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Autore: __Minnie    04/06/2013    4 recensioni
"Fastidio.
Questa fu la prima cosa che provò.
Faceva male, un male tremendo vederlo in quella posizione, vederlo abbracciato ad un altro.
[...]
-Hyukkie...m-mi...m-manchi... - "
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Donghae, Eunhyuk
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Okay...Ciao a tutte? XD 

OMG KIMCHI, non so come iniziare XD 

Per vostra gioia (o forse no? XD) sono sparita. Purtroppo ho il blocco e non riesco a scrivere nulla çWç O meglio..veramente sto scrivendo ma non “I Will”, non “Spread Your Wings”..sto scrivendo un’altra cosetta che non so se pubblicherò perché...mi vergogno tremendamente ç///ç Non è nel mio stile e urifhdjvnkcm non lo so XD non mi convince XD è più....hot.....

Comunque ho voglia di tornare a torturarvi un po’ con una one-shot XD è stata scritta tempo fa e stava marcendo nella cartella del mio pc XD 

E’ stupida. A parer mio è senza senso...ma all’ora ero fissata con “So I” dei Suju perciò dovevo inserirla da qualche parte XD Ebbene capirete che l’ho fatto XDD 

E’ orrenda oddio çWç Non so neanche per quale motivo io la stia pubblicando >.< non sono capace a scrivere in 3° persona >.<

Spero che qualcuno di voi la legga çWç 

Enjoy e mi farebbe piacere leggere qualche vostro commento..

Bye<3

ps: prima di pubblicarla definitivamente l’ho cancellata 2/3 volte XDD

 

 

 

Un bacio rubato

 

 

 

“E’ così bello quando dorme” pensò Donghae quando, non appena aprì gli occhi, si ritrovò davanti il suo migliore amico.

Adorava svegliarsi in questo modo - amava svegliarsi e poter ammirare, sin dalle prime luci dell’alba, il viso del suo EunHyuk.  

Del suo piccolo raggio di Sole.

Del suo angelo.

Si girò su un fianco e con estrema delicatezza, facendo attenzione che quest’ultimo non si svegliasse, iniziò ad accarezzargli il viso: prima la fronte, poi gli zigomi, poi il naso, fino a finire inevitabilmente sulle sue labbra. 

Ed è qui che il cuore del più piccolo perse un battito. Queste labbra così belle, così morbide...

Le voleva, non poteva ormai più negarlo.

Erano diventate l’oggetto di grande desiderio, erano diventate una droga, e vederle di prima mattina così rosse e così gonfie, non facevano altro che incrementare in lui la voglia di assaggiarle.

Si mordicchiò il labbro inferiore e, anche se fece fatica a trattenersi dal baciarle, continuò il suo percorso toccandole e marchiandone con un dito i contorni. Le guardò e le riguardò ancora ed ancora.

“Chissà che sapore hanno...” 

Ormai era sicuro di essersi innamorato di EunHyuk, ma forse per paura di essere rifiutato e di essere deriso, non aveva mai proferito parola con nessuno, neanche con LeeTeuk che ormai lo considerava come il suo secondo papà.  

 

Donghae non aveva il coraggio di dire quelle semplici ma importanti parole.

 

Scostò dalla fronte dell’amico alcune ciocche di capelli che ricadevano disordinate sui suoi bellissimi occhi: il biondo gli donava, lo faceva sembrare un angelo. 

Agli occhi di Donghae lo faceva addirittura sembrare un Dio.

-Hmm... - EunHyuk si lamentò nel sonno e si rigirò sotto le coperte finendo per abbracciare ed avvicinare ancor di più a sé il castano.

-Hyukkie...sei sveglio...? - chiese Donghae con tono insicuro. 

-Hmmmm... - il biondo si lamentò ancora e strinse la presa attorno alla vita dell’altro. 

Ovvio che era sveglio, ovvio che aveva sentito Donghae. 

Ovvio che aveva sentito le sue dolci carezze, ma di proposito non si era mosso fingendo ancora di essere nel mondo dei sogni. 

Forse per riceverne di più...

Amava essere svegliato in quel modo e, ora che ci pensava, questa non era la prima mattina che il suo amico gli donava tutte quelle dolci attenzioni. 

Il cuore di HyukJae iniziò a battere più forte non appena sentì l’altro ricambiare il suo abbraccio: perché questo ragazzo aveva la capacità di farlo sentire così...strano

 

Perchè il tempo non poteva fermarsi qui?

 

-Hyukkie... - 

Ma Hyuk non si mosse, voleva semplicemente stare nel letto a poltrire tutto il giorno. Ovviamente non da solo. 

-Dai Hyukkie...ho fame! - brontolò il più piccolo cercando di scappare, in qualche modo, dall’abbraccio stritolante del maggiore. 

Fintamente irritato, HyukJae lasciò la presa e si voltò dandogli le spalle. Subito il castano notò questo suo comportamento infantile ed iniziò a punzecchiarlo con un dito chiamando e richiamando il suo nome. Ancora non era ben chiaro chi dei due fosse il più immaturo.

-Hyukkie, dai! - la voce di Donghae si fece ancor più bambinesca e ad EunHyuk parve quasi impossibile resistergli soprattutto quando gli puntò addosso i suoi soliti occhioni da cucciolo bastonato. 

Ma riuscì nella sua impresa. 

-Hyukkieeeee! - piagnucolò mentre fece volar via le lenzuola che ancora coprivano il corpo dell’amico. 

-YAH! - non riuscendo ormai più a trattenersi, EunHyuk sbottò e, dopo essersi alzato in fretta e furia, iniziò a rincorrere il suo compagno che nel frattempo era già scappato via dalla stanza. 

-Non mi prendi! Scema di una scimmia dormigliona! - 

-YAH! Donghae torna qui! Se ti prendo puoi ritenerti un pesce morto! - 

I due urlavano e correvano per tutto il dormitorio lasciando i restanti membri di stucco.

-Questi due hanno bisogno di uno psichiatra...dirò al nostro manager di prendere un appuntamento da uno bravo... - sbottò Kyuhyun infastidito. 

Per quale motivo dovevano fare tutto sto caos di prima mattina? 

Il biondo, non ancora arresosi, allungò una mano e finalmente riuscì ad afferrare il minore.

-AISH! - Donghae era in trappola: HyukJae era riuscito a trascinarlo all’interno del bagno e a farlo sbattere contro ad una parete immobilizzandolo. 

-Non vale! - piagnucolò il bruno. 

-Se sei lento non è colpa mia! - 

Donghae fece per ribattere, ma le parole gli morirono in bocca ancor prima di uscire: solo ora si era reso conto della pericolosa vicinanza tra i loro volti.

I loro respiri si fecero via via sempre più irregolari ed ormai si confondevano tra loro. 

Entrambi si cercavano, i loro occhi bramosi si cercavano e si desideravano proprio come se non riuscissero a vivere senza quel contatto visivo.

Ed entrambi si sentivano strani.

Il maggiore sgranò gli occhi e, con una lentezza esasperante e con paura, sfiorò con il pollice le labbra del minore. Non sapeva che cosa gli stesse accadendo, ma quei due muscoli così sottili gli apparivano fin troppo invitanti e riuscire a pensare ad una ragione per cui stava facendo tutto ciò gli risultava assai impossibile.

Donghae rabbrividì, sentì come una scarica elettrica attraversargli il corpo e, non riuscendo a resistere oltre, invertì le posizioni per poi appoggiare delicatamente le sue labbra contro quelle dell’amico.

Si congelarono all’istante, nessuno dei due chiuse gli occhi ma nessuno dei due neanche riuscì a staccarsi da quel contatto così paradisiaco

EunHyuk azzardò un’ulteriore mossa cercando di approfondire quel bacio e l’altro lo lasciò fare senza opporre resistenza. 

“Dolce...” questa è l’unica cosa che Donghae riuscì a pensare poiché, finalmente, era riuscito a rubare un piccolo bacio al suo compagno.

-HyukJae! Donghae! Siete morti forse?! - 

Non appena udirono qualcuno avvicinarsi, si staccarono e, spaventati e travolti da mille emozioni, si guardarono.

-Qualcuno è morto? - disse Yesung non appena entrò nel bagno. 

Per grazia divina il biondo si riprese e, dopo aver afferrato un polso al suo amico, lo alzò in aria in segno di vittoria. 

-Preso! Vittoria! - 

-A me sembra il contrario... - 

EunHyuk allontanò Donghae e senza proferire parola andò in cucina tenendo sempre la testa bassa. 

Yesung notò lo strano comportamento del biondo e subito si insospettì quando vide anche l’altro suo dongsaeng ancora immobile e con gli occhi completamente sgranati, come se avesse appena visto un fantasma. 

-Tutto bene Donghae? Avete litigato? - chiese preoccupato, ma Donghae commise l’errore di portare una mano sulle labbra coprendole e Yesung capì immediatamente. 

 

Finalmente si erano decisi...?

 

-No no... - 

E questa non fu altro che la conferma.

 

 

La colazione quel giorno fu piuttosto tranquilla, Donghae ed EunHyuk che sedevano vicini come sempre, questa volta non si degnavano neanche di uno sguardo, si limitavano a tenere la testa bassa mangiando i piatti prelibati preparati da RyeoWook. 

Troppa era la vergogna che in quel momento provavano, troppa era la paura che si celava nei loro cuori. Che cosa era realmente accaduto? 

Che cosa significava quel bacio? Era stato un semplice...errore?

-Vi hanno mangiato la lingua? - fu LeeTeuk a rompere il ghiaccio e finalmente riuscì ad attirare l’attenzione dei due muti. 

-Più o meno... - rispose Yesung ghignando. 

EunHyuk alzò la testa e subito trafisse il suo hyung con un’occhiata glaciale: aveva capito? E perché, se aveva capito, non si faceva gli affari suoi? 

Il moro rise ancora una volta vedendo la reazione del biondo, ma poi abbassò la testa e riprese a mangiare mentre un leader ancora lo guardava strabuzzando gli occhi. 

Donghae si sentiva agitato, non riusciva a stare fermo neanche per mezzo secondo: continuava a battere il piede per terra nervoso e, quando non mangiava, si martoriava le labbra con i propri denti. Ma il suo migliore amico lo notò e, pensando di aiutarlo, commise l’errore di appoggiare una sua mano sulla sua coscia. 

Era preoccupato per lui e sapeva perfettamente che quando era agitato la sua vicinanza lo aiutava, quindi aveva agito d’istinto senza pensare che, questa volta, era proprio lui il motivo di tanta agitazione.

Il minore alzò la testa e per un momento lo guardò fisso negli occhi: errore o no, lui aveva nuovamente voglia di assaggiare quelle labbra carnose. 

HyukJae si perse un attimo in quegli occhi ma, notando che tutti gli altri si erano fermati ad osservarli, scosse la testa e fuggì in camera sua. Che cosa gli stava capitando? I suoi sentimenti per lui erano davvero così forti? 

Si buttò sul letto ed appoggiò una mano sul cuore: batteva, batteva troppo forte eppure però non aveva mai sofferto di problemi di tachicardia. 

Quel bacio era durato troppo poco. 

 

 

Finalmente quella giornata era finita.

Una giornata carica di tensione e quantomeno di imbarazzo, e per una volta EunHyuk maledisse la sua agenda che non prevedeva nessun impegno per altri due giorni. Così come quella di Donghae. 

Naturalmente un fatto come quello doveva accadere proprio ora no? Beh, è scientificamente provato!

Sbuffò e si tolse la maglia intento ad andare in cucina per prendersi un bicchiere d’acqua prima di fare una bella doccia rigenerante. Ne aveva assolutamente bisogno. 

Prese un bel bicchiere di acqua fresca e, tornando indietro passò dal salotto per capire chi ancora stava guardando la televisione: trovò un LeeTeuk seduto sul divano e Donghae che, mezzo assonnato, teneva la testa appoggiata sulla spalla del leader mentre con le braccia gli cingeva la vita. 

Fastidio. 

Questa fu la prima cosa che provò.

Faceva male, un male tremendo vederlo in quella posizione, vederlo abbracciato ad un altro. Sapeva benissimo che era normale che tra compagni ci si abbracciasse, però questa volta gli dava seriamente sui nervi. 

Sentiva una morsa allo stomaco, sentiva il cuore iniziare a battere nuovamente all’impazzata ma questa volta non era per l’agitazione, no...

Lui era...

...Geloso.

Strinse forte i pugni e quasi il bicchiere non si ruppe. 

-HyukJae! Sei sveglio! Vieni qui con noi! - 

Ma EunHyuk ignorò il suo hyung, così come ignorò anche Donghae che, completamente rosso in viso, lo stava guardando. O meglio...ammirava il suo fantastico corpo. 

Non era la prima volta che lo vedeva girare con solo addosso i pantaloni della tuta, ma forse perché la vergogna era ancora grande, non poté fare a meno di avvampare e di soffermarsi con gli occhi su ogni piccolo particolare di quell’opera d’arte. 

-Donghae...è andato via da circa due minuti... - disse Teuk visibilmente divertito da quella scena che aveva appena assistito.

Imbarazzato come non mai, il più piccolo tossì e si schiarì più volte la voce mentre l’altro ancora ridacchiava. 

Ripresero entrambi a guardare il programma ma in realtà Donghae non gli stava prestando la minima attenzione, la sua testa pensava a tutt’altro. Pensava al bacio, pensava se fosse stato frutto di un semplice errore, e poi pensava a HyukJae.

Perché si comportava in quella maniera? Era forse arrabbiato? Era riuscito a farsi odiare?

Eppure, anche se solo per un attimo, lo aveva ricambiato...

O magari era stato solo frutto della sua immaginazione, cosa per lui molto più probabile. 

-Sai...EunHyuk è un po’...stupido...perché non vi chiarite? - 

-C-Chiarite...? N-non è successo mica niente... - 

LeeTeuk lo guardò negli occhi, ma il suo dongsaeng distolse immediatamente lo sguardo diventando nuovamente rosso come un pomodoro maturo. Di certo mentire non era una delle sue specialità. 

Il leader ghignò e, dopo essersi stiracchiato, si alzò.

-La gelosia è una brutta bestia, dammi retta! - queste furono le sue ultime parole, dopodiché sparì lasciando Donghae a bocca aperta. 

Forse doveva veramente parlarci...

Ma al solo pensiero il cuore iniziava a martellargli il petto.

Perché era così agitato? 

E’ comunque ormai non aveva più nulla da perdere, sicuramente Hyuk già lo odiava.

Dopo aver preso coraggio si alzò anche lui dal divano e, a passi decisi e “sicuri”, si incamminò verso la camera del suo amico. Si bloccò non appena la raggiunse: le sue gambe stavano tremando ed erano peggio dello stracchino. Ma doveva bussare. 

Prima che però potesse farlo, la porta si aprì di scatto e si spaventò.

-Lee Dongh.... - 

Eunhyuk e Donghae si ritrovarono faccia a faccia. 

Aprirono bocca per parlare ma la richiusero subito dopo.

“Perché è qui?”, pensò il biondo. 

“Perché mi stava cercando?”, pensò il minore. 

Si guardarono negli occhi per ancora qualche minuto ma, quando sentirono dei passi, HyukJae si risvegliò dal suo coma momentaneo ed afferrò per un polso il suo compagno trascinandolo in camera sua, accertandosi poi di chiudere bene la porta.

Entrambi si sedettero sul letto ma trascorsero interminabili minuti di silenzio prima che uno dei due aprisse bocca. 

-M-mi stavi...cercando? - biascicò il bruno. 

Il maggiore alzò la testa e si morse un labbro: cosa doveva dirgli? 

Ovvio che lo stava cercando, dopotutto era da stamattina che i due non si parlavano e il ballerino aveva paura che ce l’avesse con lui, che lo odiasse, e l’idea di andare a dormire senza il suo morbido peluche umano lo infastidiva. 

Lo aveva evitato per tutto il giorno ed iniziava a...

-Hyukkie...m-mi...m-manchi... -

...Sentirne la mancanza.

Subito le labbra del biondo si distesero in un sorriso.

Sì, anche lui iniziava a sentire la mancanza del suo migliore amico. Del suo sorriso in particolare. 

Lentamente si avvicinò a Donghae il quale ancora teneva la testa bassa e gli occhi serrati e, dolcemente, catturò il suo mento con l’indice ed il pollice della sua mano obbligandolo a guardarlo. Vedendo che ancora però non apriva gli occhi, gli donò un piccolo bacio sulla fronte. 

-Hae... - disse poi in un sussurro. 

Il minore rabbrividì al solo contatto con quelle labbra.

 

Voleva di più.

 

Finalmente i lo sguardi si incontrarono di nuovo.

Donghae lo attirò a sé e lo abbracciò desiderando che il tempo si fermasse. 

I loro cuori battevano all’impazzata felici come non mai.

Superflue erano le parole, avrebbero solamente rovinato quel momento così delicato ed intenso. 

Si staccarono da quell’abbraccio ed unirono le loro labbra in un bacio.

Tutte le loro preoccupazioni svanirono.

 

 

 

“When I open my eyes in the morning I can feel

the kiss that left me in last night’s dream.

That feeling is still there and I smile all day thinking about you”.

So I - Super Junior 05

 

  
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