A
NAME OF A RIVAL…
CAPITOLO
1
Camminava lentamente, tenendo su una spalla uno zainetto capiente. Il
rumore di passi sulla strada vuota dove camminava si potevano distinguere
perfettamente tanto il silenzio. Sospirò: perché le persone la fissavano sempre
e spettegolavano su di lei silenziosamente quando attraversava le città? Ecco il
motivo perché odiava avere contati con le altre persone. Mentre continuava
imperterrita sul suo cammino, poteva distinguere le voci delle
persone…
-Ho sentito che prima viveva nella Regione di
Hoenn…-
-Già, questo spiegherebbe i suoi strani
pokemon…-
-alcuni dicono che abbia avuto dei contatti con i pokemon
leggendari…-
-altri invece che sia un leggendario sottoforma di
umano!-
-comunque, anche se non fosse vero, la Regina di Ghiaccio rimane sempre
un allenatrice di grande potenza…-
-eh si…dopotutto ha battuto il Campione della nostra Regione in un batter
d’occhio, e non ha accettato il titolo!-
Lei storse il naso: gli dava fastidio quando inventavano balle su di lei
come quella dell’essere un leggendario o quando spettegolavano sul suo conto. Ma
di certo non si abbassava a lamentarsi o a parlare con loro, e per questo veniva
chiamata Regina di Ghiaccio, oltre al fatto che in un combattimento di pokemon
dava solo ordini ai suoi pokemon senza far trasparire i sentimenti o sprecando
fiato parlando. Ora si stava dirigendo al Lago d’Ira, e Mogania era sul suo
cammino. Mise una mano nel marsupio bianco in vita messo di lato, cacciandone un
PokeGear. Non usava più il suo PokeNav, visto che oramai viaggiava a Johto da
cinque anni e l’apparecchio di Hoenn non prendeva nell’attuale Regione in cui si
trovava. Fece scorrere gli occhi zaffiro sulla mappa sullo schermo per
controllare quanto mancasse all’arrivo, ma poi si bloccò sul nome scritto in un
angolo dell’oggetto: May Maple, il suo vero nome, anche se si era abituata a
essere chiamata con il suo soprannome di battaglia. Poi ripose l’oggetto al suo
posto…
-oh! Guardate! May Maple, la Regina di Ghiaccio!
Un’intervista?!-
Sospirò: paparazzi. L’assillavano ogni giorno. Continuò a camminare,
mentre veniva circondata da un nuvolo di giornalisti, con tanto di flash
accecanti di foto. Una del gruppo si fece avanti…
-Regina di Ghiaccio, ci può raccontare come mai è venuta a
Johto?!-
Una coltellata al cuore. Di certo non poteva dire per ragioni
sentimentali, o quello che aveva costruito per anni sarebbe stato distrutto come
un castello di carte al vento. Quindi si limitò ad una risposta formata da due
parole, che però dette da lei facevano raggelare il
sangue…
-…no comment…- disse freddamente, allontanandosi dal gruppo che si era
fermato in silenzio ad osservarla mentre se ne andava. La giornalista di prima
si portò il microfono alla bocca…
-bene…taglia!-
May si lasciò andare sotto un albero vicinissimo al fiume, che bastò per
lei allungare il collo per vedersi riflessa interamente nello specchio d’acqua e
constatare come fosse cambiate in tutti quegli anni: gli occhi zaffiro, prima
vivaci e pieni di vita, erano ora opachi e con un’ombra di grigio; i capelli
castani non erano più trattenuti dalla fascia rossa, ma lasciati liberi al
vento, lunghi fino a metà schiena per comodità; il corpo oramai era quello di
una 18enne, con le curve definite fasciate da una maglia nera aderente a collo
alto e senza maniche lunga fino a metà coscia, con i soliti pantaloncini da
ciclista neri sotto; ai piedi, indossava degli stivali del medesimo colore
lunghi fino al ginocchio…
“Sempre a riflettere, vero May?”
Si girò verso la fonte della voce, cioè del verso: un Blaziken era uscito
da una delle sue pokeball. La ragazza sorrise appena: era bello sentire i propri
pokemon parlare…
-si, Blaze…credo di essere davvero cambiata da cinque anni fa…- sussurrò
la castana al Blaziken femmina, che sorrise
lievemente…
“tutte noi siamo cambiate, May…capita quando si riceve un’esperienza come
la nostra che rimane lì per anni, come una ferita che non si è ancora
rimarginata” disse semplicemente il pokemon, sedendosi sotto
l’albero…
“già, e non mi dispiace non vedere più quell’umbreon cafone che è
Nightmare…” disse scocciata Dream, un’espeon, uscendo dalla sua pokeball e
sdraiandosi sull’erba verde…
-ma su…non era mica così maleducato!- controbatté la regina di
ghiaccio…
“tu non devi proprio parlare: sei quella che è stata colpita di più
dall’accaduto…” mormorò Tsuki, una Mightyena, ora al suo fianco, che fissava le
placide acque cristalline; la ragazza abbassò lo
sguardo…
-beh…io almeno l’ho dimenticato!-rispose l’allenatrice, aggrottando la
fronte…
“bugiarda…” sussurrò Kira, una Ninetales Shiny, che era occupata prima a
lisciarsi le nove code color argento...
-…-la Maple non rispose…
“chi tace acconsente…” finì brusca Fly, una Pidgeot appollaiata su un
ramo dell’albero sotto il quale stavano tutte…
“già…certe cose non scompaiono nelle nostre menti…” affermò Sand, una
Flygon intenta a mangiare tranquillamente una bacca. May aprì bocca per
controbattere, ma poi subito la chiuse, rimanendo nel silenzio: purtroppo
avevano ragione. Si fece cadere all’indietro, con le mani dietro alla nuca,
osservando il cielo azzurro…
-già…- mormorò con voce roca la castana, facendo da eco a Sand…-i
ragazzi…sono così…stupidi e ignoranti…ma non puoi fare a meno di
loro…-
Tutte le altre annuirono, e il silenzio calò come un sipario sulla
squadra. Una voce familiare però le raggiunse…
-Hey, Regina…-disse la voce. Era una voce maschile, non troppo giovane.
May sospirò per la terza volta quel giorno…
-ciao Lance…come mai questa visita improvvisa?- gli disse, mentre si
sedeva composta. Lance, il Campione di Johto, la guardò seria, e lei capì che
c’era qualcosa sotto…
-in realtà questa non è una visita di piacere: Rocco, l’ex Campione di
Hoenn (May rabbrividì al nome Hoenn), ti desidera alla sua Lega domani per
discutere di un problema della regione. Se non sbaglio tu vivevi ad Hoenn 5 anni
fa…sei sua amica?- gli disse l’uomo, e May annuì solamente: le ombre del passato
tornavano a tormentarla…
- P-Partirò subito…avvertilo per piacere…-mormorò, alzandosi e facendo
entrare nelle pokeball tutti suoi pokemon meno Flygon leggermente tristi e
caricandosi lo zainetto sulle spalle. Lance annuì e volò via in groppa al suo
Dragonite. Rimasta sola, l’allenatrice saltò in groppa al suo pokemon
drago…
-sarà un lungo viaggio Sand…-sussurrò May nelle orecchie del pokemon, che
annuì tristemente e prese il volo.
(Cambio scena^^)- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -
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-COSA?!- urlò un ragazzo dagli occhi color rubino a un uomo davanti a lui
dai capelli bianchi e gli occhi color argento, che sospirò
pesantemente…
-non urlare, Brendan…mi fai diventare sordo! Comunque May domani sarà
alla Lega per via dei nostri problemi…dopo cinque lunghi anni…- gli rispose
lentamente lui, mettendosi le mani sui fianchi…
-e non me l’hai detto?! Steven, sono il Campione, le dovrei sapere queste
cose!- gli urlò di nuovo Brendan, e Steven Stone aggrottò la
fronte…
-credevo che ti avrebbe fatto piacere incontrarla…- controbatté l’ex
Campione, facendo irritare il moro…
‘Certo, perché voglio incontrare una persona con la quale ho sbagliato
tutto!’-va bene, Steven…allora, se non hai nient’altro da dirmi…io andrei via…-
disse tranquillizzatosi il Campione, uscendo dalla casa facendo sbattere però la
porta, che portò a Steven un brivido lungo la
schiena…
-Perfetto ragazzi…domani dovremo affrontare una questione che abbiamo
tenuto in sospeso da cinque anni tondi tondi…- mormorò sospirando l’allenatore,
mentre andava sulla spiaggia di Verdeazzurropoli, la città in cui viveva Steven,
dove si sedette pesantemente…
“cavolo…Blaze mi farà arrosto…” disse spaventato Muddy, uno Swampert che
era seduto di fianco al ragazzo…
-già…May mi butterà dall’ultimo piano della Lega…-sussurrò pensando alla
ragazza che lo inseguiva nella sede…
“beh, io credo che non farà così, Brendan…” affermò Nightmare, l’umbreon
già citato che stava seduto su uno scoglio lì
vicino…
“sarà…depressa, più che altro…” finì per Nightmare Yomi, un’Houndoom
disteso sulla sabbia…
-…- Brendan non rispose, ma rimase a fissare le acque agitate del mare.
Non era cambiato affatto in tutti quei anni, e l’idea di vedere invece May
cambiata lo spaventava: infondo, l’aveva vista sempre come una ragazzina
spensierata…
“beh, l’hai schiacciata davanti a un milione di persone, non ricordavi il
suo nome, hai fatto il bambino…” disse senza sensibilità Sky, uno swellow che
volteggiava sulle loro teste…
“sta zitto Sky!” sussurrò a denti stretti allo swellow Blast, un
salamence…
-non fa niente Blast…Sky ha ragione: sono stato un vero bambino…ed avevo
già tredici anni…- disse tristemente il moro, mettendo i gomiti sulle ginocchia
e il mento sulle mani…
Già,
talmente stupido da non avere nemmeno l’onore di catturare un
Magikarp…
ANGOLETTO
Sorpresaaaa! L’ho continuata, e diverrà una bella long-fic, con più di
dieci capitoli di sicuro (se le cose vanno bene). Naturalmente sfrutterò le
vacanze di Natale, e probabilmente aggiornerò entro la settimana prossima
*0*
Comunque, recensiteee! XD
RISPOSTE ALLE RECENSIONI DI “NO NAME”
fedina:
grazie, mi fa piacere che ti sia piaciuta! Beh, un po’ tutti i ragazzo degli
anime sono ottusi purtroppo -.- XD
Crazy
Dark Queen:
grazie anche a te! Comunque è vero, sono poche le FF sui personaggi dei
videogiochi, ed è per questo che mi dedico a loro
Yusaki:
grazie, beh, ho cercato di immedesimarmi nei suoi
panni^^
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