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Autore: maynflow    06/06/2013    3 recensioni
'...per quanto le mie possibilità possano influire, farò il mio meglio per renderti felice e per essere la persona giusta per te.'
Un viaggio interminabile alla ricerca dell'amore.
Genere: Angst, Erotico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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                                                                                          CHAPITRE 1 

-Partiamo ed andiamocene da qui. Parti con me.- gli occhi di André brillarono di desiderio. Jehan sapeva quanto lui ci tenesse a cambiare vita, a lasciare Parigi e girare il mondo ma era cosciente anche del fatto che non l’avrebbe mai lasciato. André era chiuso con i suoi sentimenti, non li mostrava per paura di farsi illusioni. Molte volte gli aveva confidato di non credere all’amore se non come forma di debolezza. Tutto sommato, era un bel modo di vivere,  il suo. Nessun rimpianto, non si aspettava nulla dagli altri tanto quanto da se stesso. Aveva sempre fatto ciò che gli passava per la mente tanto da poter essere definito il massimo esponente del famoso ‘Carpe Diem’. Jehan invece era completamente l’opposto. La personificazione della bontà, qualche lentiggine sul viso e dei capelli rossicci che André adorava. Jehan avrebbe dato la vita per lui. Lo conosceva da così tanto tempo, non riusciva ad immaginarsi da nessuna parte senza di lui. Insieme si completavano e nemmeno loro riuscivano a capire quanto fossero importanti l’uno per l’altro. André era la scelta migliore; poteva condurlo alla felicità in un secondo o spezzargli il cuore altrettanto velocemente. Era come avere tra le mani un tesoro di così inestimabile valore ma dover stare costantemente in allerta per non farlo cadere. Possiamo dire che Jehan fosse la realtà e André il cambiamento.
-Non abbiamo così tanti soldi per viaggiare, ti ricordo dove viviamo. Qui ci sono tutti i nostri amici e come faremo con l’università? E’ troppo…utopico.- lo contraddisse Jehan non poi così sicuro. Il suo sguardo guizzò fuori dalla finestra, il panorama delle strade di Parigi era bello ma avrebbe fatto qualsiasi cosa per partire e andare via. Era solo abituato a programmare tutto. Doveva solo abbandonare la sua vita e partire?
-Ho da parte qualcosa per pagarci il viaggio. Ci stavo pensando da un po’. Io ho te, tu hai me, che ce ne frega degli altri?-
-André, oggi sei romantico o è solo un modo piacevole di convincermi?- Jehan rise inclinando la testa di lato, accogliendo volentieri il bacio di André sulle sue labbra.
-E’ un sì?- lui prese il suo viso tra le mani, il respiro di Jehan lo faceva rabbrividire.
-Sì, verrò con te.-
***
La vista di Parigi dalla Tour Eiffel di notte era spettacolare. Parigi era considerata la città dell’amore eppure loro non l’avevano mai visitata come meritava. Migliaia di turisti ogni giorno riempivano le strade ma –come in ogni città cosmopolita che si rispetti- in ogni sobborgo c’erano quelle stradine dimenticate da Dio. Era lì che avevano sempre vissuto André e Jehan. In realtà il primo aveva trascorso la maggior parte della sua vita a Bordeaux, mentre l’altro a Vichy. Si erano entrambi trasferiti a Parigi per studiare, affittando un monolocale a poco prezzo. Quello era successo tre anni prima e, guardando indietro nel tempo, ne avevano passate tante insieme. Per quanto Jehan si sforzasse di ricordare, non c’era mai stato un periodo in cui era stato da solo o lontano da André. Nell’ultimo periodo, anzi, si erano avvicinati molto.
-Perché qui?- Jehan si voltò verso il moro. Erano pochissime le persone presenti in quella sala all’apice della Tour Eiffel. Di solito, la sera era un ristorante ma era piuttosto tardi e le ultime coppie stavano andando via. L’orario di chiusura era alle porte ma era il momento migliore per ammirare la città senza troppa gente addossata ai vetri. Tutte le luci dei lampioni su ‘Rue de Rivoli’ o i negozi sgargianti de Les Champs Elisée rendevano Parigi un cielo stellato.
-Prima di partire volevo farti apprezzare la nostra città. Lo sto facendo per noi, tutto questo. E’ difficile … spiegare i miei sentimenti. Non so come tu ci riesca, sembra tutto così semplice con te. Però io sono quello che cambia idea circa ogni cinque minuti e tu sei testardo.- fece un respiro profondo, non era mai stato bravo a parlare di sé ma questo non lo fermò.
-Ti dissi che ti avrei fatto star male, che ti avrei fatto soffrire stando insieme a me ma tu eri così ambizioso e volevi farmi capire che sono in grado di amare. Che tutti sono in grado di amare. E allora mi sono fidato di te e ho trovato qualcuno che è sempre lì a sostenermi anche se la maggior parte delle mie scelte sono infondate o dettate dal mio essere precipitoso. Non penso, agisco e basta perché mi è più facile. E questo discorso è solo per farti capire che per quanto le mie possibilità possano influire, farò il mio meglio per renderti felice e per essere la persona giusta per te.- concluse sorridendo per l’espressione basita di Jehan che probabilmente non l’aveva mai visto così come lo stava vedendo quel giorno. Diverso, positivo.
Non rispose, si limitò ad avvicinarsi a lui, posandogli un bacio leggermente sotto le sue labbra, restando accanto al suo viso per qualche minuto interminabile. André adorava il profumo di Jehan non per un motivo particolare. Probabilmente adorava tutto di lui. Jehan era quel tipo di ragazzo la cui bellezza non era notata da tutti. Non era come la maggior parte delle persone che conosceva che, sapevano di essere belli e tutti continuavano a ripeterlo. Jehan aveva quella bellezza nascosta dagli occhi comuni della società che lo rendevano irrimediabilmente attraente. E non sapeva nemmeno di esserlo. Era privo di malizia ma del tutto desiderabile. Quante volte André avrebbe voluto avvicinarsi a lui e concedersi completamente alla persona più importante della sua vita senza rimpianti? L’aveva fatto molte volte ormai, André, ma nessuna delle precedenti era stata desiderata davvero come quella. Tutti gli altri erano stati dei tappabuchi a momenti di noia della sua vita spericolata, trascorsa alla ricerca di qualche bar o discoteca in cui passare la notte. La vita sentimentale del rosso invece, era pressoché inesistente. Non perché non potesse essere abbastanza attraente per qualcuno, ma perché ormai nessuno aveva bisogno di una figura con una buona dose di ingenuità e timidezza che lo rendevano assolutamente esemplare. Jehan era immacolato, una figura tanto pura quanto perfetta e André non avrebbe mai voluto scalfirlo per paura di cambiarlo.
Quando il controllore suggerì di lasciare la sala, la mano di André scivolò lungo quella di Jehan, intrecciando le proprie dita a quelle del ragazzo e il rosso si meravigliò della dolcezza di quel gesto. Le valige erano pronte –impacchettati alcuni vestiti in fretta a furia- e così anche i biglietti.

***

Il fischio del treno fece destare Jehan dai suoi pensieri. Non aveva avuto rimpianti e tra quelli che sembravano minuti interminabili, sarebbero partiti. Definita l’andata ma non il ritorno. Durante il viaggio verso l’appartamento, per recuperare tutto il necessario, Jehan aveva chiesto ad André quando sarebbero dovuti tornare,o se sarebbe stato il caso di avvisare gli amici della loro assenza. Lui aveva semplicemente scosso la testa;  gli amici o le conseguenze non erano mai stati all’apice delle sue preoccupazioni. Molte volte Jehan si era meravigliato di esser entrato nelle sue ‘grazie’ con la sua semplicità. L’aveva notato per caso e aveva capito che era diverso dalla solita società consumistica che basa tutto sull’aspetto esteriore, omologando gli individui con tanto di bollino e firma di fabbrica.
Jehan era l’unico del suo genere e sarebbe sempre rimasto così, a ricordargli di quanto la sua vita avesse un senso preciso con la sua presenza.
Il treno fischiò di nuovo e partì. Jehan, seduto accanto al finestrino, guardò il paesaggio che ben presto cambiò; dalla città piena di rumori alla campagna tranquilla.
Ormai non poteva più tornare indietro ma nessuno di loro aveva intenzione di farlo.
Au revoir Paris.



ANGOLO AUTRICE:
Primo capitolo della mia prima fanfiction. Bisognava inziare prima o poi no? Sarà una storia in cui ogni capitolo sarà ambientato in una città diversa -non so bene quanti capitoli ci saranno- partendo proprio da Parigi. Ci metterò insieme i miei generi preferiti quali l'angst -chi non ama l'angst?- fluff e il genere erotico. Ma man mano che si andrà avanti con la storia capirete meglio. Spero soltanto che questo primo capitolo vi attiri, non dimenticate di lasciarmi una piccola recensione per farmi sapere com'è. Le critiche sono ben accette.
Au revoir mes amis, al prossimo capitolo :)
P.S: Cercherò di aggiornare ogni settimana, spero di essere puntuale. :P
   
 
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