POESIA DELLA NOTTE
IO, CREATURA DELLA NOTTE
Alzai gli
occhi
cupo era
il cielo
buio di
stelle.
Cupa era
l’espressione
che tu mi
rivolsi.
Cupa era
la tua
non vita
vampiro.
T'incontrai
Ti fermasti davanti a me
curioso era il tuo sguardo
che si perdeva nella mia paura
che gli occhi mie intrisi ti rivelavano
cupi i giorni passati
cupi i giorni presenti
e cupo era il tuo viso
Mi sorrisi. Buono.
Ti avvicinasti.
Mi morsi
e mi portasti con te
nel regno del buio.
La notte
mi ingloba
Nelle sue
tenebre
Abbracciandomi.
Il
richiamo del lupo
mi reclama
attirandomi
a sé.
La luna
pallida,
specchio
del mio cuore
altro non
mi fa vedere
che la
verità.
La mia
immagine
non si
riflette,
non esiste
più
come
ormai la
mia vita,
svanita in
dolce
e caldo
sogno
senza
risveglio.
Io, creatura della notte...
Io,
creatura
della notte,
sua eterna
figlia
destinata
ad una esistenza
in un
limbo di emozioni
contrastanti…
l’odio si
unisce con l’amore,
la
felicità con la tristezza,
la gioia
con la rabbia,
come se
tutto mai fosse distinto…
eterni
colori uniti
come la
vita e la morte…
uniti da
una sola linea…
uniti da
noi esseri senza vita
e senza
morte…
sospesi
tra cielo e terra…
senza mai
poter toccare
né l’uno né
l’altro…