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Autore: LoveChild    03/06/2013    2 recensioni
Quello che potrebbe essere l'inizio del rapporto fra Draco e Astoria, secondo me.
Per una volta sono stata clemente con la povera ragazza...
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astoria Greengrass, Draco Malfoy | Coppie: Draco/Astoria
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'Slytherin' Pride'
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The beginning


 
Draco Malfoy era steso su uno dei divani di vimini che si trovavano sulla terrazza che si affacciava sul parco di Villa Malfoy. 
Il tiepido sole di maggio accarezzava ogni cosa e diffondeva un piacevole tepore al corpo del ragazzo. Draco si era quasi assopito, mentre osservava indolente il movimento elegante e silenzioso dei pavoni che si aggiravano maestosi per il parco, quando un'ombra si era frapposta fra lui e il sole.
– Ciao Draco.
La voce di Astoria raggiunse limpida le sue orecchie e i suoi lineamenti si distesero.
– Ciao.
Draco si alzò lentamente a sedere facendo posto alla ragazza sul divano.
– È un po' che non ci vediamo, come stai?– gli chiese Astoria guardandolo di sottecchi.
Draco la guardò esitante, prese un respiro profondo e disse: – Allora l'hai saputo?
Astoria arrossì violentemente e strinse i pugni: – Sono poco credibile nella parte dell'amica d'infanzia in visita disinteressata, vero?
– O sono io che sono particolarmente acuto ed intuitivo.
Si sorrisero imbarazzati, poi Astoria mormorò: – Mi dispiace per Pansy...
– Veramente...– esitò Draco – veramente sono stato io a lasciarla.
– Lo so, intendevo che mi dispiace per lei... Voglio dire, la capisco, un po'.
Draco guardò Astoria perplesso, ma lei non ci fece caso. Aveva gli occhi socchiusi nel tentativo di osservare il sole e Draco poteva appena intravedere le iridi castane attraverso le ciglia folte.
– So che non sono fatti miei... ma come mai l'hai lasciata?– chiese dopo un po' Astoria tornando finalmente a guardare Draco negli occhi.
Questa volta fu lui a distogliere lo sguardo. – Non era la ragazza giusta per me.– concluse dopo averci pensato a lungo.
– Tutto qui?– chiese Astoria stupita.
– Beh, le relazioni non finiscono mica tutte in tragedia!
– Sono abituata con Daphne, quindi...– Astoria non ebbe bisogno di spiegare, Draco sapeva perfettamente che le chiusure di Daphne non erano mai pacifiche.
– Comunque... Come mai sei venuta?– chiese Draco – Non credo sia per consolarmi, no?
Effettivamente sono venuta perché aspettavo che tu ti lasciassi con Pansy da quando ero al terzo anno, poi però mi sono resa conto che non era proprio quello che volevo.” stava per rispondergli Astoria, ma si morse la lingua.
– No, effettivamente no. Volevo...– la ragazza annaspò nel suo cervello per trovare una scusa plausibile – Sono venuta a riprendere Il libro rosso di Hergest *.
Draco la osservò spiazzato: – Astoria quel libro me l'hai prestato sei anni fa!
– Mi serve per una ricerca...– rispose lei vaga.
Draco si strinse nelle spalle e le fece strada attraverso la porta finestra nel salone.
Attraversarono lentamente i corridoi che portavano alla biblioteca.
Erano anni che Astoria non metteva piede in quell'ala della casa. Eppure c'era stato un periodo della loro vita, quando erano adolescenti, in cui Villa Malfoy era stata un po' anche la sua casa.
I ritratti dai muri la osservavano severi mentre seguiva Draco in silenzio.
Si sentiva a disagio, come se non fosse più lei a camminare in quel lungo corridoio.
A pensarci bene, non era più se stessa. Le persone sono fatte di sentimenti e Astoria non provava più le stesse cose, non aveva più tredici anni.
Le porte chiuse lungo il corridoio non la attiravano con la stessa curiosità di un tempo, non temeva ciò che poteva celarsi dietro ogni angolo, Draco stesso esercitava su di lei un'attrattiva totalmente differente.
Arrivarono davanti alla biblioteca ma Astoria non entrò, si limitò a fermarsi nella cornice della porta.
– Non sono venuta per il libro... A dire la verità ne ho un'altra copia a casa.
– Era abbastanza evidente...– mormorò Draco ma non aggiunse altro.
Astoria dondolò per qualche minuto da un piede all'altro, a disagio sotto lo sguardo di Draco.
– Quando avevo tredici anni,– disse dopo aver preso un respiro profondo – ero innamorata di te. Così tanto che per molto tempo credo di aver perso di vista ogni altra cosa. Poi con il tempo mi sono accorta che, forse, in realtà mi ero innamorata di ciò che pensavo tu fossi. Voglio dire... per quanto io ti conosca da sempre, non so molto di te. Non so qual è il tuo colore preferito, o il tuo piatto preferito, non so un mucchio di cose. Alcune sono poco importanti, altre invece avrei voluto saperle perché mi avrebbero permesso di sapere ciò che eri e quindi avrei avuto la possibilità d'innamorarmi davvero di te.
Ammetto di non essermi sforzata abbastanza. Mi limitavo a venire qui quanto più spesso possibile anche solo per poter sentire la tua presenza in questa casa, le tracce che potevi aver lasciato in ogni luogo; però non ho mai tentato di instaurare un vero e proprio rapporto di amicizia con te. Penso sia stato perché non volevo esserti amica, ero troppo infatuata. Quando ti fidanzasti con Pansy all'inizio speravo vi sareste lasciati, poi pian piano mi rassegnai, cioè lo credevo... Ne ero fermamente convinta. Quando Daphne mi ha detto che avete rotto, mi sono trovata ad affrontare un problema che non avevo tenuto in conto. Pensavo sarei stata felice o disinteressata, invece mi sono ritrovata soltanto a desiderare di poterti stare vicino come amica, di poterti conoscere abbastanza da poter essere presa in considerazione. Quindi il motivo reale per cui sono venuta qui è perché io vorrei poter imparare a conoscerti davvero, perché è ormai evidente per me che ho conservato una sorta di amore per te, ma non voglio che finisca come l'altra volta. Vorrei imparare a conoscerti per poter amarti per quello che sei.


Astoria sentiva le gambe molli e il sangue che pompava vorticosamente nelle vene le faceva girare la testa. Non era il tipo di persona che si lasciava andare a confessioni con il cuore in mano.
Il fatto che Draco non le rispondesse fece sentire Astoria enormemente stupida.
La ragazza si chiese se non potesse chiedere in prestito a Lucius Malfoy una delle belle lance che le armature all'ingresso tenevano saldamente.
– Non so che dire.– la voce di Draco la fece sobbalzare – Non me n'ero mai accorto e questo mi fa sentire leggermente stupido... Comunque, Astoria, mi farebbe davvero piacere se noi potessimo... ehm... far evolvere il nostro rapporto?– chiese dubbioso.
Astoria si appoggiò allo stipite della porta: – Io... io avrei bisogno di un tè.
Draco le si avvicinò e le porse il braccio galantemente: – Vieni, andiamo, te lo faccio preparare immediatamente.– poi aggiunse sorridendole – A proposito io adoro le mele verdi.**

 
Fine



Note:  
“The Beginning”: Il titolo si riferisce all'inizio del rapporto fra Draco e Astoria.
*Il libro rosso di Hergest: esiste realmente. È un'importante manoscritto gallese medioevale.
** L'amore di Draco Malfoy per le mele verdi non l'ho inventato, è un'affermazione di J.K. Rowling.
 Mi piacerebbe poter dire che ho ricominciato a scrivere come un tempo, purtroppo così non è. Questa storia è molto vecchia e non ricordavo neppure di averla scritta, però non mi dispiaceva, così ho deciso di pubblicarla. Spero non vi dispiaccia.
Buona lettura,            
Yaya 
 
   
 
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