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Autore: katyjolinar    21/12/2007    11 recensioni
Seguito di "Il più grande segreto di Tony".
Dinozzo sarà costretto a rivelare il suo più grande segreto al resto del team.
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Anthony DiNozzo, Ziva David
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il più grande segreto di Tony - Continua

Capitolo 9

Un paio di giorni dopo, la coppia si presentò a casa di Gibbs.

Appena scesero dalla macchina, Jeth, che era in cortile, corse loro incontro, ancora zoppicante perchè la ferita non era ancora completamente guarita. Si fece coccolare da entrambi, sopratutto da Ziva, poi li scortò all'ingresso, e i due bussarono alla porta.

Aprì loro Gibbs, coperto di trucioli e polvere di legno dalla testa ai piedi.

Tony: "Siamo venuti a prendere Stephany, Capo." disse.

Gibbs: "L'avevo capito. Come stai, Ziva?"

Ziva: "Un po' meglio, grazie."

Gibbs: "Sono contento. So che non deve essere stato facile." disse, facendoli entrare.

Ziva: "Non lo è stato affatto. Dov'è nostra figlia?"

Gibbs: "Era di sotto con me. Mi stava aiutando con la barca, ora la chiamo." e andò al piano di sotto.

La coppia lo seguì; Stephany era seduta sulla base della barca, anche lei era coperta di trucioli e teneva una pialla per legno in mano. Quando li vide, scese a terra e corse loro incontro.

Stephany: "Papa! Mamma!" esclamò, abbracciandoli entrambi.

Tony: "Tesoro! Come stai?" chiese, prendendola in braccio e lasciandosi stringere.

Stephany: "Bene. Mi sono divertita molto con Gibbs! Però mi siete mancati tanto..."

Ziva: "Ci sei mancata molto anche tu, piccola."

Stephany: "Mamma, sei guarita?"

Ziva: "Non ancora completamente, ma presto starò molto meglio. Che dici, torniamo a casa?"

Tony: "Siamo venuti apposta per questo. Però, appena arriviamo a casa ti fai una doccia: hai talmente tanto legno addosso che c'è mancato poco che ti scambiassi per un albero!"

Stephany: "Non è vero, papà!"

Tony: "Oh, sì che è vero. Ora saluta Gibbs, e ringrazialo, così andiamo."

Rimise a terra la figlia, che abbracciò il Capo.

Stephany: "Ciao, Gibbs. E grazie."

Gibbs: "Prego, tesoro. Ma come ti ho detto di chiamarmi?"

Stephany: "Zio Jethro."

Gibbs le sorrise, poi li accompagnò alla porta.

Gibbs: "Jeth lo terrò ancora per un po' io. Fa ancora fatica a camminare, e inoltre credo che stia meglio in una villa con giardino che in un appartamento."

Tony: "Grazie, Capo. Comunque appena possibile compreremo anche noi una casa con un po' di giardino: il mio appartamento è davvero troppo piccolo per noi tre." poi salirono in macchina e tornarono a casa.

Quella sera, dopo che ebbero messo la bambina a dormire, la coppia restò per un po' a parlare, sdraiati sotto le coperte.

Ziva: "Quindi hai deciso di far restare tua figlia e il tuo cane a Washington?"

Tony: "Sì. Sono stato troppo tempo lontano, e non ho potuto veramente vederla crescere, perchè la andavo a trovare una volta ogni tanto, e più di una volta ho rischiato di renderla orfana anche di padre.E, ormai, è arrivato il momento di occuparmi a tempo pieno della mia bambina, non posso appoggiarmi sempre a Sara."

Ziva: "Però puoi poggiarmi a me."

Tony: "Su questo non ho dubbi." la baciò, passandole un braccio attorno alle spalle e sorridendole.

Ziva: "Anche perchè, se facessi da solo, chissà che casini combineresti!" scherzò, mettendosi sopra di lui.

Tony: "Grazie per la fiducia, Ziva David!"

Ziva: "E' perchè ti conosco, Anthony Dinozzo!" e lo baciò.

Il mattino dopo vennero svegliati dalla bambina, che era saltata sul letto.

Stephany: "Sveglia, dormiglioni! Sono le otto!" disse, tirando via le coperte "Oh, che schifo! Siete nudi!" esclamò, mentre i due si coprivano di nuovo col lenzuolo.

Ziva: "Certo che lo siamo, Stephany. Stanotte volevamo provare a darti un fratellino." rispose. Gli occhi della piccola si illuminarono.

Stephany: "Davvero? Quindi avrò un fratellino?"

Ziva: "Tutto dipende se tuo padre ha fatto un buon lavoro." sorrise all'uomo, che la fulminò con lo sguardo.

Stephany: "Ho capito. Quindi, papà, vedi di impegnarti, perchè dovete assolutamente fare un fratellino."

Tony: "Beh, veramente quello di stanotte era una specie di prova generale, però ti prometto che mi impegnerò, non appena Ziva accetterà di sposarmi."

Quella frase l'aveva detta di getto, senza neanche rendersi conto di quello che diceva, ma subito si trovò gli occhi delle due addosso.

Ziva: "Come hai detto, Tony?"

Stephany: "Credo che papà ti abbia appena chiesto di sposarlo, mamma."

Tony: "Ehm... veramente, io..."

Stephany: "Papà, non rimangiarti la parola!"

Tony: "Beh, veramente ho cominciato a pensarci solo ieri, e non avevo preparato nè l'anello nè il discorso, quindi x quello dovrai aspettare..."

Ziva: "Beh, allora in tal caso non so se ti risponderei ancora di sì..."

Tony: "Oh, andiamo! Come puoi cambiare idea così?"

Ziva: "Beh, sai, è un paio di mesi che sono soggetta a queste cose... sbalzi d'umore e simili..."

Tony spalancò gli occhi, stupito.

Tony: "Sei... sei incinta?"

Ziva: "Sì, sono incinta."

Stephany: "Evvai! Avrò un fratellino!" esclamò, saltando sul letto.

Tony: "Hey, calma, tesoro!"

Ziva: "Già. Preferirei aspettare ancora un po' a dirlo agli altri."

Stephany: "Ma perchè?"

Ziva: "Perchè voglio preparare bene la sorpresa, ok?"

Stephany: "Ok..."

CONTINUA...

   
 
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