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Autore: lady lina 77    08/06/2013    0 recensioni
Cosa passava nella testa di Gourry Gabriev quella notte che rubò la spada di luce alla sua famiglia? Quali paure, speranze, sentimenti lo spinsero a quel gesto?
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gourry Gabriev
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Attimi



Mancava ancora un'ora all'alba e tutta la casa era immersa nel freddo dell'inverno e nel silenzio. Il camino acceso la sera era ormai spento e non erano rimaste nemmeno le braci a dare calore all'ambiente. Fuori pioveva furiosamente e, probabilmente, sarebbe presto comparsa anche la neve.

'Elmekia imbiancata, non è poi tanto male...' - pensò Gourry. Poi scosse la testa, stupendosi con se stesso della stupidità di un tale pensiero. Non era il momento di pensare a cose tanto banali e futili benché rassicuranti, non lì, non davanti a quella teca che custodiva la spada di luce, non in quel momento in cui doveva scegliere se continuare ad essere il figlioletto minore e un pò stupido di Mister Gabriev o un qualcuno da odiare e ripudiare.

Gourry fissò la spada davanti a lui, riposta nel suo elegante fodero di velluto rosso, posta nella teca più elegante della casa, in bella vista a chiunque fosse venuto in visita. Una spada che doveva incutere timore solo a guardarla, che dava lustro e potere alla famiglia che ne era la custode. Un qualcosa di cui suo padre andava fiero, forse più fiero di come lo rendeva il figlio minore.

Gourry aveva invece, a differenza di suo padre e suo fratello, preso ad odiare presto quella spada. Artefice di lotte di famiglia, di legami d'affetto mancati, di guerre intestine fra i suoi parenti, di ricatti e vendette che avevano minato l'unità famigliare ormai da molti anni.

Tante cose si era chiesto crescendo, tante risposte si era dato, tante risposte ancora gli apparivano oscure...

A cosa serviva una spada? A combattere...

Era importante combattere? Forse sì, forse no, era una cosa che ancora non aveva capito...

Era la spada che faceva grande uno spadaccino o il contrario? Era giunto alla conclusione che sono gli uomini a compiere le azioni e non gli stumenti di cui si servono... Suo padre probabilmente, invece era convinto del contrario!

Perchè la spada di luce era tanto importante, cosa nascondeva? Non lo sapeva ancora, nessuno gliel'aveva mai spiegato... Sapeva che era una spada leggendaria ma il perchè lo fosse, non gli era dato sapere!

La fissò ancora, pensieroso. Suo padre e suo fratello dormivano della grossa e sicuramente non immaginavano quali pensieri si addensassero, in quella notte di tempesta, nella mente del Gabriev più giovane. Lo avevano sempre considerato uno smidollato, lo stupido della famiglia, benché abile con la spada. Non si erano mai nemmeno premurati di fargliela provare la spada di luce, non lo ritenevano degno neppure lontanamente...

E quindi, come potevano immaginare che 'lo smidollato' stesse pensando di darsela a gambe con il prezioso bottino?

Gourry non era una persona avida, non lo era mai stata. Era invece un giovane limpido, gentile, coraggioso e per niente attratto da ricchezze e gloria ma solo bisognoso di affetti sinceri.

Affetti che gli erano sempre stati negati a causa di quella dannata spada! La odiava! Voleva prenderla da quel dannato fodero, portarla via lontano, lanciarla giù da una rupe e non vederla mai più. Sapeva che se lo avesse fatto avrebbe perso la sua famiglia, se ne sarebbe dovuto andare per non tornare più, che si sarebbe guadagnato odio perpetuo. Ma forse la sua famiglia avrebbe guadagno pace e amore da quel gesto, nel tempo... Anche se lui non sarebbe più stato con loro. In fondo, pensava semplicisticamente, tolta la causa delle liti, non ci sarebbe stato più motivo di scontri...

Gourry non poteva sapere ancora che gli uomini amano farsi la guerra anche per niente, era ancora troppo giovane e inesperto per capire appieno la complessità dell'animo umano...

Certo, sapeva che forse non avrebbe funzionato ma almeno, non valeva la pena tentare?

Era questo che si chiedeva lì, davanti a quella teca... Farlo o non farlo? Prenderla e cambiare il destino di tutti o lasciarla lì, lasciando tutto immutato?

Non era solo questione di rubare o no la spada... In fondo attuare quel gesto era solo questione di un'attimo...

Ma era un'altra la cosa fondamentale, la cosa che Gourry sapeva avrebbe cambiato per sempre il suo destino...

Voleva continuare a rimanere il figlio minore lento a capire di Lord Gabriev, quello privo di qualsiasi interesse agli occhi di tutti, quello che nella vita non avrebbe mai combinato niente? O voleva prendere in mano il suo destino, prendere il coraggio di portare a termine una decisione che riteneva giusta, senza dar retta a nessun altro se non a se stesso? Pur sapendo a cosa andava incontro, pur sapendo che da quel gesto dipendeva il suo futuro... Voleva rimanere un ragazzino o diventare uomo? Aveva il coraggio di scegliere, di fare quello che riteneva giusto?

Guardò la teca un'altra volta, mentre il ticchettio dell'orologio a pendolo nel salotto scandiva attimo dopo attimo il passare del tempo...

Doveva sceglire, doveva farlo in fretta.

Coraggio o paura?

Certo, aveva paura, era normale...

Poteva vincerla?

'Posso farlo, DEVO farlo!'...

E in quell'attimo decise. Che era un uomo, che era abbastanza coraggioso da fare quello che riteneva giusto, anche se tutti lo avrebbero condannato a vita. Aveva scelto!

Con un gesto veloce, risoluto ma silenzioso alzò la teca, con un movimento altrettanto rapido tolse la spada dal fodero di velluto rosso, se la allacciò alla cintura, si allontanò dalla sala e a rapidi passi uscì di casa.

Un violento scroscio di pioggia lo investì, unito a una pungente sensazione di freddo...

Ma non ebbe nessun pentimento e ripensamento! Un vero uomo, pensò, non torna mai sui suoi passi se ritiene siano stati passi giusti!

Considerò se rubare un cavallo dalle scuderie di suo padre per allontanarsi più in fretta ma giunse alla conclusione che per quella notte, rubargli la spada di luce era più che sufficiente. E viaggiando da solo piuttosto che con un cavallo, si sarebbe potuto nascondere meglio dai suoi eventuali inseguitori. Doveva iniziare a pensare da solo a se stesso ed era meglio farlo da subito dopo tutto.

Si voltò un'ultima volta verso casa sua, investito da tanti ricordi, tristi, sporadicamente felici... Provava nostalgia... In fondo, tutto quello che aveva vissuto lì aveva contribuito a farlo diventare quello che era! E per la prima volta in vita sua forse, era davvero orgoglioso di se stesso!

Fissò la spada al suo fianco. In un attimo aveva scelto il suo destino, la sua vita. Era fiero di non essersi tirato indietro!

E ora doveva andarsene, portare a termine quello che aveva iniziato.

Si sarebbe liberato, probabilmente, di quella spada. O forse non subito, chi poteva saperlo?

C'erano tante domande a cui non era ancora riuscito a trovare risposta e tenerla con se o liberarsene poteva servire a trovare la soluzione ai suoi dubbi.

A cosa serviva una spada...? Perchè era importante combattere? Se lo era sempre chiesto...

Forse, presto avrebbe trovato una risposta.

E con questi pensieri si allontanò, addentrandosi nella tempesta.

  
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