31/05/2013
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Alice e il blu.
-PROLOGO-
Fine Maggio e ancora l’estate continuava a nascondersi,trattenendo con se tutti quei colori che avrebbero già dovuto animare la città,tristemente grigia e spenta.
Un inglese d’origine avrebbe mai visto altri colori all’infuori di quelle infinite sfumature?
Sospirai,affrettando il passo e stringendomi nel cappotto quando un soffio di vento gelido mi fece rabbrividire.
Voltai l’angolo,illuminandomi quando vidi in lontananza l’insegna illuminata del bar a cui Louis mi aveva dato appuntamento poco prima.
Mi affrettai ad attraversare la strada ,gettandomi a capo fitto nel locale,assaporando il calore delle macchine per il caffè,le stufe accese e il calore delle persone già sedute.
Slacciai i bottoni del cappotto cercando con lo sguardo due occhi azzurri.
Sorrisi,avvistando il ragazzo di spalle chino su una tazza di tea sul fondo del locale,seduto sulle poltroncine imbottite e decisamente confortevoli.
“Tommo”
Sussurrai,sedendomi nella poltroncina di fronte,lasciando il cappotto a penzoloni contro lo schienale.
I miei occhi osservarono l’ambiente estremamente caldo e familiare,erano anni che mi ritrovavo con Louis lì dentro per una chiacchierata tra amici.
“ti porto qualcosa,caro?”
Sorrisi alla donna che,con un blocchetto in mano aspettava la mia ordinazione.
“un cappuccino ben caldo,fuori si gela”
Mi strofinai involontariamente le mani,cercando di scaldare quei due pezzi di ghiaccio.
“allora? Come mai questa chiamata urgente?”
Sorrisi,osservando l’espressione di Louis,stanca.
C’era qualcosa che non andava,qualcosa che lo preoccupava…
“Lottie.”
Lasciai che il silenzio si propagasse tra di noi,dandogli il tempo di riordinare pensieri e parole.
“ho trovato un”
Vidi le spalle alzarsi in un sospiro forzato.
“ieri ho trovato un preservativo..in camera mia”
Scossi la testa..
Un preservativo? Era questo che lo preoccupava?!
“era usato…”
Ringraziai la cameriera,assaporando appena il mio cappuccino caldo,per poi tornare a guardare Louis dritto negli occhi.
“Lou,non è una novità che tu ed Eleanor…”
Ma le mie parole furono interrotte dalla voce squillante di lui,precipitosa.
“penso che Martin si scopi mia sorella”
Fu una cosa piuttosto indelicata,scoppiare a ridergli in faccia,mentre la sua preoccupazione era reale,ma come poteva anche solo pensare che una quindicenne in pieno sviluppo ormonale non avesse un rapporto sessuale e per di più con il proprio ragazzo?!
Probabilmente era ancora piccola,dovevo ammetterlo, ma di questi tempi chi non lo era?!
Alzai appena lo sguardo,sentendo lo scampanellio della porta d’ingresso del locale aprirsi,e fui catturato.
“sei un fottuto coglione,sono seriamente preoccupato!”
“chi è?!”
Mi concessi di guardare Louis osservarmi stranito..
“girati!”
Lasciai che i miei occhi tornassero su quella figura,elegante e misteriosa.
Sentii Louis tossire forte,quando individuò il fulcro del mio nuovo interesse.
“oh,no…proprio no…”
Un paio di mani mi afferrarono per le spalle,per poi scuotermi.
Di nuovo,lasciai che i miei occhi scivolassero via da quei capelli color cioccolato,dal fisico asciutto e slanciato,per incontrare due pozzi azzurri,più preoccupati che mai.
Fu proprio mentre le mie iridi si riflettevano in quelle di Louis che un silenzio innaturale si diffuse nelle mie orecchie,chiassoso come non mai.
Tutti,nel locale tacevano,gettando occhiate intimorite alla figura della mia attenzione..
Tutto innaturale.
Una nuova scrollata da parte di Louis.
“vuole sempre di più..”
Osservai il pomo d’adamo del ragazzo a me di fronte,alzarsi e riabbassarsi in un moto convulso.
“non si fermerà mai,chiederà sempre di più.”
Ma le parole arrivarono alle mie orecchie confuse,poiché il mio corpo già si stava allontanando attratto da quella figura forse innaturale ma celestiale.
Sentii appena il mio nome risuonare nel locale con la voce di Louis mentre la mia mano si tendeva verso un viso dolce ma marcato e i miei occhi si specchiavano in un nuovo blu…
“piacere,Harry”
E la fine ebbe inizio.