Cosa accade.
Tutto scorre.
Senti la confusione per strada? Solo rumori indistinti.
Uno sparo. Uno sparo rosso sangue. Uno sparo gettato a terra in una lucida macchia di vita gettata.
Finita. Finita per tutti.
Finita per te.

Un laccio infiammato si aggrappa alla tua gola, cava via le parole come lava che sgorga da un vulcano troppo stanco per esplodere sicuro come una giovane montagna.
Distruggono con lenta agonia.
La vita.

Un'ultima occhiata a quel volto immobile nella sua espressione.
Fa quasi paura. E forse è questo il motivo per cui fissi le labbra socchiuse.
Suggerne il dolore.
Il suo.
Il tuo.

Falling is just like flying...

Cadere.
Cadere nel turbinio delle emozioni.
Cadere.
Cadere non solo a terra.
Cadere in essa.
Cadere ed essere assorbiti dal mellifluo suono del pericoloso svantaggio.
Cadere.
Cadere e non rialzarsi.
È per questo che si usa lo stesso verbo affiancato alla parola amore.
Cadere è dolore.
Amore è gioia.
Più simili di quanto non si possa immaginare.
Adesso lo scopri.

Lo sparo nelle orecchie, rimbombante colonna sonora che stride come una puntina su un consunto vinile.
La sua voce nel piccolo telefono che hai all'orecchio.
Brucia. Brucia come quella lacrima salata che riga la tua pelle.
Sale rovente.

Hai perso James Moriarty.
Perderai John Watson.
Il tuo cuore spaccato a metà fin dal principio troverà mai pace.

...except there is a more permanent...

Le ultime due parole come gocce da una fonte che cessa di vivere.
Le doni per la vita dell'ultima metà del tuo cuore ancora pulsante.

...destination.

Buio.