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Autore: Tesi    02/06/2013    1 recensioni
Dopo l'OTTAVA STAGIONE.
Sam sta sempre peggio e Dean non può far altro che continuare a cacciare da solo, lasciando il fratello solo con Castiel. Mentre riemergono vecchi ricordi, il maggiore dei Winchester tiene a mente ciò che è davvero importante. Proteggere cosa è rimasto.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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And in the end there's just a man, defending what is left

Dean si chiuse la porta del bunker alle spalle, l’intero luogo era immerso nell’oscurità e nel silenzio più assoluti. Accese solo le luci che lo avrebbero guidato verso la sua camera e, dopo aver controllato che nulla fosse fuoriposto, avanzò lungo i corridoi che avevano visto passare le menti più brillanti del sovrannaturale. Si fermò, anche se sapeva che era inutile, davanti ad una porta. La aprì con una spinta del palmo ma, secondo ogni previsione, era vuota.
Quando lo avrebbe capito?
Sospirò e proseguì il suo percorso fino ad un’altra porta. Anche questa cedette sotto il peso della sua mano.
« Sammy? »
Si pentì quasi subito di aver usato un tono tanto speranzoso, ormai sapeva che nulla di quello in cui sperava si sarebbe mai realizzato.
« Sta ancora dormendo, Dean »
Castiel avrebbe anche potuto non parlare, i suoi occhi erano più che sufficienti.
« Cass, devi usare quella camera, te l’ho già detto. La notte devi dormire. »
Erano passate poche settimane dalla caduta degli angeli.  Era riuscito a trovare subito Castiel, ma Sam aveva già iniziato a peggiorare. Lo sapeva, Dean sapeva che non sarebbe bastato interrompere la terza prova, sapeva che Sam era già in cattive condizioni e non sarebbe migliorato con una cosa del genere, eppure l’aveva illuso. L’aveva deluso, un’altra volta.
Poi c’era Castiel. Non era riuscito a prendersela con lui, a tenergli il broncio un’altra volta, non dopo essersi ritrovato di fronte al suo sguardo così pieno di dolore e rimorso, così umano.
Ovviamente l’aveva rinchiuso nel bunker con Sam, con la scusa che dovesse assisterlo e aiutarlo nel campo delle ricerche, ora che il sapientone era il “bell’addormentato”. Gli aveva detto questo con il sorriso sulle labbra, con la promessa silenziosa che tutto sarebbe andato bene e avrebbero fatto l’allegra famigliola ammazza-mostri tutti insieme.
La verità era che questa sua speranza si era ormai dissipata da tempo, ed ora tutto quello che poteva fare era non mettere più in pericolo nessuno, se non lui stesso, e, soprattutto, non rischiare più di perdere un altro fratello nella sua caccia egoistica.
« Dean … »
« Cass, non sei più un angelo, devo ripertelo? Vai a dormire»
Il ragazzo sentiva nella sua voce lo stesso tono di quando parlava con Sammy, ai tempi in cui erano solo due ragazzini troppo spesso lasciati soli. Non era nemmeno suo, quel tono, era della mamma, ma questo Sam non l’avrebbe mai scoperto.
« Dean, mente non c’eri ha ripreso conoscenza più volte … mi ha chiamato … come te e mi ha chiesto quando saresti tornato, o meglio, quando sarebbe tornato … »
« Nostro padre? » terminò Dean, dando le spalle all’angelo. Non lo vedeva, ma poteva scommettere che aveva annuito.
« Quest’ultima caccia è durata sei giorni, forse è meglio che ti fermi. Fa andare m- »
« NO! »
Il silenzio travolse la stanza.
Avrebbe sopportato di tutto, lui, di prendere il posto del padre assenteista che si era ritrovato da bambino, di perdere l’ultimo residuo di fiducia che Sam e Castiel riponevano in lui, di finire all’Inferno, in Purgatorio in Paradiso e in qualunque altro posto, pur di proteggere l’ultima famiglia rimastagli.
Aprì la bocca, cercando qualcosa di sensato da dire.
« Baderò io a Sammy fino a domattina, non disturbarti a prepararmi la colazione, all’alba riparto per la Louisiana. Pare che quest’ultima pista si concluda lì. Dubbi? »
« Tornerai? »
Trattenne a stento un sorriso e si voltò solo dopo averlo represso, si avvicinò di qualche passo e strinse l’angelo a sé, per mascherare un velo di lucidità sui suoi occhi verdi e per essere sicuro che tutto fosse reale, che tutto quello a cui teneva fosse ancora lì vicino a lui.
« Va a dormire anziché fare domande stupide »
Si raccomandò un’ultima volta, sfoggiando uno tra i suoi migliori sorrisi rassicuranti.
« Come vuoi, buonanotte Dean »
« Buonanotte Cass ».



 

.:  The writer is  IN  :.
Salve a tutti*, sono Tesi. 
Supernatural è da poco una delle mie serie preferite. Ciò che amo di più è la profondità caratteriale di ogni personaggio, il desiderio di salvare tutti di Dean, l'oscillare di Sam da una prospettiva di vita normale ad una completamente dedicata alla caccia, il pensiero che credo si stia formando in Castiel che ogni sua scelta sia sbagliata. Insomma, un bagaglio emozionale così vasto che è un piacere scriverne. Credo proprio che sfornerò molte one shot su questi tre , e su molti altri ovviamente, anche se spero non mancheranno momenti allegri, dopotutto Supernatural non è certo solo  lascrime e disperazione, no?
Alla prossima ;)

*Mitomane!

 







 

  
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