Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: Ema Penniman    29/05/2013    3 recensioni
Kurt ha un segreto. Quando entrerà a far parte della sua vita un tornado con i ricci riuscirà a mantenerlo tale?
Una storia idiota dove la pazzia dei Warblers ha contagiato anche il mondo dei fumetti.
Dalla storia
Erano già tre anni che Kurt andava avanti con questo tipo di vita, e ormai ci aveva fatto l’abitudine.
Aveva sempre avuto dei super poteri, fin da quando era un neonato
Una Klaine fluff, pochissimo angst e tanta Niff
Superhero!Kurt Bad Boys!Blaine+Warblers
Genere: Fantasy, Fluff, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Jeff Sterling, Kurt Hummel, Nick Duval, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Kurt, Nick/Jeff
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'The Superheroes Parody'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Epilogo

 

 
 
 
Kurt aprì gli occhi e si ritrovò nel suo letto. Si alzò e si stiracchiò per bene. Immediatamente sentì il solito dolore sordo che da qualche giorno a quella parte viveva costantemente con lui.

“Buongiorno” dalla porta della sua stanza apparve Blaine in pantofole e con un vassoio pieno di frittelle che appoggiò sul comodino “come hai dormito?”

Kurt fece un sorriso appena accennato ed istintivamente gli occhi gli si riempirono di lacrime. Blaine sorrise e gli si avvicinò abbracciandolo dolcemente “E’ tutto finito, Kurt. Non me ne andrò via” il ragazzo gli buttò le braccia al collo stringendolo forte.

“Mi dispiace- gli sussurrò in un orecchio –mi dispiace per tutto e grazie per essere rimasto”

Blaine si scostò dall’abbraccio per poterlo guardare negli occhi “No. Non dirlo mai. Te l’ho detto. Con me non devi mai scusarti. Io ti amo e qualsiasi cosa farai andrà bene” Kurt gli sorrise a sua volta e si sporse per far congiungere finalmente le loro labbra “Ti amo anch’io”

Blaine lo guardò e Kurt si rese conto che lo guardava come se fosse la cosa più perfetta al mondo. Quindi è così che ci si sente quando si è
innamorati
… pensò un istante dopo sapendo di avere la stessa espressione.

“Vieni con me. Ti voglio far vedere una cosa” si alzò e condusse Blaine verso l’unica porta chiusa a chiave. Finalmente l’aprì e vi entrò con lui. La porta dava su una rampa di scale parecchio lunga che scendeva verso il basso.

La percorsero in silenzio tenendosi semplicemente per mano “Blaine- iniziò Kurt una volta arrivati giù –non so perché, ma sentivo il bisogno di mostrarti questo posto. Diciamo che è un po’ quello che non sai di me” disse puntando gli occhi per terra in imbarazzo e accendendo la luce nella stanza.

Improvvisamente calò il silenzio più totale. Da Blaine non proveniva nemmeno un fiato, il che era parecchio strano. Rimaneva immobile a fissare l’ambiente che lo circondava “B, mi-mi dispiace. Per tutto quello che è successo. Però, ti prego, dì qualcosa” lo pregò Kurt.

Blaine si voltò verso di lui con gli occhi che gli luccicavano “Kurt, è una figata!” disse saltellando sul posto con un sorriso a trentadue denti. Anche il moro sorrise a sua volta vedendo il ragazzo felice. Inconsciamente rilasciò il respiro che stava trattenendo.

“È  grandissimo! Come l’hai fatto? Ti sei ispirato al rifugio di Batman?” la curiosità di Blaine non si conteneva ormai più.

“Io… cosa è successo esattamente a Sebastian?” chiese Kurt dopo qualche minuto che Blaine curiosava in giro.

“Beh, ieri Nick mi ha detto che l’effetto del siero che ha preso è definitivamente cessato e che ricorda poco e niente di quello che è accaduto ma che sa di aver fatto delle cose davvero orribili” disse Blaine continuando tranquillamente ad osservare la stanza.

“Ieri?”

“Si. I Niff sono venuti qui. È una fortuna che tu abbia il sonno pesante. Non hai idea di quanto possano essere rumorosi e maldestri quando cercano di fare silenzio” spiegò il riccio.

“Ma… quanto tempo ho dormito?” chiese Kurt scioccato.

“Più o meno due giorni. Sei svenuto poco prima di arrivare qui. Non hai idea di quello che ho passato. Nick mi ha assicurato che ti saresti svegliato e che eri debole” disse Blaine avvicinandosi al ragazzo e prendendogli una mano “non provare mai più a fare una cosa del genere. Non per me” disse scoprendogli il braccio ed sfiorando i lividi ancora presenti sulla pelle nivea “non ne vale la pena”

Kurt automaticamente si avvicinò a lui, lasciandosi stringere e poggiandogli la testa sulla spalla “Ne valeva la pena. Se mi avesse aiutato ad essere normale l’avrei fatto. Tu sei la cosa più importante di tutta la mia vita e per me ne vale la pena”

“No!- ribatté Blaine allontanandolo –tu sei meravigliosamente non normale. Ed è la parte migliore di te” disse il ragazzo facendo congiungere le loro labbra.

Kurt sorrise “Cosa farete ora con Sebastian?”

“Ovviamente non andremo dalla polizia, anche perché ora sta tipo uscendo con uno dei ragazzi- Kurt spalancò gli occhi e Blaine continuò –a quanto pare Thad è di vedute più aperte di quanto credevamo. Però dovresti parlarci, con Sebastian, intendo. Anche perché non vedo cosa dovresti dire a Thad. Per esempio-”

“Blaine”

“Mh?”

“Stai divagando”

“Si hai ragione, scusa. Dicevo, Sebastian si sente terribilmente responsabile per quello che ha fatto. Gli abbiamo raccontato a grandi linee quello che è successo. Ha lasciato immediatamente il suo lavoro al laboratorio e ha proposto di trovare un modo per liberarci dai nostri poteri”
Kurt sussultò. Se Blaine si liberava di quei poteri avrebbe significato… “Cosa gli avete detto?” chiese in un sussurro.

“I ragazzi non hanno voluto”

“E tu?”

“Dipende da te. Cosa vuoi che faccia?” Kurt rimase esterrefatto. Cosa doveva fare? “A me piacerebbe tenerli- continuò Blaine –però sei tu quello a cui deve stare bene”

Kurt deglutì. A lui andava bene? Certo che gli andava bene. Gli sarebbe andata bene qualsiasi cosa riguardasse Blaine. Perché era appunto Blaine. Annuì cercando di non sembrare un idiota “In fondo- disse ancora il riccio -sei tu quello con cui vorrei passare il resto della mia vita” lo stilista boccheggiò. Cosa diamine stava succedendo?!?

Blaine sorrise “Rilassati, Kurt. Guarda…- disse estraendo dalla tasca posteriore una scatolina dall’aspetto molto familiare –per l’amor di dio, i miei mi ucciderebbero se sapessero che sto facendo una cosa del genere, però non posso non farlo. L’ho preso dopo che sei scappato da casa mia. Sapevo che si sarebbe risolto tutto. Me lo sentivo nelle vene. Nick e Jeff mi avevano buttato fuori di casa e stavo girando quando l’ho visto in una vetrina” disse Blaine inginocchiandosi davanti a Kurt e prendendogli la mano.

“Kurt Elizabeth Hummel, so che non è tanto che stiamo insieme, ma io ti amo. Ti amo più della mia vita stessa e non credo che amerò mai più nessun’altro. Quindi, vuoi farmi l’onore, non domani, non la settimana prossima ma un giorno, prima o poi, di diventare mio marito?” chiese Blaine con un filo di voce guardando l’altro ragazzo intensamente mentre gli mostrava l’anello.

Non era un anello di fidanzamento. Era una sottile fascetta argentata. Era una promessa.

Kurt s’inginocchiò vicino a lui, con gli occhi pieni di lacrime, facendo combaciare la fronte con la sua “Sarei onorato di diventare tuo marito” disse con un sorriso radioso.

Blaine gli prese nuovamente la mano e gli infilò l’anellino al dito per poi baciarlo.

Rimasero lì per qualche altro minuto, finchè Blaine non si alzò e decise di porre la domanda che gli stava frullando in testa da qualche giorno

“Kurt, tu sai evocare le anime?”

Lo stilista fece una smorfia sentendo quella domanda “Certo che no! Non sono un negromante da quattro soldi”

Blaine rimase in silenzio perplesso. Se lui non c’entrava nulla con quello che aveva sognato, perché si era rivelato vero? “Io ho fatto dei sogni strani ultimamente” disse incerto.

Kurt inarcò un sopracciglio e gli fece segno di andarsi a sedere di sopra e alla luce del sole.

Una volta saliti e seduti uno di fronte all’altro sul divano del soggiorno del moro, Kurt aggrottò le sopracciglia “Io non ho mai fatto nulla del genere. E nemmeno ci riuscirei, ne sono sicuro”

Blaine annuì pensieroso “Però io mi ricordo di averti sognato. Ed erano sogni molto vividi”

“Credo che quel tipo di sogni si chiamino in un altro modo Blaine” disse Kurt sorridendo maliziosamente. Blaine scosse la testa convinto “No. Ho sognato di essere esattamente qui. Però ero così piccolo che tu mi tenevi su un palmo e poi è arrivato Sebastian. E mi hai anche fatto vedere il tuo braccio ed era pieno di lividi. E sono cose successe davvero, Kurt”

Lo stilista si fece pensieroso “Io… non credo sia così, però posso sempre provare” Blaine lo osservò con sguardo interrogativo e sul palmo di Kurt si iniziò a formare una sfera di energia, che prese le sembianze di Blaine.

Immediatamente il ragazzo di fronte a Kurt sbattè le palpebre e gli occhi gli diventarono vitrei.

Il mini-Blaine sul palmo di Kurt guardava ora il ragazzo ora se stesso per poi mettersi a saltellare sulla mano battendo le mani.

Kurt lo fece dissolvere ed il vero Blaine parve rianimarsi nuovamente. Guardò Kurt con gli occhi spalancati per poi saltare giù dal divano “E’ stata la cosa più figa che abbia mai fatto!”

Kurt si unì alla sua risata che era davvero contagiosa. Per un istante aveva pensato che Blaine fosse terrorizzato da lui.

“E’ stato come se fossi in una bolla. Mi sono visto seduto lì- disse indicando il divano, dove un attimo prima era sistemato –è stato meraviglioso. Come ci riesci?”

Kurt scosse la testa “Non ne ho la più pallida idea. Non riesco con nessun altro. È la prima volta che succede una cosa del genere. Penso a te e automaticamente la sfera di energia diventa te” disse stringendosi nelle spalle. Blaine sorrise come se fosse Natale e si buttò letteralmente sul ragazzo atterrandolo e stritolandolo in un abbraccio.

“Però non è giusto!” Affermò il riccio “mi vedi basso anche come miniatura” disse imbronciandosi.

Kurt sorrise “Blaine, tesoro, non l’ho fatto di proposito. Sei tu che non sei esattamente un gigante” Blaine incrociò le braccia al petto facendo un’espressione risentita finchè Kurt non gli si avvicinò e gliela levò via con un bacio.

“E ora che facciamo?” chiese Blaine.

“Andiamo avanti” disse Kurt.




The End?





Spazietto di Ema

Ciao :D
E' ufficialmente finita :D da una parte sono contenta, dall'altra è stato un po' triste spuntare l'icona delle storie complete, ma c'est la vie :'D
Volevo ringraziare tutti, e dico tutti, quelli che hanno recensito, messo tra le seguite/preferite/ricordate questa storia o l'hanno anche soltanto letta. Grazie mille, di cuore.
E' stata la mia primissima fanfiction e l'ho portata fino alla fine.
Un ringraziamento particolare va a BlueTea e ad Eternalrest che mi hanno dato consigli e mi hanno minacciato ogni volta che annunciavo di non volevo più continuare a scrivere. Grazie mille ragazze <3
Per chiunque volesse qui c'è il mio profilo facebook e qui quello di twitter... okay, mi sembra di fare il discorso per quando vincerò il mio primo Grammy.... quindi ciao xD
Ema :D

   
 
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: Ema Penniman