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Autore: Effie__Pn    07/06/2013    4 recensioni
Questa storia nasce da un'immagine, che ha stuzzicato la mia fantasia.
E se Gale e Madge fossero stati sorteggiati al porto di Katniss e Peeta?
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gale Hawthorne, Madge Undersee, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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I giochi di Gale e Madge.

Quella mattina Gale si era alzato presto per incontrare Katniss nei boschi. Era una bella giornata estiva, il sole era caldo e l’aria odorava di  erba fresca, bagnata dalla pioggia notturna. Peccato che Gale non notasse niente di tutto ciò. Quello era il giorno della Mietitura, in cui la paura prendeva il sopravvento su tutto. Il giovane cacciatore si addentrò nel bosco con il suo passo silenzioso, e raggiunse il solito puntro d’incontro. Katniss non era ancora arrivata, così Gale preparò una sorta di colazione con le provviste che aveva con sé. Dopo poco, la sua Catnip, sorridente come sempre quando era nei boschi, lo raggiunse. Mentre mangiavano e discutevano dell’imminente Mietitura, Gale si incantò a guardarla. Ciuffi di capelli scarmigliati spuntavano fuori dalla lunga treccia castana,e gli occhi grigi scrutavano l’orizzonte con l’aria guardinga di chi nella vita ha già visto troppo. Era bella, la sua Catnip, anche se non se ne rendeva conto. Molti ragazzi a scuola erano innamorati persi di lei, e tutti invidiavano Gale per la loro vicinanza. Lui però non sapeva nulla dei sentimenti di Katniss, dato che non li lasciava mai trasparire. Sapeva solo che lei non voleva sposarsi e che non voleva avere figli. Nemmeno Gale li voleva. Chi avrebbe avuto il coraggio di mettere al mondo dei figli in un mondo come il loro?

Mentre si perdeva in queste riflessioni, cacciava in silenzio accano a Katniss, e raccoglieva i frutti della trappole che aveva piazzato il giorno prima. Raccolsero anche un po’ di fragole.

Tornando verso la città, Gale si sentì preda dell’ansia.  Il suo nome compariva elle bocce di vetro per ben quarantadue volte. La fortuna non era a suo favore.
Gale e Katniss bussarono alla porta del sindaco Undersee, al quale vendevano abitualmente le fragole. Venne ad aprire la figlia sedicenne, Madge. Era molto bella, la classica bellezza da figlia di commerciante. Nulla ache vedere con la bellezza scura e marcata di Katniss.
 Madge aveva un qualcosa di diafano, coi capelli biondi legati da un nastro e con un costoso vestito bianco.
“Bel vestito!”- le disse Gale senza pensarci. Lo sguardo che Madge gli rivolse era indecifrabile. “Beh- rispose- se mi tocca andare a Capitol City, voglio farlo in pompa magna.”
A Gale venne spontaneo consolarla, quando il suo sguardo cadde sulla spilla che Madge aveva appuntato sul vestito.
Era d’oro, e avrebbe sfamato la sua famiglia per mesi.
“Tanto tu non ci andrai, a Capitol City!”- le disse, aspro.
Madge parve sconcertata da quella risposta, e senza proferire parola, prese le fragole che Katniss le porgeva e la pagò. Chiuse la porta.

Madge Undersee. Figurarsi se Madge Undersse sarebbe andata a Capitol City.
  
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