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Autore: Eliessa    08/06/2013    0 recensioni
Hai tutto e niente allo stesso tempo.
Hai affetto ed amore, ma non possiedi nessun oggetto all'ultima moda: nessun I-phone, nessuno I-Pod, nessuna borsa firmata.
Niente di niente. Tutto ciò che hai sono cose astratte.
Hai una famiglia fantastica ed una sorella che ami più di te stessa.
Ma un giorno capisci che tutto ha una fine.
Un giorno capisci che la vita non è una favola.
Un giorno capisci che chi ti sta accanto ti tradisce.
Un giorno scopri tante cose, ma quello che puoi fare è solo andare avanti per te e tua sorella.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Esiste la felicità?

Verso le 20 le sorelle Tavessi andarono a casa di Luana.
Sara era sempre ben accetta in quella casa e non solo, anche i parenti di Luana si erano affezionati alla ragazza, ormai era una di famiglia.
Per i suoi parenti era diventata un’altra figlia, una nipote, una cugina.
La cena passò tranquillamente, come sempre la moglie dell’avvocato si era data da fare ai fornelli. Sulla tavola aveva servito una cena completa: primo, secondo, contorno, frutta e dolce, non mancava nulla.
Quella sera, come non mai Sara si sentiva a casa.
Dopo cena però iniziarono a parlare del vero motivo per cui le due sorelle si trovavano in quella casa.
 
-Forse è il caso che Dennis assuma la nostra difesa.-iniziò a dire Sara.
-Difesa per cosa?-chiese Milena.
-Per portare in causa Lavinia e…-
-No Sara, no. Avevamo detto di non tornare più sull’argomento. Non voglio più sentire parlare di quella storia.-
-Invece dovresti.- continuò la sorella. –Lavinia non è la persona che vuol far credere. È giusto che paghi per quello che ti ha fatto. Lei ed i suoi amici.-
-No Sara.- rispose fermamente la sorella.-Cavolo, ma quanto ti costa capire che sto ancora male? Voglio solo dimenticare, è chiedere troppo per caso?-
-Milena.-s’intromise Luana. –Dai retta a tua sorella. Ti sta chiedendo di fare l’ultimo sforzo. L’ultimo e vedrai che potrete mettere davvero la parola fine a tutto quello che ti è successo.-
-Ti ha raccontato proprio tutto vedo.-
-Puoi stare tranquilla, a parte noi non lo sa nessuno e né andremo a dirlo in giro. Vogliamo sono aiutarvi e penso che nessuno meglio di noi possa farlo.-continuò Ginevra, la moglie dell’avvocato.
-Sara, tu hai visto tutto. Denunciala tu al posto mio.-
-No Milena. È te che vorranno sentire. Sei tu hai subito violenza.-
-Tua sorella ha ragione.- continuò Dennis. –Devi essere tu a raccontare l’accaduto del 10 settembre. Solo tu puoi cambiare le cose.-
-Non sono sicura di farcela, ma forse è il caso di tentare.- rispose Milena con un po’ di speranza di sapere che forse la sua matrigna non avrebbe più fatto parte della sua vita.
-Brava sorellina. Ricordati che non sarai sola ad affrontare quello che accadrà.-
-Domani faremo partire la denuncia contro Lavinia; mentre per i due uomini dovrai fare un riconoscimento. Sei ancora in grado di fare una loro descrizione?-
-Si, li rivedo ogni volta che chiudo gli occhi, figurati se non riesco a fare una descrizione.-continuò Milena.
-Si è fatto tardi, sono le undici e domani dobbiamo alzarci tutti presto, vi ringrazio per l’ospitalità, ma è meglio di andare.-
-Vi accompagno in auto.-disse Dennis rivolto alle ragazze.
-No, facciamo due passi a piedi.- rispose Sara.
-Sicure?-la ragazza annuì. –Allora va bene, ci vediamo domani.-
-Luà mi raccomando, domani mi aspetto un bel nove in latino. Ora che io non ci sono sei l’unica che può superarmi con la media.-
-Sarà difficile superarti, ma ci proverò.- continuò Sara abbracciando l’amica. –A domani Sara.-
-A domani.-ribatté Sara.
-Notte.-disse Ginevra quando accompagnò le due ragazze fuori.
Dopo 10 minuti Sara e Milena arrivarono sotto casa.
-Sara, secondo te davvero potremmo ricominciare a vivere una vita normale un giorno o l’altro?-
-Si, non sarà facile ma torneremo alla nostra felicità.-
-Mamma non c’è più, di quale felicità mi stai parlando?-
-Lo so, ma noi dobbiamo andare avanti lo stesso, se ti chiedo di fare quest’ultimo sforzo è anche per mamma. Sono sicura che lei sarebbe felice per quello che abbiamo intenzione di fare.- Milena annuì. Finita questa discussione Sara tirò fuori dalla borsa le chiavi di casa ma una voce maschile le richiamò entrambe: era il padre in compagnia di Lavinia.
-Perché mi avete fatto questo?-chiese il padre.
-Lasciaci in pace.-rispose Sara fissandolo con occhi pieni di rabbia e delusione, disprezzo e amore.
-No. Fino a quando voi non tornerete a casa non vi lascerò in pace.-
-Allora mettiti l’anima in pace perché a casa noi non ci torniamo.-
-Perché?-
-Chiedilo a Lavinia il perché. Lei lo sa meglio di noi, o no? Lei lo sa perché dal 10 settembre la nostra vita è cambiata, vero?-continuò Milena guardando Lavinia con aria di sfida.
-Perché dovrei chiederlo a lei?- chiese il padre.
-Fabio, tesoro, io te l’ho detto, mi considerano come la donna cattiva, per loro sono come la matrigna di Cenerentola; mentre io voglio solo il loro bene.-
-Senti, lasciamo perdere.-disse Sara. –Sei solo una stronza, per questo mio padre ti ha sposato. Povero illuso. Come si dice: non c’è peggio sordo di chi non vuol sentire e peggio cieco di chi non vuol vedere, ed è vero. È proprio vero.-
-Sara, che vuoi dire?- chiese il padre.
-Che Lavinia è la puttanella di tanti. Sai a letto non ci va solo con te. Che pensi che stia con te per amore? Lei non sa neanche dove sta di casa.- A quelle parole Fabio tirò uno schiaffo alla figlia.
-Ora basta!-esclamò Milena. –Mi fate schifo.-
-Perdonami.- disse Fabio rivolto a Sara.
-Eh già, io… noi dobbiamo sempre capire e perdonarti, anche quando tu hai torto marcio. Ora scusami, ma vorrei andare a dormire.-
-Ora che so dove state verrò ogni giorno fino a quando non vi convincerò a tornare a casa.-
-Fai pure, se hai tempo da perdere a noi non importa. Tanto fino a quando sarai sposato con questa donna per me conti meno di zero. Preferisco rinnegarti. Ora andiamo. Domani dobbiamo alzarci presto domani.-
-Almeno ditemi che state bene.-
-Non preoccuparti, senza di voi stiamo benissimo. Non vedi quanto siamo felici?-disse Milena. Intanto Sara aprì il portone che conduceva alla loro nuova abitazione, lasciando lo spazio per far passare prima la sorella e senza che nessuno dei presenti se ne accorgesse, diede il biglietto da visita dello studio di Dennis nelle mani del padre, dopodiché anche lei varcò la soglia del portone e lasciò che si chiudesse dietro le sue spalle davanti gli occhi del padre e della matrigna.
-Forse abbiamo esagerato. Con papà dico.-iniziò a dire Milena quando si stava per mettere a letto insieme la sorella.
-Pensi che io non soffra? Sai quanto mi è costato dire a papà che preferisco rinnegarlo? Solo che abbiamo iniziato una guerra e non possiamo tirarci indietro. Dobbiamo andare avanti fino alla fine.-
-Lo so. In fondo papà ci ha dato tutto l’amore che un figlio vorrebbe da ogni genitore. Insieme alla mamma eravamo la famiglia perfetta. Mai un litigio, mai nulla… Ma da quando lei non c’è più…-
-Da quando lei non c’è più.-la bloccò Sara. –Papà ha preso una sbandata, non è più lucido, non è più lui e Lavina ne sta approfittando. La morte della mamma è stata troppo veloce. In tre mesi ci ha lasciati e la sua morte ha sconvolto tutti e forse questo è il modo che papà ha trovato per consolarsi. Ma Lavinia non è una donna come tutte. Sappiamo che vive solo per se stessa, che ama il divertimento e le notti folli e soprattutto ha rovinato la reputazione della nostra famiglia.-
-Da domani tutto cambierà. E spero solo che il giorno in cui possa tornare ad essere felice arrivi il più presto possibile.-Sara abbracciò la sorella e senza dire nulla si addormentarono insieme.

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Buonasera a tutti :)
Scusate tanto la mia assenza, ma questi mesi sono stati pesanti per me... e lo sarà fine a fine giugno.
Dopodichè ritornerò ad aggioranare con regolarità le storire.
Grazie a chi legge, grazie a chi recensisce, grazie a Voi!
Ma un grazie va soprattutto a Chiaramad
che, con grande pazienza, segue anche questa mia storia! <3
Eliessa <3
   
 
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