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Autore: MissCherie    04/06/2013    5 recensioni
Lei lo odiava con tutto il suo cuore, lo aveva amato ... Lui la stuzzicava in tutti i modi possibili , ma l'avrebbe amata .. Da una scommessa era nato l'inimmaginabile, da un bacio era scoppiato il desiderio. Due vecchi amici, divisi dall'odio, ma che con il passare dei giorni valicheranno ,in un Estate focosa , il filo di quello che noi chiamiamo Amore ... 
“Perché quello era un bacio rubato dal passato, un bacio privato dei ricordi perché troppo perfetto, un bacio rubato perché aveva completamente ammaliato il mio cuore […] In quell’estate, avevo imparato ad amare proprio lui, il ragazzo che odiavo con tutto il cuore, ma che era diventato il centro di ogni mio pensiero … "
 
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 19

Una settimana dopo …
 
Lentamente e con grande svogliatezza, aprii i miei occhi azzurri ritrovando davanti a me il volto rilassato e dormiente del mio ragazzo. Era passata soltanto una settimana da quando tutto era cambiato, ma era stata una delle settimane più belle della mia vita. Trovare il piacere di averlo finalmente tra le braccia era stato qualcosa di unico e inspiegabile, tant’è che sentivo i brividi accarezzarmi la pelle abbronzata. Ero felice, si. Come non lo ero mai stata in tutta la mia vita. Avevo ritrovato il mio amore, il suo calore, le sue labbra, il suo affetto, le sue stupide risate e il suo dolce e inebriante profumo. Non mi sarei mai e poi mai pentita di nulla, perché tutto quello che avevo fatto mi aveva portato tra le sue braccia. Ed ora eravamo lì, su quel letto dove una settimana prima avevamo coronato il nostro amore. Più lo guardavo e più mi innamoravo di lui, di ogni sua piccola imperfezione che per me diventava perfetta. Era bello e perfetto il mio amore. Sentivo dentro di me quanto tutto questo poteva unirci, quanto in realtà ci eravamo sempre voluti bene. Lo guardavo e mi sembrava di vedere un angelo. Con le palpebre socchiuse, le labbra piene piegate in una dolce smorfia, i capelli mori dolcemente spettinati e buffi e quelle braccia calde che mi stringevano dicendomi che ero sua e basta. Oh e lo sarei stata! Dolcemente, gli carezzai la guancia ispida e sorrisi pensando che lui non voleva tagliarsi la barba perché diceva che era inspiegabilmente sexy. Ahimè, ragazze, era sempre rimasto il solito babbuino scemo del quale ero sempre stata innamorata, anche se dovevo ammetterlo … Era diventato magicamente dolce e adoravo questo suo lato. In quella settimana, il cosiddetto babbuino, mi aveva dimostrato più di quanto mi sarei mai aspettata. Mi dava attenzioni, mi portava fuori a cena, mi consolava quando ero triste e abbattuta, mi faceva piccoli regalini che mi riempivano il cuore di gioia … Mi stava dimostrando quanto in realtà tenesse a me, quanto mi amava. Era come se voleva darmi quelle certezze che in passato non avevo mai avuto, come se aveva paura di perdermi, ma al tempo stesso era felice di fare tutto ciò. Come se farmi sentire così, era la sua priorità principale. In quella settimana avevamo chiarito ogni piccolo dubbio che mi assillava prepotentemente dal passato. Mi aveva detto che quando mi aveva rivista dopo due lunghi anni di permanenza a Roma, si era reso conto che qualcosa  in lui era cambiato e la consapevolezza che ormai i miei sentimenti potevano essere stati assopiti dalla sofferenza e dal tempo, lo aveva portato a rinchiudersi nel suo mondo di strafottenza provando a dimenticarmi, ma aveva  sempre provato a trovare un piccolo pretesto per parlarmi o punzecchiarmi. Gli ero sempre mancata come lui era mancato a me, aveva sempre avuto bisogno del mio affetto, ma purtroppo il passato burrascoso aveva messo dei limiti a quell’amicizia che sembrava ormai essere perduta. Era stato intimorito dai miei sentimenti, anni fa, ma ne era stato sopraffatto lui stesso accorgendosi poi che forse c’era sempre stato qualcosa in più. La nostra non era mai stata una semplice amicizia, era stata più un cercarsi, un bisogno reciproco l’uno dell’altro e dopo anni ancora quella voglia di stare insieme era tanta come se il passato non avesse scalfito nulla dei nostri sentimenti, come se il nostro volerci bene era rimasto assopito in un piccolo angolo del cuore pronto ad uscire per poi sbocciare in qualcosa di molto più grande. L’amore. Oh, com’era bello innamorarsi, com’era bello sentire il ragazzo che amavi completamente tuo. Non avrei mai rimpianto quell’Estate e nemmeno quella scommessa che ci aveva fatto riavvicinare  ancora un’ultima volta. Non rimpiangerò mai il mio cuore per averlo aspettato inconsapevolmente, invece di appartenere ad un altro ragazzo. No, non rimpiangerò mai nulla di tutto questo perché ogni passo che avevo fatto era sempre stato un passo verso di lui, il mio dolce e buffo babbuino …
**************
<< Charlie? Muoviti che sennò facciamo tardi come sempre! >> urlò dal piano inferiore il mio “ adorabile” ragazzo. Sbuffai mentre guardavo, allo specchio, il mio volto in cerca di qualche piccolo difetto provocato dall’abbondante nutrimento di Nutella la serata scorsa.
<< Arrivo! >> urlai ridacchiando mentre mi immaginavo Federico imprecare silenziosamente. Ah, ma non lo sapeva che noi ragazze eravamo sempre quelle che ci facevamo attendere? Quel pomeriggio volevo sorprenderlo visto che saremmo andati ad una cena con i nostri amici e, diciamo, volevo rendermi bella almeno una volta per lui. Mi guardai ancora un’ultima volta e sorrisi di fronte al riflesso di una ragazza … felice. Troppo felice. Ero sempre la solita Charlie maschiaccio, ma negli occhi potevo scorgere una strana luce che sapevo che soltanto Federico riusciva a darmi. Ah, ero proprio cotta di quel babbuino! Feci un piccolo giretto su me stessa facendo volteggiare delicatamente il vestito estivo che avevo comprato pochi giorni fa al mercato di paese. Era bianco con una gonna leggera variopinta di fiorellini colorati. Mi era piaciuto subito appena lo avevo visto. Era semplice, ma allo stesso tempo mi dava un tocco di femminilità che poche volte mi ero vista addosso. Sorrisi inconsapevolmente e poi uscii dal bagno dirigendomi al piano inferiore dove, un ansioso Federico, mi stava aspettando con la sua solita aria sfaticata. Era sempre il solito casinista, sbruffone e quant’altro, ma questo mi aveva fatto innamorare di lui. Il suo essere … diverso, il suo non essere perfetto. Ma quando lo guardavo in quei bellissimi occhi color del cioccolato, vedevo quanto per me il solo averlo accanto poteva essere giusto. Lo era sempre stato anche quando litigavamo o ci punzecchiavamo come dei ragazzini. Lui era il mio migliore amico, il mio confidente, il mio sfidante nelle partite a biliardino … in pratica era il mio tutto e sapevo che senza di lui mi sarei sentita una nullità, un qualcosa di vuoto. Mi ridestai dai miei pensieri quando sentii il suo sguardo bruciare sulla mia pelle e ghignai malefica vedendo perfettamente che mi stava mangiando con gli occhi.
<< Vuoi far colpo su qualcuno? >> mi chiese schietto serrando la mascella e trafiggendomi con quegli occhi scuri e penetranti che mi perseguitavano anche nei sogni più profondi. Gli sorrisi magnanima e mi avvicinai lentamente a lui arrivando a sfiorargli il petto con il mio. Sentii il suo corpo irrigidirsi a causa della mia vicinanza, ma non lo diede a vedere, anzi fece l’indifferente. Con delicatezza sfiorai i suoi pettorali, coperti soltanto da una maglietta a maniche corte fina, con la punta delle dita beandomi del calore che la sua pelle trasmetteva. Alzai lo sguardo incatenandolo con il suo e lo vidi rapito dai miei movimenti. Vidi i suoi occhi persi nei miei, sentii le sue mani stringersi sui miei fianchi e mi sciolsi completamente mentre lo baciavo dolcemente sulle labbra carnose e perfette che mi erano state negate in passato, ma dalle quali non riuscivo a staccarmene in questo presente.
<< Solo su di te >> sussurrai sfiorandogli la guancia con la mano in una dolce carezza e lo vidi sciogliersi e sorridermi calorosamente.
<< Non ce n’è bisogno perché il mio cuore è già tuo, piccola mia >> mi sussurrò dolcemente e sorrisi. Si, ero felice. Si, ero innamorata della persona giusta … Eh si in quel momento sapevo che lui mi avrebbe amata in tutte le mie sfaccettature, in tutti i miei piccoli difetti e non c’era cosa più bella di amare una persona così diversa da te, ma altrettanto simile per amarti. Lo baciai per assaporare ancora appieno le sue labbra che mi trasmettevano il suo tutto, lo guardai per trasmettergli con uno sguardo tutto l’amore che provavo verso di lui e lo strinsi forte a me per imprimere sulla mia pelle il suo calore che mi avrebbe stretta tutte quelle volte che lui non era con me …
******
<< Finalmente siete arrivati! Che fine avevate fatto? >> chiese con la sua solita grazia Veronica alzando gli occhi al cielo come a dire “ Grazie Dio per averci reso partecipi della loro presenza!”. Ridacchiai debolmente guardando il mio ragazzo che mi guardò a sua volta.
<< Charlie è una ritardataria, lo sai >> rispose tranquillamente mentre mi teneva per mano conducendomi al tavolo del ristorante dove erano seduti tutti i nostri amici. Riccardo, Alessio, Alessia, Marco, Giulia e Luca. Beh vi ricordate del mio prode cavaliere al ballo in maschera? Bene diciamo che lui e la mia cara cuginetta si stavano frequentando e direi proprio che le cose andavano a gonfie vele visto che in quel momento erano abbracciati a ridere e a scherzare come due fidanzatini. Ero felice per lei perché Luca era davvero un bravo e ,diciamo, anche un  bel ragazzo! Alessia era entusiasta di come la situazione tra loro due stava prendendo una piega decisamente più intensa e tutti quanti noi aspettavamo che quei due facessero un passo in più in quella relazione che da più di una settimana stavano portando avanti. Per quanto riguardava Alessio e Riccardo, alla fine si erano trovati e avevano coronato il loro sogno di stare finalmente insieme. Il mio migliore amico era davvero felice, non lo avevo mai visto così preso da qualcuno. Tutti gli altri avevano preso bene la loro relazione trovandosi entusiasti, mentre Federico dopo averlo saputo, era arrossito come un peperone ricordandosi che lo avevano visto in atteggiamenti poco consoni e con il  bel sederino scoperto. Ma aveva sdrammatizzato la situazione con una bella risata imbarazzata e si era trovato contento anche lui per loro due.
Salutai gentilmente tutti i miei amici che subito mi attaccarono con battutine allusive e ammiccamenti espliciti verso il mio ragazzo. Erano dei veri stupidi, ma erano anche le persone più belle che avevo mai avuto accanto a me. Eravamo come una grande famiglia che si supportava sempre, in ogni piccola difficoltà. Ed ora che io e Fede eravamo ufficialmente una coppia, quel legame si era ancora di più assodato e potevo quasi pensare che si, eravamo una famiglia davvero speciale. C’era Veronica, l’anima della giornata e quella che faceva battute ilari su ogni cosa. C’era Alessia, la ragazza che adorava cucinare abbondanti pasti e ti stava accanto quando avevi bisogno di un consiglio. C’era Marco, il fratellone buffo del mio ragazzo e quello che faceva i discorsi più seri e strambi che avevo mai sentito. C’era Riccardo il mio migliore amico, colui che organizzava le serate e qualche partitella a calcetto. C’era Alessio il suo attuale ragazzo ormai, il simpaticone del gruppo e Giulia che gli faceva da spalla. E infine c’eravamo io e Fede che venivamo etichettati come i piccioncini della combriccola, una sorta di mamma e papà. Loro erano la mia famiglia, loro erano diventati il mio tutto e speravo che saremmo rimasti insieme ancora per molto tempo. Guardai Federico imprimendo dentro la mia testa il suo sorriso, la sua calda voce che adoravo soprattutto quando facevamo l’amore, i suoi capelli spettinati e morbidi, i suoi occhi fusi di cioccolata e quelle mani perfette che in quel momento mi stringevano delicatamente. Lo avrei ricordato sempre, lo avrei amato sempre perché le emozioni che sentivo per lui andavano al di là di ogni piccola imperfezione che c’era in questa vita complicata. Avrei vissuto questa storia appieno, assaporandone i giorni, baciandone le sfaccettature e facendomi cullare dal suo calore che mi riempiva il cuore. Gli strinsi la mano e lo vidi girarsi verso di me sorridendomi teneramente.
Ti amo.
Sperai con tutto il cuore che in quel momento i miei occhi trasmettevano quello, sperai che lui capisse quanto per me era il mio tutto ormai. Mi avvicinai al suo volto e lo baciai mentre su quelle labbra peccaminose sussurravo quelle due paroline che non erano mai state più vere.
<< Ti amo, amore mio >>.
Vidi i suoi occhi spalancarsi dalla sorpresa e temetti di aver sbagliato qualcosa, ma quando li vidi riempirsi di gioia e un sorrisone aprirsi su quelle labbra che poco dopo raggiungessero le mie capii che non dovevo mai temere nulla di quello che lui avrebbe pensato o detto. Lo baciai imprimendogli nel cuore quelle due parole mentre le nostre labbra si rincorrevano e le nostre lingue si sfioravano dolcemente. Strinsi la sua mano come se avevo paura che scappasse, ma sapevo che non l’avrebbe fatto. Mi guardò. Mi sorrise. Mi carezzò una guancia e poi mi sussurrò :
<< Il mio cuore è tuo, solo tuo … Non ci sono parole, nemmeno una, per descrivere cosa provo per te. Ma ti amo e non lo rinnegherò mai, amore, mai >> e sentii una dolce lacrima scendere sulla mia guancia mentre le mie braccia si strinsero a lui, abbracciandolo. No, quello che provavamo non si poteva esprimere a parole perché andava oltre tutto e non c’era cosa più bella di essere QUEL TUTTO …
 

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Angolo Autrice!

 
Sono davvero imperdonabile per tutto questo tempo di attesa, scusatemi davvero tanto.  Ho avuto problemi sia con la scuola che con questioni private e mi scuso davvero tanto per aver trascurato questa storia per cosi tanto tempo. Lo so che sicuramente questo capitolo non era nelle vostre aspettative forse perché è l’ultimo o forse perché non ho scritto nella mia solita maniera, ma spero che vi sia piaciuto. Come avete visto la storia tra Charlie e Fede si è conclusa con un bel lieto fine e tutto nella vita della protagonista sembra andare per il verso giusto. Spero vivamente che non mi uccidiate per aver concluso la storia così, ma credo di avere in programma un continuo che già la mia testolina sta macchinando(xD). Mi scuso ancora tantissimo per il ritardo a dir poco mostruoso LAvrei voluto pubblicare prima, ma non ero sicura abbastanza di quello che scrivevo e alla fine sono riuscita a strutturare questo capitolo che spero vi sia piaciuto. Devo soltanto dirvi un enorme GRAZIE a tutte voi che mi avete seguita, avete letto questa storia che grazie alle vostre bellissime recensioni è riuscita ad andare avanti, un grazie a tutte quelle che hanno letto in silenzio e un enorme grazie a tutte coloro che ancora seguono le mie storie anche se faccio enormi ritardi nel pubblicare! Spero che mi seguirete nelle mie prossime storie e spero che vi entusiasmino come le altre! Un grandissimo bacio a tutte voi e direi anche un in bocca al lupo per tutte colore che dovranno affrontare l’esame quest’anno.
GRAZIEEE!!! :D 

  
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