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Autore: Ollieparawhore    07/06/2013    1 recensioni
-Sono sempre stata così. Diffidente.
Sarà perchè continuano a ferirmi, forse.
Oh, ma ho la musica con me.-
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tamburello freneticamente le posate sul piatto.
"Ollie ,piantala, finirai per romperlo". Vengo sgridata da Alex.
Non ci bado e continuo. Il ritmo persiste e rimbomba nella mia testa e continuo a riprodurlo. Mancano due ore al nostro concerto. Mi alzo e mi fiondo in bagno. Metto a un volume improponibile il CD dei Black Dahlia Murder. La mia chioma rossa è decisamene indomabile, e tento invano di sistemarla. Provo ad assumere un aspetto decente con del trucco, ma la mia odiosa faccia è ancora lì. Mad si aggiunge a me. Lucido le Creeper. Tiro su le calze. Metto il giacchetto di pelle e imbocco il corridoio per la porta sul retro. Ho il casco sotto braccio e la chitarra in spalla. Sento qualcuno correre, acciaccare qualche pozzanghera e mettermi una mano sulla spalla ansimando. Mi giro.
 "Vengo con te, dobbiamo fare l'ultimo sound check" afferma Oliver.
"Sto in moto, non ho altri caschi." rispondo un po’ scocciata. Mi sventola davanti al naso un casco mal ridotto, sorridendo.
 "Muoviti". Mi faccio strada tra la gente a passo svelto. Estraggo le chiavi dalle tasche e levo la catena. Sistemo tutto e affido la chitarra a Oliv. Metto il casco, prendo posizione. Lo incito a sbrigarsi e sedersi. Mette le mani ai lati, senza nemmeno sfiorarmi. Metto in moto.
"Sicura di essere abbastanza forte da portare entrambi?".
"Tsk" lo guardo in tono di sfida.
 Partiamo e lui sobbalza incollando le mani ai miei fianchi. Mi dà fastidio. E' da prima che la sua presenza mi altera. Mi fa andare lo stomaco in subbuglio, il mio battito cardiaco rallenta. Mi concentro sulla strada. Mi sento a mio agio a guizzare tra il traffico facendo slalom tra le macchine. Sento il tepore sulla pelle e il vento che mi accarezza. E' un po’ come volare, già proprio una bella sensazione. Dopo una buona mezz'ora di sfrecciate per la città mi fermo davanti al locale. Scendo. Sfilo il casco e scuoto la testa. Oliv accanto a me ha una brutta cera. Troppe curve. Ridacchio. Metto la catena. Mi passo una mano tra i capelli, scostandoli. Prendo la chitarra in spalla. L'ingresso è preceduto da una porta di vetro, con la scritta "Phoenix" sopra ad essa. Un locale abbastanza conosciuto. Si spera sia la volta buona che qualcuno ci ingaggi. Cerco il proprietario. Un ragazzo giovane si fà avanti.
"Piacere, sono Jack, voi dovreste essere il gruppo che suona questa sera, giusto?".
"Yep."risponde Oliver con tono allegro.
"Siamo qui per il sound-check finale, speriamo di farvi sballare questa sera" aggiungo.
Oliver alza un sopracciglio guardandomi, si stupisce del mio tono gentile, allegro, spigliato.
"Oh, certamente, con un componente come te, come non potreste?"
 Provola. Odio profondamente questo genere di persone. Si ostinano ad essere esageratamente gentili con chiunque, pensando di essere superiori nascondendosi nel loro doppio gioco.
"Bene, grazie mille per la disponibilità. Ci sono i tecnici?".
"Certamente, ti chiamo Ed" sorride e sparisce dietro ad una porta verde bottiglia.
Dopo pochi minuti spunta da dietro il bancone un bel ragazzo, capelli marroni, occhi verdi, incastonati in un bel visino.
"Ciao, sono Ed" si presenta allegramente.
"Oh, sì, gli altri arriveranno a breve, dovremmo fare l'ultimo sound check, se possibile"
"Come no, ovviamente, ti dò una mano"
Sembra non accorgersi di Oliver, e mi dedica tutte le attenzioni. Il suo superiore gli ha fatto un buon lavaggio del cervello. Salgo sul palco, tento di non pestare i cavi buttati alla rinfusa a terra. Controllo che tutte le prese siano a posto. Accendo l'impianto. Controllo i microfoni. Ci tamburello, soffio, pronuncio strane sillabe. Oliver si posiziona alla batteria. Strimpella una breve melodia, e si alza. Prende il basso e continua il lento processo, io lo seguo a ruota. Proviamo tutto almeno una decina di volte. Vediamo gli altri entrare. Faccio un vago cenno con la mano. L'ora del concerto è vicina.

"Mad, non sò se ci riesco, se mi parte una corda? Se sbaglio una nota?"
"Se succede non si sentirà, stai tranquilla." mi tranquillizza con voce dolce.
"Non voglio, trovatevi un'altra chitarrista, vi prego"
"Oliver, ascoltami, sei tu il nostro asso nella manica"
Chiudo gli occhi, sospiro. Mi abbraccia forte. In queste situazioni mi sento così patetica, debole. Ci guardiamo negli occhi, mi sorride comprensiva e mi stampa un bacio sulla guancia. Avanza e sbircia ad osservare la folla. Tamburello con le mani, ripeto la track-list nella testa. Mi sento afferrare violentemente per un braccio. Mi trascinano nel sottoscala del palco. Finalmente riesco a scorgere il suo viso.
“Hey, Oliver, calmati, sappiamo tutti che sei una bomba” mi tranquillizza, abbracciandomi.
La nostra amicizia non è mai stata basata sul contatto fisico, ma ogni qual volta m’abbraccia, mi sento a casa. E’ una di quelle sensazioni rare e piacevoli, che irradiano il cuore, che devono essere assaporate fino in fondo.
“Ho paura” sono inutile.
“Sei una bomba, Ol, in ogni caso, io sono con te”
Mi scompiglia i capelli e si allontana, sorridendomi.

"Ragazzi a breve si comincia!" urla Dave.
"Ci prepariamo psicologicamente?" chiedo.
Ci mettiamo in circolo, teste le une contro le altre. Sembriamo una stupida squadra di Basket, ma ci sentiamo rassicurati-
"Ok, siamo forti." dice Mad.
"Siamo cazzuti." aggiungo io.
"Spacchiamogli il culo" farfuglia Dave.
"Facciamo venire giù il locale" Oliver.
Metto la cinghia dietro al collo, sistemando la chitarra alla giusta altezza. Scosto i capelli. Mad batte il tempo con le bacchette. Attacco con l'intro. Socchiudo gli occhi chinando il capo sulla mia Eco. La sequenza di note viene eseguita alla perfezione. Attacca il basso. Poi Beck, la voce.
"What a shame we all became, such fragile broken things".
Seguo la melodia senza nemmeno ragionarci. I movimenti della mia mano sono fluidi, puliti, dettagliati. La folla comincia a scaldarsi. Mi scappa un mezzo sorriso. Scambio un’ occhiata fulminea ad Oliver che se ne sta dalla parte opposta del palco. Se ne sta lì, tutto compreso, concentrato sulla sua chitarra. I capelli gli coprono il viso. Si volta e mi fà l'occhiolino, come per dire che andrà tutto bene. Beck dà il meglio di sè, Mad non è da meno. A me tocca cantare l'outro. Non me la sento. Non sono mai stata convinta della mia voce. Preoccupatami avvicino al microfono arancione. Lo stomaco mi si chiude in una morsa. Affido il ruolo da chitarra principale ad Oliver. Assolo. Schiarisco la voce. Porto il microfono vicino alle labbra. Respiro a fondo. L'ultima nota che precede l'outro è stata scandita dalle mani di Oliver.
"Father, oh father"
Chiudo gli occhi. Sento la mia voce vivere per la prima volta.
“Well I am ready, won’t you let it begin? ‘cause I’m here now.”
Improvvisamente la sicurezza si insinua in me. Da quanto so fare tutto questo? È una novità per me, sentirmi così.
La mia voce si spegne dopo l'ultima strofa. Soddisfatta e piena d'adrenalina riprendo posizione accanto a Mad. Guardo il pubblico che sembra aver apprezzato. Sorrido a Beck. Ci prepariamo a far implodere il locale.


Poggio la chitarra a terra, mi butto pesantemente sul palco. Prendo la bottiglietta d'acqua e la scolo tutta in un sorso.
"Gli abbiamo spaccato il culo, se non ci ingaggiano 'sta sera non sò più che pesci pigliare".
 Mi faccio abbracciare da tutti. Siamo soddisfatti del nostro lavoro, e una serata di svago non nuocerebbe a nessuno.
Oliver se ne sta in disparte. Ha un'aria triste e stanca. Ma ogni volta che sta così costruisce una corazza intorno a sé, non facendovi passare nessuno, avendo così un'anima intoccabile.
Anche se io, posso sfiorarla.



Salve a tutti!
Chiedo umilmente perdono per l'immenso ritardo, ma ho avuto pochissimo tempo nell'ultimo periodo.
In ogni caso spero vi sia piaciuto! Se notate qualcosa che non vi convince nel mio modo di scrivere ditemelo senza problemi,
aspetto le vostre recensioni appunto per quello (:!
Grazie mille della considerazione,
alla prossima
//Oliver.

 

  
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