Fanfic su artisti musicali > Bruce Springsteen
Segui la storia  |       
Autore: KimLennox    08/06/2013    1 recensioni
Springsteen, il poeta. Il romanziere americano, il cantastorie del New Jersey. E' di lui che si parla in questi capitoli, e di amori, e di strade, e di fughe.
Genere: Malinconico, Poesia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ricordo ancora quella notte in cui io e Terry diventammo amici.
Era una notte silenziosa, infestata dal caldo, una tipica notte del New Jersey.
Stavo tornando a casa, ero in ritardo, mio padre mi avrebbe ammazzato di botte, di nuovo.
Di solito mi accorgevo che era sveglio entrando nel giardinetto, vedendo la sua ombra proiettarsi dalla cucina sull’erba. E non appena entravo in casa cominciava a urlare, e a svegliare la mamma, e ad afferrarmi per il collo, nonostante fossi, seppur di poco, più alto di lui. E non mi è mai passato per la mente di rispondergli con un pugno o di provare a difendermi dalle sue violenze, e forse di questo un po’ mi pento.
Quella sera comunque le strade erano buie e deserte, normalissimo per una cittadella come Freehold a quell’ora tarda. L’aria era stantia e il caldo era percepibile a fior di pelle. Incontrai Terry per caso, o forse no, forse per volere del destino. Si stava facendo pestare da un gruppo di ragazzi alti e grossi, di qualche anno più grande di lui.
E se a mio padre non avevo avuto il coraggio di tirare nemmeno un pugno, quella sera diedi a quegli stronzi una lezione che non avrebbero dimenticato facilmente. Ero magrolino e gracile, si, ma avevo un gancio destro da fare invidia a Cassius Clay.
-Tutto ok?- chiesi al ragazzo per terra.
Lui mi guardò di traverso, asciugandosi il labbro spaccato. Gli tesi la mano ma lui la rifiutò e si rialzò da solo, seppur dolorante.
Era gracile, di un anno circa più piccolo di me, ma con le spalle forti e le mani callose. Mi somigliava, da un certo punto di vista.
-Come ti chiami?- gli chiesi, cercando un fazzoletto da prestargli.
Ci mise un po’ per rispondere.
–Terry- disse alla fine. E gli porsi il fazzoletto.
Lo rifiutò, guardandomi male sotto il grumo di sangue che copriva il suo sopracciglio destro. Si sarebbe tumefatto nel giro di poche ore e probabilmente avrebbe usato la scusa delle scale per giustificarsi. La usava spesso anche mia madre.
-Bene, Terry, cosa mi dici dei tuoi amici?- gli chiesi, cercando di capire cosa avesse scatenato quella rissa.
-Non sono cazzi tuoi.- mi rispose. Tenace.
E rimanemmo in silenzio, lui a crogiolarsi nei suoi pensieri, io stravolto da quella risposta tanto arguta.
E va bene, se non vuoi parlarne non ne parliamo, pensai.
-Comunque io sono Bruce- gli dissi, rimettendo il fazzoletto in tasca.
-Bene, Bruce. Ti aspetti che io ti ringrazi, ora?- mi chiese, con aria di sfida.
Sorrisi. –No, non lo faresti mai, ho capito che tipo sei. Sei come me.
-Io non ho nulla a che fare con te, perbenista del cazzo- rispose.
Sorrisi di nuovo. –Io mi sarei detto la stessa cosa.- gli confessai, e poi mi allontanai verso casa, nella direzione opposta alla sua, sicuro che mi stesse seguendo con lo sguardo, magari anche maledicendomi.
Avevo trovato un amico, avevo trovato un fottutissimo amico.



One soft infested summer me and Terry became friends
Trying in vain to breathe the fire we was born in
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Bruce Springsteen / Vai alla pagina dell'autore: KimLennox