26 Gennaio,ultimo  giorno di vita.

Quella mattina mi svegliai,più triste di sempre.
Sembrerà strano ma ogni fottutissima mattina da un mese,apena mi alzo...''alzo'' certo.
Mi correggo.Ogni mattina da un mese,appena mi sveglio e mi siedo,prendo il calendario al mio fianco,e segno una ''x'' sul giorno,per contare quanto manca alla mia morte.
I miei capelli color biondo cenere mi avevano abbandonato già da un paio di settimane...La loro caduta derivava dalla Chemioterapia inutile che mi avevano fatto,per darmi un briciolo di speranza.
Il mio cuore è a pezzi e non oso guardare il mio fisico.Da una ragazza attraente e formosa,mi ero trasormata in uno scheletro pelle e ossa pur non essendo ancora anoressica...
Il motivo per cui non mangiavo può essere ovvio come non può esserlo:non aveva senso,stavo per morire.
I miei occhi erano così brillanti,verdi e luminosi...Mi mancano.Il loro colore ora è spento,da verde acceso a verde scuro,troppo scuro.
La mia vita era la tipica vita sbagliata:avevo avuto abusi sessuali da parte di mio padre e mia madre picchiava me e mio fratello Louis.Fummo spediti ad un orfanotrofio,rispettivamente,a dieci e cinque anni.
Non avevo amiche:mi trovavano strana solo perchè preferivo il nero al fuxia,la pioggia al sole e la montagna al mare.
I ragazzi erano solo attirati dal mio corpo e l'unico che si curava di me per come ero dentro era il migliore amico di Lou:Harry Edward Styles.
Oltre ad essere il mio migliore amico,ero anche il mio ''amore''.
La cosa strana di me,è che non avevo la forza di muovere le palpebre doloranti per le troppe lacrime,ma avevo la forza di alzarmi.
Diciotto anni,una morte crudele...perchè?
Guardai le mie mani,le mani...erano sempre state grandi,ma orano  si erano ridotte a due piccole ossicine.
''Che belle mani che ha Herry...'' pensai.
Mi alzai..presi la parrucca e me la misi,dopo di chè mi avviai in cucina.
''BUONGIORNO SORELLINAAA!''  
Louis era così allegro e mi sfuggì un sorriso che si sfumò fino a scomparire.
Lou mi guardò,sospirò e dopo di che affermò:
''Charlotte,anche io sto provando un dolore che mi trapana il cuore giorno dopo giorno,ma so che il tuo è più forte.Piccola mia,so' che non ce la farai,e ho deciso di regalarti il giorno migliore di sempre.'' alzai il viso incuriosita,e le dita che fino a qualche secondo prima giocherellavano,si fermarono.
Da un lato,spuntò un ragazzo alto,magro,riccio,con il colore degli occhi che odiavo perchè mi ricordavo propio il mio amore buttato:non gli piacevo.
''Ehi Charlotte!'' un sorriso quasi forzato si manifestò sul volto del ragazzo.
''Ehi Haz.'' feci cenno con il capo.
Fissavo il pavimento e non alzavo lo sguardo,altrimenti sarei diventata ross...ah giusto,non potevo divenire rossa.
''Deve parlarti sai?'' sussurrò Louis,guardandomi ''Io vado,vi lascio soli.''
Si alzò ed io alzai il viso,per seguirlo con lo sguardo fino alla porta,dove mi fece un occhiolino e sparì.
'' Sai...'' il sorriso di Harry era sparito.
''Dimmi'' disse la mia voce,ormai debole.
''So le tue condizioni.Ma non pensare che parlerò di questo.Diciamoci la verità,stai morendo.''
Una lacrima calda mi rigò il viso.
''Voglio regalarti il giorno più bello della tua vita'' dichiarò in fine,deciso.
Alzai lo sguardo,e la sua espressione allegra,mi fece comparire un sorriso.
''Andiamo piccola,saluta tuo fratello''' disse Harry.
Mi alzai lentamente dalla sedia,e abbracciai forte Lou.
''Ti voglio bene Fratellone,grazie Peter.''
''Io di più sorellina,non mi devi ringraziare di niente Wandy.''
Accennai un sorriso;dopo di chè,sicuro che fossi abbastanza felice,si stacco da me,mi scoccò un bacio sulla fronte e mi disse:''Ciao Wandy.''
Presi il cellulare,infilai le vanz con la poca forza che avevo ,e mi trascinai in cucina.
Appena Harry mi vide,corse da me e mi prese in braccio.
''Ti porto io Charlotte.'' 
feci un sorriso nascosto.
Che bella giornata di sole che c'era...e io ero morente.
Mi infilò in macchia e mi disse:''Soffri di vertigini?''
Ero incuriosita dalla sua domanda,ma risposi senza porne altre.
''No.''
Sorrise,chiuse il portellone e,dopo essere passato davanti al parabrezza della macchina,aprì lo sportello opposto al mio,si infilò e accese il motore.
Guardavo fuori dal finestrino...Guardavo,il verde,gli uccelli,la natura ancora infredolita dall'inverno...
''Ti piace il pop?'' interruppe il mio silenzio.
''Oh si,molto.'' affermai con un falso sorriso.
Harry fece una faccia da maniaco che mi fece scoppiare in una risata,la prima dopo un mese!
''OHOHOHOHHHOH SO PUT YOUR HANDS UP!''  
Iniziò a cantare.Era una musica poco tranquilla,ritmata,che mi portò a battere le mani.
Andò avanti così per tutto il viaggio.
Erano già le undici quando arrivammo sull'enorme prato in discesa.
Scendemmo dalla macchina,ovviamente dopo aver parcheggiato,e Harry mi chiese di chiudere gli occhi.
Sorrisi,li chiusi e cominciai a camminare guidata da lui:mi fidavo.
''Ecco,apri''
''OH MIO DIO!'' esclamai.
Difronte a me,si aprivano milioni di colori accesi e...aquiloni giganti?
''Allora,pronta Charlotte?'' una voce sconosciuta mi aveva appena interrogata.
Mi girai.
''Piacere,Mec.'' un uomo alto e muscoloso,dagl'occhi color nocciola,si era appena presentato.
''Piacere...'' risposi.
''Allora Charlotte,oggi volerai lì sopra.'' disse Harry.
''SOPRA QUEGLI AQUILONI GIGANTI?'' esclamai preoccupata.
Harry ridacchiò.
''Si chiamano Deltaplani!'' mi corresse.
Mi unii alla sua risata.
''Se non vuoi farlo non fa niente.'' disse alla fine serio Harry.
Cosa avevo da perdere?Stavo per morire no?E allora che le preoccupazioni andassero a farsi fottere!
Sorrisi e dissi:''No,andiamo!'' 
MI sorrise a sua volta e ci incamminammo verso il deltaplano.
                                                                    
                                                                                                       *     *      *
 
''Ho paura Hazza.'' affermai.
Eravamo legati a un deltaplano,con il maestro.
''Stai tranquilla.''  mi afferrò una mano.
Sentii caldo e abbassai lo sguardo sorridendo.
TRE
DUE
UNO
Partiti.
Avevo chiuso gli occhi,quando Harry:''Guarda Charlotte!Guarda che bello!''
Molto impariuta aprii gli occhi.
Restai a bocca aperta...Prati verdi,bimbi che giocavano e il mio sogno realizzato:volare.
Chiusi la bocca e restai a guardare silenziosamente,abbracciata al mio amore,Harry.
Due ore dopo,atterrammo su un prato stranamente solitario...Erano le quattro.
''Cejgihj'' il mio stomaco brontolò,e Harry rise.
''Hai fame?''
annuii imbarazzata.
Harry sorrise,mi slacciò dal deltaplano e mi prese la mano.
Mi portò poco più lontano,dove ci aspettava un bellissimo picknik.
''Sorpresa.'' mi sussurrò.
Gli lasciai la mano,e mi precipitai sul prato a mangiare.
Harry sorrise.

                                                                                             *   *   *

''Tutto finito!'' esclmammo in coro,con una risata.
Avevo passato il giorno migliore della mia vita,ero felice.
Sbadigliai,e notai il sole che pigramente si abbassava.
Harry era seduto,e io appaggiai la mia testa fra le sue gambe.
Attimi di silenzio.
''Grazie Harry.'' sussurai,prima di chiudere gli occhi,affaticata.
Passarono alcuni secondi,il sole scese...ero morta.
''Ti amo Charlotte.'' un bacio si posò sulle mie labbra morte,mentre una lacrima rigava il viso di Harry.
Troppo tardi per sentire quelle parole,ma non troppo tardi per vivere.

                                                                                               Charlotte Edison Tomlinson
                                                                                     Morta il 26 Febbraio 2013,alle ore 16:45.
                                                                                       Colore preferito:Verde scuro.