureblood".
-Siamo pari, Granger- sospirò il biondo nascondendo la scritta -Per farmela mi sono dovuto procurare una penna simile a quella che la Umbridge usava per punire i ragazzi... Ha fatto molto male-
Hermione pensò che sarebbe stato carino dire "Non ce n'era bisogno", peccato solo che ce ne fosse bisogno, eccome!
-Ti credo- si lasciò sfuggire senza riuscire a domare la lingua.
Lui lo sorrise, felice.
-Un'ultima cosa, Hermione... che ne dici di fare da Madrina a mio figlio? Sai, Astoria è incinta!-
La crostata che la donna teneva in mano andò a spiaccicarsi sul pavimento.




Angolo Autrice:
Okay, questa non so da dove mi è uscita! lol
I personaggi sono decisaaaaamente OOC.
Spero abbiate gradito, baci, Noemi.
  
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