Mi sveglio, anche stamattina, con quel senso di amaro viscidume in bocca. Il solito rituale, infilo mutande e calzini, vado in bagno e mi sciacquo la faccia. Indugio sul gabinetto, infilo quindi anche reggiseno, pantaloni, maglietta, scarpe.
La colazione è già pronta, devo solo tirarla fuori dal frigorifero, perché c'è solo un piatto di spaghetti? Non mi importa, mangio lo stesso, ho fame, vorrà dire che il pranzo sarà meno sostanzioso.
Non ho ancora finito, e già sento quel clacson, sempre il solito suono, che mi chiama, che mi vuole, anche oggi devo andare a lavoro, la paga è ancora misera, cos'altro devo fare per ricevere un aumento? Devo correre, comunque... non ho tempo per sistemare i piatti.
Non voglio parlare del mio lavoro. È noioso, e lungo da spiegare. Diciamo che faccio commissioni per conto del sindaco; ogni tanto sono costretta a prendere decisioni importanti per conto del mio capo, è sempre complicato cercare di capire quel che vuole che io faccia, e quando sbaglio non la prende bene. Ma tanto a voi che interessa? Oggi la giornata lavorativa è andata abbastanza bene, torno a casa stanca, affamata e puzzolente, con un po' di soldi da spendere... beh, un nuovo forno a microonde sarebbe carino, da posizionare da qualche parte in cucina... no, voglio ritinteggiare per bene le pareti, tengo i soldi da parte. Mi faccio la doccia, poi torno in cucina, oh dio, i piatti, li ho lasciati sul tavolo tutto il tempo, che puzza! C'è pieno di mosche. Mi basta affidare il piatto alla lavastoviglie, ora mi metto a cucinare. Spalmo il formaggio sui panini, poi li metto in forno. Mentre aspetto che la cena sia pronta, mi siedo sul divano ed accendo la televisione... il canale gastronomico andrà bene, ogni volta che lo guardo mi sento come se imparassi qualcosa di nuovo.
Oh, c'è puzza di bruciato.
Mi giro, e le fiamme avvolgono già i mobili di tutta la cucina.
Sudo, piango, sono scossa da una enorme tensione, urlo, chiedo aiuto, fa così caldo! La mia cucina! È tutto andato in cenere! Il fuoco mi raggiunge, il dolore è immenso, non ce la faccio più, ormai ne sono avvolta, salvatemi, vi prego, vi preg

"cazzo, no, un'altra volta, questi Sims sono sempre più idioti, meglio che riparto."

Mi sveglio, anche stamattina, con quel senso di amaro viscidume in bocca. Il solito rituale...