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Autore: Nikki Potter    05/06/2013    2 recensioni
John fissò Sherlock attentamente per la millesima volta negli ultimi due mesi e mezzo. E tuttavia per la millesima volta non riuscì a capire che cavolo frullava nella testa del Consulente Investigativo.
Soprattutto non riusciva a capire i modi stizziti e le occhiate infastidite che a volte gli lanciava.
Non ci capiva proprio niente, e non poteva farci nulla. Comprendere le sfumature e le mille sfaccettature Holmesiane era un'impresa titanica, ed era fortunato se in alcuni casi ci riusciva. Sempre era pressocché impossibile.
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson , Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sherlock&John- Una questione di labbra
UNA QUESTIONE DI LABBRA


John fissò Sherlock attentamente per la millesima volta negli ultimi due mesi e mezzo. E tuttavia per la millesima volta non riuscì a capire che cavolo frullava nella testa del Consulente Investigativo.

Soprattutto non riusciva a capire i modi stizziti e le occhiate infastidite che a volte gli lanciava.

Non ci capiva proprio niente, e non poteva farci nulla. Comprendere le sfumature e le mille sfaccettature Holmesiane era un'impresa titanica, ed era fortunato se in alcuni casi ci riusciva. Sempre era pressocchè impossibile.

Sherlock in quel momento era seduto sulla poltrona nera di pelle, gli occhi chiusi, le mani giunte sotto il mento e l'espressione concentrata.

Si portò alle labbra la tazza piena di thè caldo senza smettere di osservarlo per cercare di capirci qualcosa.

"John smettila di fissarmi. Sei fastidioso".

La voce seria ed infastidita di Sherlock lo portò a sbuffare e distogliere lo sguardo per osservare il colore scuro del thè.

Lo irritava il comportamento inspiegabile di Sherlock nei suoi confronti. Sembrava quasi che non volesse trovarselo davanti. Beh, peccato che vivevano insieme, per cui doveva arrangiarsi. Lui non aveva nessun tipo di problema, non l'aveva mai avuto nemmeno nell'anno e mezzo prima dei tre anni di depressione e coma che c'erano stati e nemmeno in quei tre mesi da quando Sherlock era tornato come un fulmine nella sua vita, portando caos e confusione.

Per prima cosa si era mollato con Mary, o meglio lei l'aveva lasciato rimproverandogli di non essere stato sincero con lei. In cosa John non l'aveva ancora capito.

Probabilmente le aveva dato fastidio la notizia che sarebbe tornato a vivere con Sherlock al 221B, e sapeva che nel mese in cui John li aveva fatti conoscere e costretti più o meno a frequentarsi, Mary aveva decisamente odiato Sherlock.

E la cosa era ampiamente ricambiata dal Consulente Investigativo che, una volta saputa da John la rottura, aveva ghignato tutto soddisfatto dalla sua poltrona per poi alzarsi di colpo e suonare col violino l'Inno alla Gioia.

Decisamente eloquente, le parole in quel caso non erano servite.

Mentre rivangava con la mente quegli ultimi tre mesi si alzò bruscamente dalla poltrona per andare a riporre la tazza ormai vuota nel lavandino.

Sentì su di sè lo sguardo attento di Sherlock seguirlo e gli venne spontaneo replicare con le stesse parole irritanti che il Consulente Investigativo aveva usato solo due minuti prima.

"Sherlock smettila di fissarmi. Sei fastidioso".

"Non sai quanto lo vorrei anch'io" rispose invece Sherlock sospirando.

John lo raggiunse, sopracciglio inarcato, chiaramente confuso.

Ma quando mai non lo era con Sherlock.

"Scusa?"

Sherlock sbuffò di nuovo, chiaramente nervoso. "Odio non avere il controllo sulle cose".

E quello cosa centrava? Sulla faccia di John si poteva leggere un enorme punto interrogativo.

"Non riesco a smettere di fissarti. Ti fisso anche nei momenti meno opportuni, per esempio quando sto esaminando un caso. E mi distraggo...tu mi distrai, o meglio le tue labbra mi distraggono, soprattutto quando parli. E' fastidioso, non sopporto che qualcosa mi distragga a tal punto da far passare il caso in secondo piano".

Sherlock aveva parlato con estrema naturalezza, come se le parole da lui pronunciate fossero assolutamente normali.

Per John invece fu come una cannonata, che lo portò a spalancare la bocca per la sorpresa e l'incredulità.

A Sherlock piacevano le sue labbra? E perchè diavolo non l'aveva detto prima?

"So io come aiutarti" rispose John avvicinandosi.

Sherlock lo osservò attentamente, senza muovere un solo muscolo.

"L'unico modo è che tu mi baci Sherlock. Così la tua ossessione per le mie labbra scomparirà" aggiunse John del tutto tranquillo.

Era solo un bacetto, niente di che, poi Sherlock sarebbe tornato nel suo mind palace e avrebbe smesso di lanciargli occhiate infastidite.

Notò Sherlock riflettere prima di annuire convinto. Senza preavviso si alzò dalla poltrona e gli si parò davanti.

Notò i suoi occhi chiari guardare alternativamente i suoi occhi e le sue labbra prima di gettarsi su di esse con un tale impeto che lo lasciò stupefatto.

Tuttavia non si oppose quando sentì la lingua di Sherlock leccargli il labbro inferiore, anche se doveva essere un semplice bacio a stampo.

Non si lamentò nemmeno quando Sherlock infilò la lingua nella sua bocca sfiorando la sua, e nemmeno quando lo sbattè rudemente contro il muro alle sue spalle.

Non una sola protesta quando sentì quelle labbra carnose lasciare una scia di baci e saliva sul suo collo mentre le mani trafficavano per aprirgli una delle camicie a quadretti che Sherlock tanto detestava.

E non lo fermò nemmeno quando lo spinse in camera sua.

*

"Meno male che doveva essere solo un bacio" commentò John voltandosi per osservare Sherlock completamente nudo coricato di fianco a lui, un braccio dietro la testa.

"Non mi sembra di aver sentito i tuoi lamenti, anzi gli ancora si sprecavano" replicò Sherlock ghignando.

"Come anche gli oh , John da parte tua".

"Touché" Sherlock si voltò per fissarlo per la millesima volta.

"E' stato fantastico" confessò John.

"Mmmm-mmmm....." Sherlock annuì, andando su e giù con la punta del naso per sfiorare il collo di John.

"Vuoi rifarlo?" domandò John accarezzando con entrambe le mani la schiena di Sherlock.

"Oh sì, John".


ANGOLO AUTRICE

Mi sono divertita da pazzi a scriverla. Spero che anche a voi sia piaciuta. Lasciatemi una recensione per farmelo sapere.

Che il Johnlock sia con voi!

Nikki Potter

  
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