Amore Egiziano
Due giovani uomini passeggiavano sui i loro cavalli lungo il fiume Nilo.Uno dei due iniziò a lamentarsi del
troppo caldo - Maledizione oggi fa più
caldo del solito fratello - esclamò il giovane uomo dai capelli biondi l'altro
rispose con tono calmo - Lo sai Jono che fa caldo e poi credo che la tua
indolenza sia dovuta ad un altro motivo - ribadì al fratello minore di nome
Jonouchi ma da tutti chiamato Jono,il biondino sbuffò a questa affermazione
esclamando - Atem secondo te è dovuto al fatto che oggi io conoscerò la
mia futura moglie e della quale non so nulla solo che viene dalla Grecia-.Atem
già faraone anche se molto giovane
rispose al fratello Jono -Jono non devi preoccuparti anche io ero
ansioso quando mi sono sposato con Tea- il fratello minore non rispose e si
strinse nelle spalle e proseguirono la loro passegiata.
Due ore dopo i giovani uomini erano a palazzo e Jono aspettava con ansia
l'arrivo di colei che sarebbe diventata la sua futura moglie e faceva su e giù
per tutto il palazzo senza trovare pace. Nel frattempo la donna che sarebbe
diventata la futura moglie di Jono si lamentava del tropppo caldo e degli
schiavi che non le facevano adeguatamente vento, ma le urla della donna vennero
placate da una delle sue schiave - Non sono modi per una futura principessa
comportarsi così- la donna di nome Iris si infuriò ancora di più alle parole
della sua schiava - Come osi parlarmi così Mai,tu che sei stata salvata dalla
mia famiglia osi criticarmi anche se sei una delle mie schiave più fedeli non
devi rivolgerti a me con questi toni ! !- Mai non ascoltò per nulla il
rimprovero della sua principessa e continuò a fissare il Nilo.
A palazzo Jono era ancora più irrequieto ormai la sua nuova moglie sarebbe
giunta,infatti una delle guardie avvertì il faraone e suo fratello l'arrivo
della donna che non mancò di far notare tutto il suo sfarzo e la sua
richezza.Mai trascinava il vestito bianco della donna e ai lati di questa
c'erano due schiavi che con delle palme dovevano farle vento.Atem e Jono furono
colpiti dallo sfarzo che la donna faceva,l'ultimo dei due non rimase colpito
dalla figura della sua sposa ma dalla schiava che le reggeva il lungo vestito
infatti per tutto il tempo non fece altro che ammirare la schiava dai lunghi
capelli biondi e dagli occhi ametista ma venne riportato con i piedi per terra
da Atem - JONOOO sveglia è arrivata e
adesso devi riceverla come si deve CAPITO- Jono sbuffò ma non poteva fare
altro. Intanto Iris era arrivata a palazzo e si presentò: -Sono la principessa
Isis sono stata scelta da mio padre come tua futura moglie per assicurare pace
tra i nostri popoli-
Jono: - Io sono il principe Jono- e con questo concluse il discorso ma continuò
a tenere lo sguardò fisso sulla schiava anche Mai rimase colpito dal giovane
principe e i loro occhi si incontrarono.Ormai nel cielo egiziano era giunta la
notte e nel palazzo c'era una certa ansia per l'arrivo della principessa
infatti schiavi e servitori ,guardie erano indaffarati,ma all'unico che
sembrava che non gli interesasse nulla era proprio Jono, intento a pensare solo
alla donna dai lunghi capelli biondi.Mai intanto si aggirava per il palazzo
solo per curiosare i dintorni e pensava che quella donna era insopportabile
troppo vanitosa non che lei non lo fosse ma si differenziava per la sua forza e
coraggio, i suoi pensieri vennero interroti da una figura che la fece
sobbalzare ma per sua fortuna era il principe Jono. Jonouchi si avvicino alla
donna con fare abbasatanza imbarazzato -Tu sei la schiava della principessa
Iris,qual'è il tuo nome ,allora come si è svolto il viaggio?- Mai guardò con perplessita Jono ma decise di
rispondergli - Si sono la schiava di Iris e il mio nome è Mai e il viaggio è
stato lungo e adesso dovrei ritirarmi nelle mie stanze per riposare- Mai fini
la frase e non diede neanche il tempo di replicare a Jono che si diresse nelle
sue stanze.Jono era rimasto sorpreso dalla dura risposta di Mai e decise che il
giorno dopo avrebbe cercato di parlare ancora con lei e prendersi una piccola
vendetta, Mai entrò nella sua stanza e già pensava che quel Jono gli avrebbe
procurato dei fastidi ma anche una strana sensazione di calore la pervase e si
addormentò.