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Autore: Neko_Kuro_90    30/05/2013    0 recensioni
"Stanze" è una breve flashfic in cui semplicemente mi soffermo a pensare come sarebbe la mia vita se fosse un susseguirsi di stanze. Siccome è stata scritta di getto, ed è più una riflessione personale, non escludo l'idea di aggiungere ulteriori capitoli.
Ma la domanda è: Come e quante sarebbero le vostre stanze?
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Stanze

Se potessimo vedere il nostro passato raffigurato come un susseguirsi di stanze piccole, medie o grandi saloni, per simboleggiare i giorni, i mesi o gli anni trascorsi, per me, la stanza attuale sarebbe la più luminosa.

Nel mio passato, ci sono state mura tenute su con gli sputi dai colori vivaci, mere menzogne di una serenità che non mi è mai appartenuta. Stanze claustrofobica, in cui non riuscivo nemmeno a respirare dalla nauseante sensazione di cianfrusaglie accumulate. E stanze enormi, saloni immensi da ballo, avvolti nella più totale oscurità di dubbio,menzogna e depressione i cui tentacoli, ancora oggi mi trattengono nella loro morsa di disperazione, come un ricordo che rimane vivo sulla pelle.

In questa stanza, piccola accogliente del mio presente mi ritrovo a non voler avanzare.

Ho sempre avanzato, consapevole che fermarsi, sarebbe stato abbandonarsi alla paura del buio, al terrore e infine morire. Solo ora, conoscendo cosa sia la felicità, ho conosciuto il vero terrore.

La paura del buio.

Mi rendo conto che non potrei sopportare una nuova stanza buia, nella speranza di un po' di luce in quella successiva. Non voglio andare avanti. Vorrei dilatare il mio presente all'infinito e rimanere sospesa.

Solo adesso, ho cominciato ad avere paura del buio.

A volermi fermare.

E così, morire.


...ma nessuno può fermarsi, nessuno rimane lo stesso. Si susseguono bisogni, desideri, e speranze.

Speranze per il futuro, di un impiego, di una casa da chiamare tua. Qualcosa che sia solo tuo.

E ti rendi conto che avanzare è l'unica soluzione, l'unica terribile soluzione.

A costo di sfondare la porta, di distruggerti e d scoprire che ti ritrovi in un nuovo vano buio, la disperazione è tale da sfiorare la follia.

E la follia ti pervade, e si impossessa di te, e del tuo cuore.

E' ancora buio, e nel buio, i peggiori incubi possono essere realtà inconfutabili che ti accarezzano la pelle con il loro gelido sospiro di tormenti.

Nessuna luce.

Solitudine.

Buio.

Obiettivi.

Gli obiettivi è ciò che ti tiene ancorato a questo mondo.

Eppure sei spaccato a metà, così vicino dalla morte sociale, un allontanamento naturale e progressivo dalla vita, eppure obiettivi, ancora sogni, illusioni, che per ogni giorno costruiscono una nuova alba. Una dietro l'altra.

Una finestra per mille sogni, ma è ancora notte in questo vano silenzioso...


Ora però io vi chiedo:

Come è la vostra stanza attuale? Quante stanze la precedono e cosa racchiudono?

  
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