A tutti quelli che, come me
stanno ancora soffrendo per la presunta morte di Giul.
E a Giuliano de’ Medici: il Principe della Gioventù.
Perché sei morto, spiegamelo
Perché villana Morte in gentil core
ha miso il suo crudele adoperare
«Perché
villana Morte in gentil core
ha miso il suo crudele adoperare,
guastando
ciò che al mondo è laudare»
―Dante
Alighieri; Vita Nova (VIII)
Quel giorno, a Firenze,
pioveva.
Lorenzo indossava un
cappotto nero – che strano colore, il
nero – il capo mollemente coperto da questo mentre la mano stringeva quasi
tremante l’unica rosa che stringeva; lentamente, le dita Clarice
andarono ad avvolgere il suo polso.
La città era buia,
spenta. Lorenzo stava dinanzi alla nuova tomba come un fantasma, pregando in
silenzio per l’anima di Giuliano, che
non stesse tra le fiamme dell’inferno come invece meritava quella di chi lo
aveva ucciso. Sospirò pesantemente, appoggiando il fiore assieme agli altri e
ritornando nelle sue stanze.
La sua città aveva perso
il suo amato Principe.
Note d’Autrice ▪ un colpo
in testa e via! A volte ritornano.
Cento parole esatte per
commemorare la presunta morte di Giuliano. Che no, non accetterò mai, tuttavia,
sono in lutto e cosa meglio di una drabble per
mostrare che cosa è, secondo me, la perdita di Giuliano per Firenze e, più
banalmente, per Lorenzo?
Ovviamente, è una cosa
così sciocca che non dovrebbe essere nemmeno pubblicata, tuttavia il dolore è
troppo e so che anche voi state soffrendo, lo so.
La citazione iniziale è
tratta dalla Vita Nova, in una poesia nella quale Dante parla della morte di
Beatrice - e vi giuro che tutto questo
mi fa soffrire.
Alla prossima,
radioactive, sofferente