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Autore: feddurr    08/06/2013    3 recensioni
L'amore per gli altri sopprime, l'odio per sé stessi soffoca e uccide. Cosa puoi fare quando vuoi a tutti i costi proteggere chi ti sta a cuore, ma ti sembra che tu sia troppo debole per farlo?
Un monologo/riflessione di Yukio che, anche se per poco, mette a nudo il suo cuore e ciò che succede al suo interno.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Yukio Okumura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nel timore del buio.

 
Da quindici anni a questa parte non sono mai stato completamente solo. Da quindici anni a questa parte non ho mai smesso di preoccuparmi per gli altri. Da quindici anni a questa parte non ho mai smesso di odiarmi. Mi odio perché non riesco a proteggere. Mi odio perché sono invidioso di chi sa farlo. Sono sempre stato circondato da persone forti, incuranti del giudizio altrui e invincibili ai miei occhi di bambino. Volevo essere come quelle persone, con lo sguardo fiero e sempre rivolto verso il cielo. Papà era così e lo è anche Rin. Tutti lo sono, tranne me. I miei occhi sono puntati verso il terreno, la mia rabbia, le mie emozioni, vogliono prendere il sopravvento, ma io puntualmente le sopprimo, facendomi male e cercando di sembrare sempre calmo. Sei impassibile e forte, mi dicono. Sei freddo e razionale, tutti vorrebbero essere come te. Io non voglio. E soffro. Quando papà è morto, il mondo è caduto addosso a me e a mio fratello. Il nostro punto di riferimento, il nostro unico modello ed esempio, era svanito ed aveva lasciato un vuoto incolmabile nei nostri cuori. Però Rin ha imparato, si è rialzato ed è diventato più forte, assomigliando sempre di più a papà. Ogni volta che quella spavalderia e quella sicurezza facevano capolino e si riflettevano nel suo sguardo, i miei occhi, guardandolo, sostituivano la sua immagine con quella di papà, non riscontrando alcuna differenza. Ammirazione, pura ed incondizionata ammirazione. Lui è forte, penso spesso, lui è forte e non ha paura. Rin è sempre stato e sempre sarà un fratello ed un amico, una delle persone che più invidio al mondo. Per questo è mio dovere proteggerlo. Voglio sacrificare la mia vita per lui, perché solo così posso ringraziarlo davvero per la sua presenza e il suo appoggio. Mi fa arrabbiare, mi mette in imbarazzo, ma è insostituibile. Deve lasciar fare a me, sono io quello che deve combattere, perché io sono quello debole e io devo diventare forte. Lui lo è già. Ma sembra che il destino, che la vita non voglia che io impari e continui ad attaccare Rin, a buttarlo giù perché lui poi possa rialzarsi più potente di prima. Così la sua voglia di proteggere cresce e cresce, fino a sovrastare la mia e portandolo ad agire sempre di testa sua, senza aiuti, sempre pronto a sacrificarsi per chiunque gli sembri in pericolo. Ed è per questo che mi odio. Mi odio perché non sono come Rin. E i giorni passano, le mie emozioni mi esplodono dentro, ma fuori sono piatto e inflessibile, sgrido Rin per la sua impulsività, lo spingo a pensare di più e a smetterla con gli atti di eroismo. Perché il mondo ha bisogno di lui. Forse è per questo che papà mi ha fatto promettere di esserci sempre per Rin e di cercare di proteggerlo con tutte le mie forze. Papà forse non mi conosceva o mi conosceva fin troppo. Forse fa parte del suo piano l’odio che mi corrode dall’interno, l’ira che si fa sempre più potente e la consapevolezza di essere praticamente impotente davanti alla testardaggine di Rin. Ma credo che mi abbia fatto promettere per un motivo solo: io e mio fratello non dobbiamo dividerci, dobbiamo proteggerci l’un l’altro. Forse è questo ad essere andato storto. Rin è il più forte e protegge entrambi. La sua forza è del tutto naturale e spontanea paragonabile soltanto alla potenza del suo orgoglio. E a me cosa è rimasto? È rimasto quest’odio per me stesso e per la mia incapacità. È rimasta la smania di protezione, la voglia di proteggere che è più intensa di qualsiasi altra emozione. Sono rimaste l’ammirazione e l’invidia per delle persone a cui non assomiglierò mai e che sono destinate a difendere me, quello debole, per tutta la vita. Allora mi chiedo: cosa ci sto a fare io qui? Non c’è posto per me nel mondo. Non voglio vivere guardando ogni persona che amo andare a morire per me, non voglio restare immobile in un punto, nascosto al buio, mentre gli altri combattono per salvarmi. Io voglio ferire ed essere ferito. Voglio mettere in gioco tutto per il bene delle persone a cui tengo. Voglio rischiare tutto per Rin, che è la mia famiglia, che fa troppo per me, che mi fa sentire debole e impotente, che mi ricorda papà e tiene vivo in me il suo ricordo. Durante un combattimento, voglio guardare in faccia il nemico, mostrare le spalle a Rin, allargare le braccia e urlare ‘PRENDETE ME AL POSTO DI MIO FRATELLO!’. Uccidete me al posto suo.

 
 
Salve a tutti, sono smellbooks e questa è la mia seconda fic. So che non è il massimo e che non è esattamente la fic attira lettori e recensioni, ma l’ho scritta di getto, senza fermarmi un momento. Sono molto vicina al personaggio di Yukio, è uno dei miei preferiti in assoluto, perché siamo molto simili caratterialmente. Amo molto il suo rapporto con Rin e infatti sono una delle BrOtp che preferisco, se non quella che preferisco di più. Mi ha colpito rivedermi in lui, inizialmente il mio preferito era Rin, come lo è per tutti immagino, ma è dovuto passare in secondo piano dopo aver scoperto le cose che ho in comune in particolare con Yukio. Comunque li amo entrambi e sono i miei gemellini. In questa fic ho cercato di mostrare ciò che, secondo me, Yuko sente davvero e che nasconde agli altri. Ci ho messo molto di mio *cough cough* quindi andateci piano con i pomodori marci. Spero vi piaccia, nonostante tutto. Byee 
  
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