Anime & Manga > Darkstalkers
Segui la storia  |       
Autore: Light and Darkness    23/12/2007    1 recensioni
(Per chi sapesse la trama di Darkstalker l'azione di questa fic si svolge dopo il torneo di Pyron e dopo la sua sconfitta. Questa fic però è una possibile prosecuzione degli eventi, quindi non preoccupatevi se non conoscete la trama precedente perché questa fic è una storia a se stante.)Due angeli caduti, due fratelli scesi sulla terra, l'uno per desiderio di potere, l'altro per cercare il suo parente smarrito.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Prologo

Il paradiso ? Potreste chiedermi se esiste ? Vi risponderei di si; che è un posto bellissimo, pieno di luce e tranquillità. Ma io sono sceso sulla terra perché non lo sopportavo più. E successo un paio di mesi fa; si mi sono ribellato a mio padre, mi sono ribellato a lui: Dio, credo che voi umani lo chiamate cosi, ho visto quanto potere mi poteva dare la vita qui, poteri che persino mio padre teme. E cosi ho lasciato il posto in cui sono nato, ho accettato le tenebre dell'umanità come nuova casa. In cambio delle mie ali di angelo ho ottenuto nuovi poteri e nuove ali. La luce non può nulla in confronto all'oscurità. Non provo rimorsi per ciò che ho fatto, potrò anche essere esiliato per sempre dal paradiso. Non mi importa, so che ci sono forze a questo mondo che si combattono, sono diventato uno di loro: un Darkstalker, almeno cosi li chiama l'umanità. Sono diventato uno di loro, ma io li sconfiggerò tutti, mi prenderò i loro poteri, e allora la terra brucerà e adorerà un nuovo dio.

1.Amore fraterno.

Gabriel era sceso sulla terra, l'aveva fatto senza ordine di suo padre ma la cosa gli importava poco. Sentiva che doveva trovare suo fratello, doveva riportarlo a casa , non sapeva se suo padre lo avrebbe riaccettato, non sapeva nemmeno se avrebbe riaccettato lui. Se ne era andato senza dire nulla, non voleva essere fermato.

Gabriel si sedette su un masso e riflesse sul da farsi. Guardò per un attimo la foresta tranquilla, ascoltò il cantare di tute le creature che suo padre aveva creato. Chiuse gli occhi immaginando la pace del luogo che aveva lasciato, era tutto cosi simile, cosi calmo. Il vento mosse le fronde e i corti capelli biondi di lui, il tramonto illuminava il tutto di un atmosfera rossiccia. Gabriel tirò un sospiro.

“Dove sei fratello mio? Dove sei ? Sono giorni... no settimane che ti cerco, e di te non ho trovato traccia, possibile che tu sia sparito ?” Gabriel pensò mentre il vento aumentava di intensità.

Gabriel si distese a terra contemplando con gli occhi azzurri un cielo di colore rossastro macchiato di qualche straccio di nuvole chiare e pacifiche.

“Lo so che ci sei da qualche parte lassù padre, so che mi osservi , so cosa vuoi. Vuoi che io torni. Vuoi che io lasci perdere questa impresa che tu reputi folle. Ma io, lo sai, sono testardo esattamente come lui.” pensò l'angelo, l'età che dimostrava non era pari alla sua reale. Mille anni non erano poca cosa anche per un immortale.

Il sole stava lentamente sparendo all'orizzonte. Gabriel si stirò, si tirò via la maglia bianca, e lascio alle sue ali bianche un po di respiro, le apri per bene, poi le ripiegò. Nasconderle non era poi cosi complicato, aveva imparato in breve tempo a ritrarle dentro la schiena. Aveva iniziato ad indagare dove si erano verificati strani fenomeni, ma non lo avevano condotto da suo fratello. Doveva avvisarlo, doveva fargli sapere cosa stava per accadere.

Improvvisamente Gabriel senti un rumore tra i cespugli, ritirò le ali rapidamente, e si rimise la maglia pochi secondi prima che un uomo vestito interamente di viola e dai lunghi capelli argentei comparisse tra la vegetazione. Gabriel si voltò verso di lui.

“Slave viandante.” gli disse quello cordialmente. Gabriel ricambiò in maniera altrettanto decorosa. Poi qualcosa catturò la sua attenzione: aveva già visto quell'uomo da qualche parte, ma non ricordava dove. Gabriel esitò. Vedeva l'aura di quell'individuo, e non era un aura normale.

“Scusa, devo farti una domanda.” Gabriel gli sta per chiedere di suo fratello, quando gli venne in mente un'altra domanda che di certo meglio si prostrava alla situazione.

“Tu sei un Darkstalker vero John Talbain? ” chiese Gabriel si era ricordato il nome del suo interlocutore. L'uomo si irrigidi.

“Come fai a sapere il mio nome ? Ma soprattutto come fai a sapere che ero un Darkstalker ?” chiese John con un po di astio nella voce, il sole era oramai tramontato.

“Ti abbiamo osservato.” disse Gabriel semplicemente, era vero dal paradiso di potevano vedere molte cose.

“Tu e chi altri ?” John non voleva ricordare la bestia che si era lasciato alle spalle. Non voleva ricordare il supplizio che era costretto a sopportare ogni notte di luna piena. Aveva faticato a ritornare umano, e ora voleva solo dimenticare.

“Io e gli altri come me.” rispose l'angelo tranquillamente sorridendo al suo interlocutore.

John non capiva, rimase fermo. Guardò il ragazzo con un aria di sospetto, non era naturale, era strano, sentiva che non era umano.

Improvvisamente il Darkstalker cadde sulle ginocchia, si teneva lo stomaco.

“Le mie scuse John, ma un Darkstalker non può nascondere la sua vera natura di fronte a me. E una mia caratteristica.” disse Gabriel, John si contorceva dal dolore, sentiva il suo fisico cambiare, mentre il volto assumeva la forma di quello di un lupo.

Di colpo senti di essere ritornato la bestia che era sempre stato. Il licantropo era ritornato.

“Tu.... è colpa tua maledetto.” il mannaro si lanciò contro Gabriel imprecandogli contro e ad artigli tesi. Gabriel scansò di poco.

“Non capisco di cosa tu stia parlando John.” disse l'angelo estraendo fuori una grossa spada dalla lama azzurra.

“Sei tu quello che mi ha gettato addosso questa maledizione.”John era furibondo estrasse il nunchaku. Lo mise in posizione orizzontale tendolo con le mani, e sai palmi ne scaturirono diversi fasci luminosi che avevano la forma di diversi lupi.

Gabriel si parò con la spada, ma fu ugualmente ferito a una spalla da uno di quei fasci.

“Non male come attacco, davvero niente male.....” disse Gabriel in segno di rispetto. “...non avevo mai sperimentato il dolore fisico prima di adesso. Vediamo cosa sei in grado di fare amico mio.” Gabriel, si lanciò verso il licantropo il quale si teneva pronto, Gabriel tirò un fendente John lo scansò facilmente, l'angelo piantò a terra la spada e usandola come perno, tirò nel petto del suo avversario un forte calcio. Nel medesimo istante John lo aveva colpito con una poderosa artigliata. I due furono scaraventati indietro per diversi metri.

“È addestrato bene alle arti marziali, quasi quanto me.” pensò John.il ragazzo benché fosse all'apparenza un diciottenne, presentava una forte esperienza. Gabriel si mise dietro alla sua spada la quale lama era abbastanza grossa da coprilo se si accucciava, cosa che aveva fatto.

“Sei forte. Però ti devo dire un'altra mia particolarità. Io sono in grado di copiare i poteri di un Darkstalker per un breve periodo se ho un contatto fisico con uno di questi.” John non capi subito, ma non ci mise molto. I capelli del giovane si stavano allungando e da dietro la spada si stava profilando la coda di un lupo.

Quando si rialzò Gabriel non era cambiato, era sempre lui, eccezion fatta per i capelli e la coda e per le mani dotate di artigli, era sempre lui. L'angelo si mise in posizione si concentrò. Saltò si mise in posizione orizzontale al terreno, ed iniziò a roteare, poi si diresse verso i suo bersaglio.

John usò lo stesso attacco per difendersi. I due percorsero diversi metri rasenti al terreno, poi John fece un salto carpiato all'indietro e atterrò sulle zampe posteriori, Gabriel piantò la spada nel terreno formando un solco enorme, si fermò pochi istanti dopo, le sue ali erano aperte luminose. Entrambi erano stanchi, ansimavano.

“Allora sei tu quello che va in girò a uccidere i Darkstalker per rubarne i poteri .” disse John. Aveva sentito di un misterioso individuo che uccideva i Darkstalker, per ottenerne i poteri. Nulla si sapeva di questo tranne che avesse le ali di un angelo. A quella affermazione il cuore di Gabriel ebbe un sobbalzo.

“Che si tratti di...” Gabriel scosse la testa cercando di scacciare quel pensiero.

“Non posso permetterti di sopravvivere. Io devo proteggere la donna che amo. Felicia, se cadrò perdonami.” John corse versò Gabriel, il quale stava fermo. Una lacrima gli rigò il volto, poi l'angelo si abbassò e colpi ripetutamente il suo avversario, poi lo colpi in modo da mandarlo contro un albero. John si trovò impreparato, picchiò la testa contro il tronco , ebbe appena il tempo di girarsi che si ritrovò con la spada dell'angelo puntata sul collo.

Lo sguardo dei due si incontrò per la prima volta.

“Avanti, uccidimi. Fai tua la mia maledizione. A quanto pare non sono stato in grado di raggiungere il limite delle mie abilità.” John disse queste parole.

“Ma che fai ?” chiese il licantropo, si sarebbe aspettato di vedersi passare la lama della spada attraverso il petto.

“Non voglio ucciderti, non ne vedo il motivo. Sai in qualche modo mi sei simpatico John Talbain. E stato divertente combattere con te.” disse Gabriel sorridente tendendogli una mano per aiutarlo ad alzarsi. John, non capiva quel ragazzo, ne cos'era ne tanto meno come ragionasse.

“Ma chi sei in realtà ?” chiese il licantropo alzandosi da solo.

“Giusto non mi sono presentato. Mi chiamo Gabriel, sono qui per cercare mio fratello.” disse lui amichevolmente. John lo guardò con diffidenza.

“Tu sei un angelo vero ?” chiese il licantropo squadrandolo.

“Beh.... Si. Mi pare evidente.” rispose, indicando le sue ali.

“Tuo padre ha lanciato su di me questa maledizione, togliimela.” ringhiò John.

“Mio padre ?” Gabriel era certo che suo padre non aveva mai fatto nulla simile quindi quella affermazione gli risultò strana.

“John, mio padre non ha mai lanciato su nessuno una maledizione come la tua.” ribatté.

“Bugiardo... tu stai mentendo.” Gabriel lo fulminò.

“Noi angeli non possiamo mentire. È una legge divina che non possiamo infrangere .” rispose stizzito.

“Il tuo potere l'hai ereditato da tuo padre, io non posso togliertelo.” l'angelo assunse un espressione seria.

“So perché lo disprezzi tanto, come ti ho già detto ti abbiamo osservato....” Gabriel fu interrotto da un improvviso movimento fra i cespugli, dai quali ne usci una ragazza dalle movenze sensuali e feline.

“Una tua amica ?” chiese Gabriel, John annui.

“Cosa ci fai qui John ?” chiese lei allegramente. Dopo le dovute spiegazioni i tre avevano acceso un fuoco.

“Cosi; tu sei un angelo e sei venuto qui per trovare tuo fratello che se ne andato da un paio di mesi.”disse Felicia. Gabriel annui sorridendogli. Poi però divenne improvvisamente triste, possibile che fosse suo fratello ha uccidere i Darkstalker per ottenere i loro poteri ? Gabriel non riusciva a capacitarsene. Gli angeli non potevano uccidere, era un tabu che era stato imposto.

“John ma tu non eri tornato umano ?” chiese Felicia guardando l'aspetto del suo amico. Quello si alzò e si diresse verso Gabriel.

“Perché io non posso ritornare a una vita normale ?” chiese il licantropo.

“John, io lo posso immaginare come ti senti..... l'ho visto....”cominciò Gabriel. “e tu cosa sai di me ? Nulla, assolutamente niente.” lo interruppe John urlando e ringhiando.

“Io so che non ti sogneresti di fare del male. Sei buono, non hai motivo per avere dei rimpianti. Accetta il tuo potere; usalo per fare la cosa giusta, o almeno quelle cose in cui credi.” rispose Gabriel.

“Giusto John non puoi passare il tempo a piangerti addosso.” intervene Felicia. Il licantropo sbuffò perplesso.

“Non sarebbero male come compagni di viaggio.” pensò Gabriel. “Forse con loro sarebbe più facile trovare mio fratello e poi, avrei un occasione per imparare qualcosa di più sui Darkstalker e sulla vita qui sulla terra.”

Gabriel si alzò.

“Ragazzi, che ne direste di venire con me ? Sono stanco di viaggiare da solo. E poi mi sembrate simpatici e di sicuro sapete più cose di me su questi posti.” lui sorrise.

“E perché dovremmo ?” disse John, non si fidava molto di quel ragazzo.

“Io ci sto. John dai, ha bisogno di una mano. Quando ne avevo bisogno io, tu c'eri sempre, perché con lui dovrebbe essere diverso?” Felicia lo guardò.

“Ok, ma solo perché me lo chiede Felicia. Chiaro bamboccio ?” disse John non particolarmente entusiasta.

“Grande. Fratello giuro che insieme a loro ti riporterò a casa non importa se dovrò farlo con le cattive maniere.” Gabriel pensò queste parole più volte prima di addormentarsi. Aveva trovato degli amici i suoi primi amici e la cosa lo rendeva immensamente felice.

Lo so è un po difficile da capire perché Darkstalker non è molto famoso qui in Italia, però se mi diceste cosa ne pensate o anche solo la leggeste,ve ne sarei eternamente grato. Baci Light.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Darkstalkers / Vai alla pagina dell'autore: Light and Darkness