08/06/2013
2 recensioni"Tutti quanti dicono che l'amore fa male. Non è cosi.
La solitudine fa male, il rifiuto fa male, perdere qualcuno fa male.
L'amore è l'unica cosa in questo mondo che copre
il dolore e ci fa sentire ancora meravigliosi."
- Alessandro Siani.
Un raggio di sole entra dalla finestra, superando le tende del mio letto a baldacchino, e mi illumina il volto, facendomi svegliare.
Apro gli occhi e, con mia grande meraviglia, scopro che è una bellissima giornata.
Non potevo aspettarmi di meglio, visto che siamo in gennaio, per il giorno del mio compleanno.
E' domenica, quindi non ho lezione.
Mi metto a sedere e apro le tende che attorniano il mio letto. Sono le 7:35. Le mie compagne di dormitorio, nonché di vita, dormono ancora.
Un occhiata veloce, mi fa notare che ai piedi del mio letto ci sono molti pacchetti chiusi con la carta da regalo. Inizio a scartarli.
Il primo è dei miei genitori: un portafoto, di quelli babbani, che ritrae un'immagine di me e Petunia da piccole. Siamo felici e sorridenti e ci abbracciamo. In quel periodo non sapevamo ancora che ero una strega, quindi mia sorella mi rivolgeva ancora la parola. Dentro c'è un bigliettino con su scritte poche parole:
Buon diciassettesimo compleanno, Lily.
Ti vogliamo bene,
mamma e papà.
Il secondo è di Severus: un'ampolla contenente un liquido color oro fuso. La riconosco al volo: è la Felix Felicis, fortuna liquida. Gli ci saranno voluti sei mesi per farla. Anche in questo regalo, trovo un bigliettino:
Auguri di buon compleanno, Lily.
Spero che questo giorno sia esattamente come tu lo desideri.
Con affetto,
Severus.
Sorrido tra me è me, Severus è sempre lo stesso. Ma è stato un pensiero molto carino, per i suoi standard. Ricordo ancora quando, invece di un regalo "normale", mi fece arrivare una strillettera. Urlava una strana versione di "Happy Birthday". Svegliò tutta la casa di Grifondoro.
Scarto un altro regalo: decine e decine di Cioccorane. Ne scarto una e la mangio, posando la figurina di Hengist il folletto dei boschi sul comodino, e leggo il bigliettino:
Auguriiii Lils!
Diciassette anni, eh?
Ti stai facendo vecchia anche tu!
AHAHAHAH
Ti voglio bene,
Remus.
Rido, coprendomi la bocca per non svegliare le mie "coinquiline" e prendo a scartare un altro regalo: è una collana con un ciondolo a forma di boccino... No, aspetta. E' un vero boccino! Prendo il biglietto e leggo:
Sto ancora aspettando di uscire con te.
Buon compleanno,
James.
-J-J-JAMES!- Mi lascio scappare in un urlo stridulo.
Le mie amiche si svegliano di soprassalto e mi guardano. Io arrossisco.
-Lils? Va tutto bene?- Chiede Alice.
-Si, è t-tutto ok.- Dico fingendo indifferenza.
-E allora perché hai urlato?- Ribatte Mary.
-P-p-perché ho ricevuto un regalo...- Cerco di lasciar cadere il discorso, ma interviene Marlene.
-E il problema sarebbe...?-
-Beh, nessun problema... E' solo che è di... di J-James. James Potter.-
Le mie amiche, con tanto di grida di gioia, mi sommergono e mi danno gli auguri.
-Auguri Lils!- Urlano in coro.
-Grazie ragazze!- Rispondo abbracciandole.
-E allora?-
-Allora cosa?- Domando curiosa.
-Allora, cos'è? Il regalo di Potter, intendo!- Chiede Marlene.
Le porgo il regalo e sotterro il viso in un cuscino.
James Potter. E' praticamente un sogno.
E' anche vero che mi ha già chiesto di uscire, ma se poi è solo per portarmi a letto?
Alzo lo sguardo solo per vedere Alice, Mary e Marlene ammirare il regalo di James.
Spero solo che il boccino non mi voli via in un momento di distrazione.