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Autore: Kooglies    04/06/2013    2 recensioni
INCOMPIUTA
Una leggera pioggerellina scendeva su Halifax quel giorno del 23 novembre.
Nonostante tutto non faceva freddo,il clima era abbastanza mite.
Melanie sobbalzava ad ogni fossa presa dalla signora Westburn,nel vecchio pulmino arruginito tutto scrostato e di un azzurro opaco. Intanto batteva il piede per il nervosismo,masticando una di quei disgustosi chewing-gum insapore comprati nei discount per poche sterline.
Melanie non era esattamente una ragazza modello. Dopo la scomparsa di sua madre,era stata mandata in collegio ma le regole c'è infrangeva erano troppe e i danni commessi gravi. Data la sua condotta si decise di mandarla temporaneamente in una casa dove abitava un'ex insegnante del collegio: sarebbe andata a scuola e avrebbe avuto una nuova madre,un nuovo padre per ricominciare la sua vita.
I coniugi Sheeran vivevano in una casetta in periferia della cittadina inglese,e Melanie cercò di ricordare se avessero anche un figlio,Edward, forse?
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ed Sheeran, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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THE WORST THINGS IN LIFE COME FREE TO US.
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When you try your best,but you don't succeed” mi strinse a sè,facendo pressione con il palmo della sua mano sul mio capo,e nascosi il filo nell’incavo del suo collo,continuando a piangere silenziosamente.

“When you get what you want,but not what you need” continuò con la sua voce dolce,accarezzandomi mentre il tepore delle coperte e dei nostril corpi creava uno strano contrasto con il temporale all’esterno. Il vento soffiava e un frastuono di tuoni rimbombava ogni tanto.
Seppi che mi ero lasciata andare completamente,mi stava trapassando da parte a parte e non c’era via di scampo.

When you feel so tired,but you can't sleep, stuck in reverse” misi le mani intorno alle sue spalle e lui strinse il mio fianco destro,tirandomi ancora più a sè per quanto fosse possibile,sentivo il suo respiro sul collo e piano i miei singhiozzi si colmarono.
And the tears come streaming down your face”  con estrema audacia gli lasciai un leggero bacio sulla parte inferiore della mascella,pungendomi con il sottile strato di barba arancione del suo viso.
When you lose something you can't replace”  mi irrigidii a quei versi,mi ricordavano il passato,il passato che mi perseguitava ormai da sempre e lui parve accorgersene,perché posò la mano che prima era sui fianchi sulla schiena,accarezzandola.
“When you love someone but it goes to waste. Could it be worse?” mi baciò lentamente la palbebra,facendomi arrossire,sentendo un’emozione crescente all’altezza del petto.
Lights will guide you home,and ignite your bones” intrecciai la gamba alla sua,ispirando il suo profumo,lasciandomi guidare dalla sua voce.
“And I will try to fix you” Ed si scostò leggermente da me,per poi poggiare la fronte sulla mia e avvicinare la sua bocca alla mia,lasciandomi sentire il suo respiro e mi baciò.
Ricambiai il bacio,poggiando le mie mani sul suo viso per avvicinarlo al mio,mentre lui mi tirava a sé avvolgendomi un fianco. Dischiusi le labbra,approfondendo il contatto e sentii di nuovo quella situazione nello stomaco,bruciava,ardeva di passione.
Ci staccammo e prese a lasciarmi piccoli baci sulla guancia,facendomi arrossire e sorridere dalla felicità. Non sembravo neanche io,Melanie Buckett,la cattiva ragazza,non adatta ai sentimenti e alle storie sdolcinate.
Poi fece una cosa del tutto inaspettata. Mi prese le braccia e le guardò,esaminando le cicatrici.
Mi sentii stupida. E completamente in imbarazzo.
Poi volse lo sguardo verso di me,e arrossii violentemente,mentre mi fissava con quegli occhioni tristi e poi li rivolse di nuovo verso i miei avambracci. Si chinò leggermente verso di esse e le sfiorò delicatamente con le labbra. Sentii gli occhi inumidirsi per quel gesto per lo stupore mentre lui mi accarezzava i capelli con un sorriso costernato.
Sentivo le palpebre pesanti abbassarsi e mi addormentai,sfinita.
Fui svegliata dal rumore di un tuono. Le tre di notte. Una notte che sembrava non voleva passare mai.
Superai  Ed al mio fianco,e mi avviai a passo felpato verso l’armadio,prendendo con mani che tremavano una felpa ed uscii nel balconcino che si trovava al di fuori della camera.
Mi sedetti per terra.
Mi sentivo una completa idiota,e probabilmente lo ero.
Sentivo il freddo penetrarmi nelle ossa e gelarmi la pelle.
I capelli che venivano leggermente scompigliati dal vento e le goccioline d’acqua fredda bagnarmi le spalle,il viso,il capo.
Iniziò a girarmi la testa,mentre mi portavo le gambe al petto,chiudendomi in me stessa,nella mia corazza di protezione.
Poco dopo sentii dei passi e una mano si poggiò sulla mia spalla ‘Vieni dentro’ Ed sussurrò queste parole a bassissima voce.
Sospirai. ‘Ed…io…’ cercai di oppormi ma neanche il tempo di rendermi conto di cosa stava succedendo che lui mi prese per le gambe e mi trascinò nuovamente nella stanzetta,poggiandomi delicatamente sul letto e avvicinandosi per baciarmi.
Mi scappò un sorrisetto quando mi resi conto di cosa stavo realmente facendo: mi stavo innamorando di lui,e la cosa era reciproca. L’avrei trascinato nel baratro che incombeva su di me per anni. Non avrebbe più avuto scampo. Non potevo fargli questo.
Lo allontanai con un braccio rimettendomi seduta ‘Sto bene,penso che tu debba andare ora.’ Dissi con la voce che tremava.
Lui mi scrutò come per capire quel mio repentino cambio d’umore e cercò di controbattere,ma gli misi una mano sulle labbra scuotendo decisa la testa ‘E’ tardi e siamo stanchi ,meglio andare a dormire buonanotte.’
Lui rassegnato mi rivolse un’ultima occhiata,prima di andarsene non prima di aver sussurrato un flebile ‘notte’.
Avrebbe sofferto,avrei sofferto,ma era per il suo bene.
 
 
 
 
 
 
‘Perché diamine dovremmo andare al concerto di questo ciasten chiver?’ borbottava Harry in direzione della sua fidanzata che si portò sconsolata una mano alla fronte.
Maledizione,Harold. E’ Justin Bieber,cosa ci vuole di difficile per capirlo? E poi devi accompagnarmi al concerto perché è il mio idolo,e che diamine.’ Cinthya rigirò il suo cucchiaino nel the che si preparava a bere. Alzò lo sguardo su di me.
‘Oh,e buongiorno zuccherino. Buona vigilia di natale’ mormorai qualcosa simile ad un ‘buongiorno’ e mi recai in cucina,giusto in tempo per sentire Harry che chiedeva alla fidanzata di sentire una canzone del suo cantante preferito,per farsi un’idea di come sarebbe stato il concerto.
Tornai da quei due pochi minuti dopo,con una tazza di caffè bollente in mano e la voglia di uscire sotto zero: stava anche nevicando.
Mi sedetti al tavolo,lanciando un’occhiata al video che stavano guardando: As long as you love me,mi pare si chiamasse la canzone.
Fatto sta che Cinthya aveva la solita espressione ebete quando si trattava di un suo idolo,mentre Harry aveva strabuzzato gli occhi e la sua espressione non prometteva niente di buono.
Sospirai,preparandomi ad un’eventuale sfuriata,notando che anche i coniugi Sheeran avevano fatto il loro ingresso nella sala.
Salutammo tutti educatamente e rivolsi un sorriso incoraggiante ad Anne,che sembrava più di malumore del solito.
Mentre prendevo un sorso dalla tazza,sentii dei rumori soffocati e alzai lo sguardo verso Harry,che si stava togliendo la cuffietta dall’orecchio,inorridito.
‘C-che c-cos-sa era quella cosa?’ disse come se avesse appena ascoltato una canzone di Pino Giordano.
‘Harold,sei così prevedibile. Ora ti dico come andranno le cose: tu ora accetterai il fatto che mi piaccia Justin Bieber,mi porterai al concerto e saremo tutti felici e contenti’ Cinthya sfoderò un sorrisetto di sfida palesemente falso con un tono che non accettava repliche. Ma Harry non sembrava molto d’accordo.
‘Senti,io non pagherò l’ira di dio per andare a vedere quel..quel..coso senza maglietta agitarsi sul palco,okay?’ Harry pronunciò queste parole con un tale patos da colpire-‘mi dispiace!’-Anne in pieno viso che ora si massaggiava il naso,le gote rosse.
‘Non se parla! Faremo come dico io!’ urlò Cinthya incazzata,ma Harry non sembrava volerla assecondare stavolta ‘No! Faremo come dico io!’ urlò il riccio agitando le mani e colpendo involontariamente il servizio antico di piatti prediletto da Anne,che boccheggiando si aggrappò al marito per non svenire.
‘L-la c-c-collezione di piatti di nonna Stephanie’ mormorò sconvolta mentre il marito la consolava dicendole ‘Non fa nulla,Anne cerca di calmarti. Infondo abbiamo ancora il servizio buono di teiere che ci mandò quel tuo lontano parente australiano…’
Harry,dal canto suo,iniziò a scusarsi ripetutamente con la donna,mentre il marito l’aveva stesa sul divano e le sventolava un pezzo di giornale a pochi centimetri dal viso per farla riprendere aria.Mi scappò una risata nel trambusto,era davvero comica la scena.
All’improvviso qualcuno mi poggiò una mano sul fianco e per lo spavento sobbalzai,girandomi d’istinto e vedendo che non era una persona qualunque,ma lui. Per la sorpresa mi lanciai-letteralmente-all’indietro,andando a finire direttamente nel prezioso servizio di teiere. Ed sgranò gli occhi vedendo la figura di sua madre svenire nuovamente mentre io mi rialzavo goffamente imbarazzata per la figuraccia. Si avvicinò a me prendendomi per il braccio ‘Tutto bene?’ mi guardò preoccupato.Aprii la bocca per riferire qualcosa quando suonò il campanello.
Diedi un occhiata alla porta e mi rigirai verso gli altri,annuendo verso Ed e mormorando un ‘vado io’,le guance ancora rosse.


 
 
Un ragazzo alto,bruno e con gli occhi verdi mi guardava attentamente con un sorrisino terribilmente irritante sul volto e con diversi pacchetti in mano.
‘Ciao,io sono Nick. Sono il cugino di Ed,tu devi essere..mh..Melanie!’ disse allegramente entrando in casa e togliendo la giacca di pelle marrone che indossava.
‘Si sono io’ mormorai di fretta. Era davvero uno schianto.
‘Non mi avevi detto che era così carina’ gridò al cugino abbracciandolo,dato che il rosso aveva appena fatto il suo ingresso in sala.
Non udii la risposta dell’altro,Cinthya a grandi falcate varcò l’ingresso e presami per il braccio,uscì fuori velocemente.
‘Sei impazzita? Morirò congelata’ dissi sprezzante battendo i denti per il freddo.
‘Vestiti in fretta. Dobbiamo assolutamente andare a comprare un abito super sexy per la cena di stasera.’ Spiegò semplicemente.
‘Cena?’ chiesi aggrottando le sopracciglia.
‘E’ la vigilia di Natale! Ma c’è qualcosa in quel cervellino o no?’ sbuffò spazientita mentre si allontanava spazientita.
Sospirai,recandomi in casa ancora in pigiama,mentre fuori continuava a fioccare.
 
 
 
 
                                                            
 
 
 
NON UCCIDETEMI,VI PREGO.
FORGIVE ME.
Scusate scusate scusate,ma la scuola mi ha impegnato a tempo pieno e tra latino,greco,matematica,storia non ci capisco più  nulla.
HO LA VERIFICA DI GEOMETRIA VENERDI’. VENERDI’ IL PENULTIMO GIORNO DI SCUOLA. Roba da spararsi.
Dai che è quasi finitaaaa.
Inoooltre,sono andata al concerto dei One Direction. Dio vi giuro è stato s-t-u-p-e-n-d-o. A Verona.
Ho fatto sei ore di fila ma ne è valsa la pena.
Un minuto,ma a voi che ve fotte? Nulla,giusto.
Tornando alla storia,ribadisco che non ho nulla contro JB,e…vi è piaciuta la scena tra Ed e Mel?jkjkgsgks sinceramente volevo renderla più..intima,ma non ci sono riuscita L.
Nick renderà le cose un po’ interessanti…mh vedremo.
Btw la scena dei piatti e delle teiere doveva essere ‘comica’ ma non fa ridere HAHAHAHAHAHAHAAHAHAHAH cazzo rido.
Allora ditemi,fatemi sapere se vi è piaciuto questo capitolo (spero che qualcuno segua ancora la storia argh ),come vi è andata la pagella,se avete debiti..insomma potete scrivermi qualsiaaaasi cosa!
See ya soon,
-Gemma.
   
 
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