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Autore: Eternal Fantasy    03/06/2013    2 recensioni
“Ragazzi, Homra ha bisogno di fondi.” [...]
“TU hai VENDUTO SU E-BAY una foto del RE?!” [...]
“Ho trovato! Faremo un CALENDARIO!”
---Ebbene sì, ho scritto una storia umoristica su K Project. Perché i bei tempi dove tutti erano insieme felici e contenti sono esistiti, dopotutto; e per sopravvivere all'angst ogni tanto ho bisogno di scrivere storielle ridicole come questa. Non prendetela sul serio ;)
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: ancora una volta, questi fantastici personaggi non mi appartengono ç__ç

N.d.A: Beh, questa è l’ultima volta che chiedo scusa per i ritardi nella pubblicazione del capitolo (almeno per questa storia :p); Godetevi l’epilogo!

 

 

Epilogo – Non si è mai troppo vecchi per essere sorpresi

Era una normalissima giornata di lavoro per il Re d’Oro; nonostante l’età avanzata, Daikaku Kokujyoji seguiva un rigoroso programma di amministrazione e supervisione del governo e delle principali compagnie commerciali e industriali, e periodicamente riceveva rapporti sulle attività degli altri Re.

Quella mattina la sua agenda prevedeva appunto un incontro col capo del proprio dipartimento di intelligence in merito agli ultimi movimenti di Scepter4 e Homra, ma rimase piuttosto perplesso quando il subordinato si limitò a passargli una grossa busta senza contrassegni. Nemmeno la mezza maschera gialla da coniglio riusciva a nascondere il nervosismo dell’uomo, che all’espressione interrogativa del proprio sovrano si limitò a rispondere che era meglio se avesse guardato di persona.

Sempre con un sopracciglio alzato in espressione scettica, l’anziano militare estrasse dal plico una serie di fogli in carta patinata rilegati da una semplice spirale metallica.

“Sembrerebbe un normale calendario…” se non fosse stato che la copertina riportava la fiamma di Homra e, sorprendentemente, lo stemma di Scepter4. Mai si sarebbe aspettato di vedere quei due simboli nella stessa pagina. Guardingo, il Re d’Oro cominciò a sfogliare le pagine…

…e già alla terza ebbe quasi un colpo apoplettico.

La fotografia di Marzo mostrava il Re Blu, disteso in una vasca da bagno semivuota; fortunatamente era vestito, ma la camicia bianca era talmente bagnata da risultare quasi trasparente. L’uomo era colto nell’atto di scostarsi una ciocca di fradici capelli blu da davanti agli occhi furiosamente violetti, che fissavano con rovente intensità da sopra gli occhiali qualcuno che s’intuiva trovarsi seduto sul bordo della vasca, appena fuori dal campo dell’obiettivo; e per un osservatore molto attento, il riflesso rosso sulle lenti assomigliava a quello di una certa capigliatura leonina…

Il Re d’Oro chiuse il calendario. Inspirò profondamente e ordinò al suo vassallo:

“Portarmi una pillola per il mal di testa… anzi, meglio tutta la scatola.”

***********************

Non c’era molto che potesse sorprendere il Re d’Argento; quando aveva abbandonato la superficie terrestre per vivere isolato dal mondo in quella villa volante che era il dirigibile Himmerlreich, la distanza che aveva posto tra sé e il frenetico agitarsi dell’umanità sottostante era sia fisica che mentale.

Tuttavia, non poté evitare di sentir stuzzicata la propria curiosità quando l’elicottero dei rifornimenti, inviato settimanalmente dall’amico Daikaku, gli recapitò anche una grossa busta.

Il plico era accompagnato da un biglietto col sigillo del Re d’Oro che riportava soltanto l’avvertimento “Siediti comodo prima di guardarci dentro”.

Adolf K. Weissmann sfogliò il calendario, e rise come non faceva da anni.

***********************

Yatogami Kuroh non avrebbe mai messo in dubbio le azioni del suo maestro, Ichigen Miwa: il Re Senza Colore era depositario di una saggezza che andava ben oltre il suo pur straordinario dono di poter vedere il futuro. Però per un ragazzo giovane quanto lui, nonostante il rigido addestramento da samurai che seguiva quotidianamente con passione, era difficile trattenere la curiosità.

Una settimana prima, quand’era in procinto di lasciare la casa del suo mentore per recarsi a fare la spesa al villaggio, il Settimo Re l’aveva incaricato di imbucargli una lettera. Quel giorno, l’aveva incaricato di recarsi presso il piccolo ufficio postale per ritirare l’oggetto che aveva ordinato per corrispondenza.

Roso da un’impazienza che contrariava la parte del suo animo più dedita alla severa disciplina, Kuroh s’affrettò a sbrigare le faccende consuete prima di andare a prelevare, come ordinatogli, l’oggetto misterioso: una busta che riportava il timbro postale della città di Shizume.

L’involto non forniva nessun indizio preciso sul contenuto, ma Kuroh era un ragazzo troppo ben educato per sbirciare la posta altrui senza permesso. Quindi mise freno alla sua curiosità e ripiegò su un rapido ritorno dal suo maestro.

Il giovane vassallo fu fiero della sua temperanza quando Ichigen nel rivederlo si complimentò divertito del suo autocontrollo, e per darne ulteriore prova s’inchinò per ritirarsi e lasciare solo l’uomo a sbrigare i propri affari.

Il Re Senza Colore però lo trattenne: “Aspetta, Kuroh-kun; vorrei che sfogliassi con me questo calendario. Dopotutto, l’ho fatto arrivare proprio per mostrarlo a te.”

“Davvero, Maestro? Cosa c’è in codesto calendario che ritenete di così grande importanza?” chiese subito l’allievo sedendosi impeccabilmente sulle ginocchia.

Il sorriso divertito di Ichigen s’allargò: “Le fotografie di persone molto importanti che prima o poi incontrerai. Avvicinati, Kuroh, e lascia che ti mostri i volti dei Re e dei loro vassalli che vivono nella grande città.”

“Re come voi, maestro? E ditemi, dall’alto della vostra mirabile saggezza a cui nulla del presente e del futuro è mai celato: cosa dovrò fare, quando li incontrerò?”

Kuroh rimase sorpreso quando dalle labbra del suo mentore uscì una risatina, e con uno sguardo in cui brillava ilarità anche se accompagnata sempre da molto affetto, rivelò con tono fin troppo ironico:

“Assicurati di procurarti una cassetta del pronto soccorso, mio caro allievo!”

 

FINE

 

 

N.d.A.: Siete liberi di immaginare come volete le foto dei ragazzi che alla fine sono finite nel calendario, ma nel mio headcanon si sono rivelate un campionario di bishounen in vena di scherzi e buffonate :P

Spero di non aver reso gli anziani Re troppo sfacciatamente OOC, ma volevo assolutamente inserirli nella storia in qualche modo!

…lo ammetto, mi sono divertita troppo a far trollare Kuroh da Ichigen :P (pace all’anima sua XD dopotutto lui sapeva quante botte il suo allievo si sarebbe preso dagli altri due Re) anche se purtroppo compare solo in pochissimi flashback, l’ho sempre percepito come una persona incredibilmente buona e saggia, ma dotata di un certo humor ^_=

 

  
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