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Autore: Gaggiolina92    07/06/2013    1 recensioni
Il futuro del giovane Draco Malfoy vacilla da quando il Signore Oscuro è stato sconfitto, il suo destino è spezzato e la sua vita sta per essere riscritta dalle persone che ha tanto odiato. Una vita di povertà si prospetta a lui ed a sua madre se non deciderà di dare ascolto ai consigli del nuovo Preside di Hogwarts, Minerva Mc Grannit. E proprio dietro a quelle mura si perderà in un oceano di sentimenti ed emozioni!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy | Coppie: Draco/Astoria
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Capitolo 1

~Collision~

Mi trovavo in uno studio di dimensioni alquanto modeste. Mi ricordava proprio quello di casa mia, la casa per le vacanze estive ovviamente, forse anche per quell'odore di cuoio e libri vecchi che emergeva in ogni angolo della stanza.
Feci qualche passo aventi e osservai quella sedia dallo schienale di legno intarsiato, antica, che mi faceva pensare molto a mia madre e a tutte le volte che, quando ero solo un bambino, mi aveva rimproverato per essermi dondolato su sedie proprio come quelle.
Seduta su quella sedia c'era lei.
La donna sedeva elegantemente sul cuscino di morbide piume che poggiava sul pianale della sedia, i capelli biondi erano legati in un'alta coda di cavallo ed il viso era concentrato mentre gli occhi grandi e azzurri scorrevano velocemente sull'antica pergamena poggiata sulla scrivania.
Batteva le ciglia lunghe, stringeva le labbra sottili e socchiudeva gli occhi.
Movimenti meccanici dati dalla concentrazione, non si accorse nemmeno che ero entrato in quello studio.
Assaporai il suo profumo, era davvero gradevole...
Proprio mentre la stavo osservando i suoi occhi brillanti, astuti, saettarono dal foglio a me. Io distolsi rapidamente lo sguardo intimorito dalla sua bellezza.
«Buon pomeriggio signor Malfoy, non l'avevo sentita arrivare!»
Elegantemente poggiò la pergamena sul pianale e mi fece cenno si sedersi davanti a lei. Come un automa, eseguii l'ordine.
La donna sorrise compiaciuta mentre osservavo le pieghe delle sue labbra stendersi, il suo volto aveva lineamenti sottili, affilati, molto fini che ricordavano quelli di una fragile fanciulla di tempi antichi.
«Immagino che lei sappia perché è stato convocato qui, vero?»
Come potevo non saperlo? Tutto il mondo magico rideva della mia famiglia: i Malfoy, traditori e vigliacchi. Dopo la guerra magica mio padre era stato portato nelle prigione di massima sorveglianza di Azkaban e vi sarebbe rimasto a vita, da quel momento la mia famiglia era caduta in povertà perdendo ogni ricchezza acquistata nell'arco di questi lunghi anni di onorato servizio verso il Signore Oscuro.
Annuii lentamente e notai la donna sollevare lo sguardo lievemente, penetrando i miei occhi con i suoi.
«Vede la Professoressa Mc. Grannit non ha nulla in contrario al fatto che lei possa finire i suoi studi, sarebbe lieta di averla nuovamente ad Hogwarts oltretutto è noto il suo talento da pozionista, la Preside pensa che potrebbe prendere il posto del professor Lumacorno una volta ottenuto il diploma!»
Stetti a sentire con molto interesse mentre la rabbia ribolliva nel mio stomaco: Pietà! Si trattava solo di sporca pietà!
Prima avevano trattato la mia famiglia come se fossero degli sporchi traditori del loro sangue ed ora mi imploravano di tornare in un posto che non mi apparteneva più da molto. Come potevano pensare che accettassi un'offerta così ingiuriosa?!
Mi alzai di scatto scostando il tavolo davanti a me con forza, la vena sul collo iniziava a pulsare vistosamente, ero davvero irato, indignato!
La donna mi guardò compiaciuta, nel suo volto si dipinse un'espressione soddisfatta.
«Non si agiti signor Malfoy»
sussurrò con voce melliflua mentre mi invitava nuovamente a sedere con un cenno della mano destra.
L'altra coda di cavallo bionda ondeggiava elegantemente sopra le sue spalle minute.
«Mi duole dirle che non ha alcuna scelta, sua madre la Signora Narcissa Black, se non erro, non gode di ottima fama, nessuno vuole assumerla, dicono che sua zia abbia arrecato un po' di trambusto prima della prematura dipartita...»
I grandi occhi scaltri si muovevano precipitosamente su un nuovo foglio di pergamena estratto da una cartella arancione che portava il mio nome: fascicolo 814 “Draco Malfoy” figlio di Lucius Malfoy e Narcissa Malfoy (nata Black).
«vedi ragazzo abbiamo istituito questo Dipartimento al Ministero proprio per aiutare le famiglie dei Mangiamorte, per far si che le scelte dei genitori non ricadano anche sui figli. Ora lei riveste un ruolo alquanto particolare dato che ci risulta venne iniziato a servo dell'Oscuro Signore..però data la sua complicata situazione familiare le è stata data una seconda possibilità, sarebbe davvero da sciocchi sprecarla..sarebbe un vero peccato se la sua povera madre fosse costretta a vendere ogni pezzo di preziosa mobilia antica custodita tra le mura della vostra casa non credi?»
Lo sguardo inquisitore si fermò su di me che caddi sospirando sulla sedia antica. Ero battuto, ero stato nuovamente vinto, sconfitto da un'arrogante donna del Ministero della Magia caduto tra le mani di traditori del loro sangue.
Avevo sentito molte cose sul mio conto, dire che non avevo avuto scelta, che non avevo nessuna colpa ero solo una povera vittima dei mie genitori, ma non era vero!
Avevo fatto delle scelte, avevo cercato di sopravvivere scegliendo la via del Male, perché i buoni perdono sempre...
«Accetto..»
questa fu la sola parola che uscì dalle mie labbra. Dovevo farlo, per mia madre. Lei aveva vissuto per me, era andata contro l'Oscuro Signore in persona per salvarmi, per strapparmi all'orrore ed io non potevo ripagarla condannandola ad una vita di povertà, ero la sua unica speranza.
Vidi la donna venir scossa da un fremito concitato, un grande sorriso andò a stirare le sue labbra sottili mentre un dolce rossore dipinse le sue gote spigolose.
Annottò qualche parola sulla pergamena e poi fissò nuovamente lo sguardo su di me sorridendomi.
«Ottima scelta Signor Malfoy! Provvedo subito a mandare un gufo al castello, a breve riceverà la sua lettera e non si preoccupi, non sarà solo, molti del suo stesso anno hanno deciso di finire la scuola, come la signorina Granger, suppongo la conosca vero?»
Quella lurida mezzosangue della Granger..mi alzai stizzito e firmai il foglio che la donna mi porse poi feci un inchino forzato ed uscii percorrendo il corridoio di pietra con grandi falcate.
Ormai era deciso, sarei tornato ad Hogwarts, quel posto che avevo giurato non avrei mai più visto in vita mia, avrei finito gli studi e sarei diventato il nuovo temutissimo insegnante di pozioni.
Era tutta colpa di San Potter e della sua odiosissima banda, il mio mondo stava andando a rotoli per causa loro! Prima ero ricco, potente, venerato ed ora? Ora ero solamente uno sciocco ragazzino senza futuro o meglio, un ragazzo costretto a percorrere nuovamente la strada che altri avevano scritto per lui. Era già accaduto in passato, ma una volta avessi raggiunto una certa potenza come Mangiamorte avrei potuto scrivere da solo la mia storia, mentre adesso? Adesso sarei stato per sempre costretto a veder prendere le redini della mia vita da qualcun altro, da gente come quell'insopportabile so-tutto-io ed il suo odioso amico pel di carota, era una cosa che proprio non potevo sopport...STONK
Urtai contro qualcosa mentre ero assorto nei miei pensieri e caddi a terra.
Aprii gli occhi distrattamente, stesa sul pavimento c'era una ragazzina, una mocciosetta dai lunghi capelli biondi come l'oro che le ricadevano in morbide ciocche ondulate sul viso. Sbuffai stizzito.
«Non potresti guardare dove cammini mocciosa?!»
Fu tanto veloce che non me ne accorsi nemmeno, improvvisamente mi ritrovai con la guancia sinistra dolorante e la sua mano destra sulla mia pelle.
La ragazza era tutta rossa in volto, gli occhi azzurri come l'oceano reso tempestoso dalla foga con cui aveva sferrato quel colpo sul mio viso, le labbra arricciate ed il naso appuntito. Mi soffermai per qualche minuto sui suoi lineamenti delicati e dolci, così in contrasto con il gesto che aveva appena compiuto.
Mi alzai di scatto afferrando la mano che era ancora posata sulla mia faccia tirandola su con me.
Non proferì alcuna parola, si limitava a guardarmi con gli occhi lucidi ed arrossati, probabilmente aveva pianto o stava per farlo, non me ne importava, il suo gesto era stato troppo incauto in un momento del genere.
«Come hai osato stupida ragazzina?!»
Per tutta risposta lei mi strattonò tentando di divincolarsi dalla mia presa riuscendovi, si allontanò a ansimando e raccolse velocemente dei fogli che, probabilmente, le erano caduti all'impatto contro il mio petto. Mi diede una rapida occhiata di sdegno e disapprovazione e poi corse via. Rimasi attonito mentre osservavo il suo corpicino esile correre all'impazzata, potevo benissimo immaginare il suo cuore che batteva affannosamente accompagnato dal movimento fluido dei capelli, causato dallo spostamento.
Eppure mi ricordava qualcuno, quella ragazza aveva un qualcosa di terribilmente famigliare, forse l'avevo già vista da qualche parte..magari al castello? Beh se così fosse stato sicuramente ci saremmo rivisti a settembre e questa volta l'avrei fatta pentire del suo gesto tanto avventato.

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Spazio dell'autrice :)
Ciao a tutti :3 ho voluto creare una storia su una delle coppie che più mi piace, Astoria e Draco!!
Li trovo molto interessanti ed avrei voluto che la Rowling ci dicesse qualcosa di più sulla loro storia!
Comunque questa non è solo una storia d'amore è soprattutto una storia di cambiamenti, ho voluto descrivere
cosa significa la fine della battaglia dal punto di vista del cattivo, dal punto di vista di Draco!
Intendiamoci, io non penso che Draco Malfoy sia un "cattivo", ma non è nemmeno un buono! La Rowling stessa quando
il fandom è impazzito uscendo con cose del tipo "Draco Malfoy il ragazzo che non ha avuto scelta" ha ammesso di essere
contenta di questo successo ma che dobbiamo ricordarci che lui è stato concepito ed è un antagonista e come tale si comporta!
Lui ha fatto le sue scelte, ha deciso di prendere la via più facile per sopravvivere, certamente è stata una scelta sofferta perché
dettata dall'istinto di sopravvivenza, sicuramente in altre condizioni avrebbe percorso strade diverse ma...non lo ha fatto!
Sicuramente ci sono molte sensazioni, molti sentimenti che si agitano dentro di lui dalla sconfitta del Signore Oscuro ed io voglio
provare a raccontarveli, voglio che il cambiamento psicologico di Draco Malfoy risulti evidente dalle mie pagine.
Spero che la storia vi piaccia e vi incuriosisca, non vedo l'ora di leggere le vostre critiche e recensioni, vi prego di esprimervi perché
il confronto è molto importante per migliorarsi, ed io..voglio migliorare :)
Ovviamente quando detto nelle righe sopra è il mio umilissimo pensiero, non è legge, è solo il mio punto di vista, la motivazione che mi ha
spinta a scrivere :)
Buona lettura!
  
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