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Autore: BellatrixLestrange96    30/05/2013    8 recensioni
Annabeth e Percy si sono finalmente messi insieme. Crono è stato sconfitto, Luke si è sacrificato per salvare il mondo. Ma qualcosa sta accadendo al Campo e la vita non solo di Annabeth e Percy, ma anche di altri semidei del campo sta per cambiare per l'eternità.
"Lei è tutto per me. Sentivo di amarla dal primo momento che l'ho vista, ma ero troppo ottuso per capirlo. Ora però lo so e non voglio perderla."
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il sole illuminava già la schiera delle Case degli dei. Le driadi raccoglievano le fragole e Chirone andava di passo, tranquillo, mentre il suo dorso cavallino luccicava alla luce solare.  Sembrava assorto, quasi come se stesse riflettendo su qualcosa. Il pollice e l’indice della mano destra si richiudevano ripetutamente sulla barba incolta del mento e ogni tanto si fermava e scuoteva la testa. La coda di muoveva frenetica, scacciando talvolta le mosche che cercavano di appoggiarsi. La calura estiva stava scemando. Settembre era ormai alle porte e l’estate stava per lasciare il passo ad un gelido inverno.  I ragazzi si svegliarono.  I figli di Ares per primi, ansiosi della caccia alla bandiera; i figli di Ipno per ultimi, dopotutto erano figli del dio del sonno. Percy uscì dalla casa di Poseidone indossando la maglietta arancione del campo un po’ logora, un paio di jeans e Vortice legata alla cintura. Ormai non andava da nessuna parte senza Anaklusmos. Non si sentiva mai completamente al sicuro. L’unico posto in cui si sentiva protetto era l’acqua. Salata o dolce non importava. Più andava in profondità, più si sentiva bene. Ma adesso era felicissimo anche fuori dall’acqua. Annabeth era finalmente diventata la sua ragazza. Sin dal primo momento in cui l’aveva vista, Percy aveva capito di comprendere un forte sentimento per lei.  Era bellissima; alta, bionda, occhi grigi, intelligente, saggia, astuta. Percy avrebbe potuto descrivere Annabeth con milioni di aggettivi. Con lei aveva avuto moltissime avventure. Avevano rischiato di morire varie volte, ma con l’aiuto reciproco ce l’avevano sempre fatta. Si erano fidanzati subito dopo la fine della battaglia contro Crono. Finalmente Percy aveva compreso che Annabeth non aveva mai provato né provava qualcosa per Luke. Glielo aveva detto lei stessa, a Luke morente. Percy allora aveva capito di doversi dichiarare perché la loro vita poteva essere breve  e doveva vivere ogni attimo. Annabeth dapprima sembrò quasi disguastata, poi fissò i suoi occhi grigi in quelli di Percy e gli rispose:”Ce ne hai messo a dichiararti, Testa d’Alghe. E’ da quando abbiamo ballato alla scuola dove si trovavano Nico e Bianca che sono innamorata di te. Sei il solito ottuso.” Poi scoppiarono a ridere e il campo si riempì di felicità. Tutti erano entusiasti per la nuova coppia, persino Clarisse. Una volta Percy le aveva proposto  un’uscita a quattro e lei non l’aveva nemmeno picchiato troppo.  Percy camminava verso Chirone, ancora un po’ assonnato.  “Chirone, cosa c’è? Perché mi hai fatto chiamare?” disse Percy con la voce un po’ roca. Chirone continuò iperterrito a meditare andando avanti e indietro, senza accorgersi della sua presenza. “Chirone, sono qui!” Percy lo prese per un braccio e lo bloccò. Il centauro sembrò essere catapultato nella realtà dopo millenni di ipnosi. “Scusami Percy, sta-…stavo pensando.” “Questo lo avevo notato anche io Chirone. Cosa succede? Perché mi hai chiamato di prima mattina?” Chirone sembrava amareggiato. Tentò più volte di rispondere alla domanda ma apriva la bocca per poi chiuderla senza proferire parola. “Vedi Percy..oh come posso dirtelo…” Percy iniziava a preoccuparsi. Chirone in quegli anni gli aveva dato tante brutte notizie ma non aveva mai tentennato così tanto. “Ricordi che l’altro ieri Annabeth e Nico sono andati in missione per cercare una mezzosangue che Grover aveva identificato? Bene..Nico è tornato stanotte, verso le tre del mattino, ma di Annabeth e della presunta mezzosangue non c’è traccia. Grover sta bene, ma non sa dove possano essere finite.” Percy quasi crollò per terra. Cercò di farsi forza e con la voce spezzata disse:”Magari Nico sa cosa è successo e dove sono andate. Non avete parlato con lui? Nico non abbandonerebbe mai Annabeth, soprattutto sapendo quanto è importante per me” Chirone si scurì. “Purtroppo non abbiamo potuto parlare con Nico. L’abbiamo trovato fuori il confine  del campo svenuto.  L’abbiamo portato in infermeria e Argo lo sta curando. Gli ha dato dell’ambrosia e dei balsami ma nulla. Nessun movimento, nessuna reazione, nulla. Sembra pietrificato.” “Ma…Cosa può essergli successo? Devo vederlo subito.” “Aspetta!” Chirone non fece in tempo a bloccarlo che Percy correva giù verso l’infermeria mentre tutti lo guardavano attoniti. Entro di corsa, saltò alcune barelle finchè non vide Nico, disteso sul letto vicino alla finestra. Argo sedeva vicino a lui tenendolo l’occhio. Ogni quattro ore  gli faceva ingurgitare un pezzetto di ambrosia. Ascoltava ogni sospiro. Percy si avvicinò. Nico era più pallido del solito. I capelli corvini luccicavano. Respirava in modo flebile e irregolare. Argo guardò Percy, cercando un cenno d’assenso.  Percy si avvicinò di più all’amico e si sedette vicino a lui “Nico…Nico svegliati, dai. “   Nico non si mosse di un millimetro.




FINE PRIMO CAPITOLO

Salve a tutti. Spero che la storia possa incuriosirvi. Attendo tante recensioni.
un bacio, @giulsblack
  
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