Film > Altro - Commedia
Ricorda la storia  |      
Autore: telesette    03/06/2013    1 recensioni
[Miami Supercops - poliziotti dell\\\'ottava strada]
[Miami Supercops - poliziotti dell'ottava strada]
In effetti, dopo l'ennesimo pugno in faccia, il povero Garret era già scivolato nel Mondo dei Sogni.
Difficilmente il criminale avrebbe rivelato i nomi dei complici, questo era poco ma sicuro.
Per Steve e Doug, quello fu uno dei loro più importanti casi rimasti incompiuti: una rapina ad opera di duri e spietati professionisti, due criminali in fuga con ben venti milioni di dollari in contanti...
Purtroppo per Garret, lui era stato l'unico a rimediare la sua parte in sberle.
Genere: Azione, Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Miami Supercops - poliziotti dell'ottava strada è un film del 1985 ed è l'ultimo appartenente al fortunato ciclo della coppia artistica Bud Spencer e Terence Hill( ovviamente escludendo "Botte di Natale", uscito addirittura nove anni dopo nel 1994, non assolutamente all'altezza delle 15 precedenti pellicole girate assieme ).
Questo film in particolare viene ricordato per la sua vena di lieve malinconìa, decisamente insolita e pressoché inesistente nei loro film, con cui gli attori avrebbero voluto in un certo senso sottolineare che il loro "periodo d'oro" come coppia cinematografica fosse ormai giunto al termine. Da qui se ne deduce che, in accordo con la produzione, la scelta fosse stata quella di variare notevolmente il solito sfondo delle scazzottate da cartone animato con una trama che si riaffacciasse piuttosto al poliziesco e al genere molto più serio e avvincente di un action-movie in piena regola.
Steve Forrest e Doug Bennet, rispettivamente un ex-sbirro corpulento istruttore di elicottero e uno snello agente dell'F.B.I. dai modi affabili e seducenti, si ritrovano ancora una volta a lavorare insieme per svelare il tassello mancante di un caso che li ha visti coinvolti alcuni anni addietro. Uscito dal carcere di San Quintino, dopo essere stato arrestato da Bennet e Forrest per una famosa rapina ad una banca di Detroit di un bottino ammontante a ben venti milioni di dollari,Joe Garret viene ritrovato accoltellato in un vicolo di Miami. Le ipotesi della polizia riconducono ai complici del defunto Garret, uno dei quali però risulta essere già morto carbonizzato da tempo, e i due sbirri si occupano di indagare fingendosi due semplici agenti della stradale dal pugno facile. Con l'aiuto dell'energumeno indiano Charro, amico di Garret da che questi gli ebbe salvato la vita, Doug e Steve scoprono che il complice defunto Ralph Duran è in realtà vivo e vegeto e gode di una stimata e rispettabile posizione sociale sotto il falso nome di Robert Delmann. Non potendo però procedere legalmente contro di lui, per via dell'ottusità burocratica del dipartimento di polizia locale, i due intrepidi amici decideranno dunque di incastrare il diabolico criminale a modo loro.

 

clicca qui sotto per vedere la celebre sigla del film:
http://www.youtube.com/watch?v=gPREZQl-2Qg
  

Venti milioni di... cazzotti

 

Le cose non erano andate proprio per il verso giusto... 
Garret imprecò contro Ralph e Philip, per non aver previsto ogni eventualità.
Del resto, chi si sarebbe aspettato di avere a che fare con due dannatissimi sbirri della malora?
Non avevano fatto in tempo ad uscire dalla banca con il bottino che, contrariamente a quanto aveva detto Duran, una volante della polizia si ritrovò a passare proprio in quel momento.
Raggiungere la macchina era impossibile, occorreva per forza scappare con qualche altro mezzo.
Subito i tre criminali se la diedero a gambe, inseguiti da quei dannati guastafeste in divisa. Ad un tratto Ralph suggerì di dividersi e sperare così di confondere gli inseguitori. Garret da principio nicchiò, giustamente sottolineando come Ralph intendesse portarsi via il malloppo da solo, ma la situazione non offriva loro molta possibilità di scelta.

- Non fare lo stupido, Joe - esclamò Ralph. - Si tratta solo di gettare fumo negli occhi di quei due imbecilli: tu cerca di tirarteli dietro, io e Philip metteremo il bottino al sicuro; più tardi ti verremo a riprendere e procederemo con la spartizione...
- Mi hai preso per fesso, Ralph ?!?
- Fermi, polizia !!!

Purtroppo gli agenti erano ormai alle costole.
Non volendo minimamente rinunciare al bottino, Ralph fece un rapido cenno col capo in direzione di Philip. Questi ricambiò tosto l'intesa e spinse bruscamente Joe, facendogli perdere l'equilibrio, dopodiché si incollò alle spalle di Duran ed entrambi corsero come se avessero le ali ai piedi. Il tempo di sgraffignare una vettura incustodita e, caricando con loro ben venti milioni di bigliettoni fruscianti, i due imboccarono la strada che immetteva nella statale N° 21 e scomparvero senza lasciare traccia.
Garret invece fu molto meno fortunato.
Bennet e Forrest non erano i tipi di agenti capaci di andare troppo per il sottile: rapinando quella banca di Detroit, Garret e complici avevano sparato alcuni colpi e ferito diverse persone; agli occhi dei due sbirri pertanto, soprattutto del grosso e barbuto Forrest, costui non era altro che un figlio di puttana di prima classe.
Tuttavia Garret non aveva alcuna intenzione di farsi beccare.
Al bandito erano bastati gli anni scontati precedentemente nel carcere di Lexington, rischiando di rimetterci le budella con i detenuti dal coltello facile del braccio nord, per avere voglia di ripetere un'esperienza del genere. A rischio di peggiorare ulteriormente la sua situazione, Garret sollevò dunque il revolver e tentò disperatamente il tutto per tutto. Steve e Doug si buttarono d'istinto al riparo di una stecconata, per evitare le pallottole che fecero invece schizzare schegge e pezzi di legno ovunque, e nel contempo decisero di dividersi per coglierlo di sorpresa: Doug avrebbe aggirato l'ostacolo, lasciando che Steve lo tenesse occupato, dopodiché lo avrebbero spedito a nanna con le solite buone maniere...

- Arrenditi - gridò Steve, cercando di prendere tempo. - Stai solo peggiorando le cose e, se non lo metti giù adesso, ti assicuro che quel gingillo te lo faccio ingoiare!
- Fottiti, bastardo - rispose Garret, sparando un altro colpo.
- Figlio di...

Steve avvertì un lieve brivido lungo la schiena.
Il proiettile fischiò ad un palmo dal suo naso, rischiando di tranciarglielo via di netto, cosicché rispose al fuoco senza tanti complimenti.
Frattanto Doug, dopo aver fatto di corsa il breve giro dell'isolato, scivolò silenziosamente alle spalle di Garret e fece per afferrarlo.
Garret tuttavia, avvertendo in qualche modo la sua presenza, si voltò di scatto e per poco non rischiò di bruciargli le tempie. Doug riuscì ad evitare un buco in fronte, solamente buttandosi di lato, e Steve ne approfittò per uscire dalla stecconata e centrare la pistola di Garret con un colpo ben mirato.
Disarmato e in preda a forti scariche di adrenalina, Garret reagì senza riflettere. Doug si rialzò immediatamente, evitando il pugno goffo e maldestro del criminale, e scaraventandolo contro la stecconata con una poderosa ed agile sventola. Lo stesso Steve, ancora infuriato per il proiettile che a momenti rischiava di cambiargli i connotati, non mancò di ringraziare calorosamente Garret del suo gentile pensiero.
I pugni di Steve non erano certo carezze.
Il povero Garret credette per un attimo di essere stato investito da un treno in corsa, tanto era frastornato dalle pesanti sberle dell'altro, tuttavia Doug riuscì a fermare il compagno prima che il criminale perdesse i sensi. Se Steve avesse esagerato un'altra volta, sbatacchiandolo assai più di quanto prevedesse il codice, sicuramente quelli della Disciplinare non sarebbero stati troppo contenti di ritrovarselo davanti per la decima volta in meno di una settimana. Seppure malvolentieri, Steve scaraventò il malconcio Garret tra le mani del collega. Doug gli serrò subito le manette ai polsi e prese dunque ad elencargli i suoi diritti.

- Vaffanculo - esalò Garret con appena un filo di fiato.
- Dove sono andati gli altri ? - chiese Doug impassibile. - Il giudice tiene conto della collaborazione, in certi casi...

Garret sputò in segno di disprezzo.
Doug sospirò rassegnato e, aggiustandosi la visiera del cappello, menò a sua volta un micidiale uppercut contro il mento di Garret.

- Hai una vaga idea di quanto costano queste scarpe? - si lamentò lo sbirro stizzito.
- Lascia perdere - osservò Steve sarcastico. - Questo fino a domattina non sente più nemmeno le cannonate!

In effetti, dopo l'ennesimo pugno in faccia, il povero Garret era già scivolato nel Mondo dei Sogni.
Difficilmente il criminale avrebbe rivelato i nomi dei complici, questo era poco ma sicuro.
Per Steve e Doug, quello fu uno dei loro più importanti casi rimasti incompiuti: una rapina ad opera di duri e spietati professionisti, due criminali in fuga con ben venti milioni di dollari in contanti...
Purtroppo per Garret, lui era stato l'unico a rimediare la sua parte in sberle.

FINE

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Altro - Commedia / Vai alla pagina dell'autore: telesette