CAPITOLO 7; La verità.

3 giorni dopo.

Dopo 3 giorni finalmente Ai si risveglia.

-Shinichi? Si è addormentato forse è meglio non svegliarlo- pensò Ai accennando un sorriso.

Ai aveva un mal di testa fortissimo ma cercava comunque di ricordare ogni istante di quel giorno, quando Amuro aveva puntato la pistola verso Conan e lei si era buttata per salvarlo, quando il secondo proiettile la fece cadere a terra e Conan le era andato vicino dicendogli che si sarebbe risolto tutto mentre le teneva la mano, ogni cosa fino a quando riusciva a ricordare, fino a quando il dolore non gli fece perdere i sensi.

“Ai” la chiamò Conan sbadigliando, poi continuò “Ti sei svegliata. Come stai?”.

“Meglio…e Bourbon?” chiese quasi impaurita.

“E’ stato arrestato dal FBI” rispose assonnato il piccolo detective.

“Shinichi” disse Ai “tu stai bene? Bourbon ti ha ferito?”

Ai mentre parlava con Conan si rese conto che il ragazzo non aveva chiuso occhio per giorni aveva gli occhi arrossati e gonfi e mentre parlava sbadigliava spesso.

“No, non mi ha ferito, sto bene grazie a… Vermouth” rispose Conan.

“Vermouth?” chiese.

“Si, lei mi ha aiutato a catturare Bourbon quando ormai non avevo quasi più speranze… Nessuno ci dovrebbe più cercare, per loro ormai siamo morti...” rispose Conan, fece una pausa e poi continuò “Ai… Dobbiamo parlare.”

“Eh?” disse incuriosita lei “di cosa dobbiamo parlare?”

“Di no…”Conan fu bloccato dal Dottor Agasa ,che entrò nella stanza con un mazzo di fiori per la giovane ragazza che era stata ferita, seguita dai DB, Ran e Sonoko.

“Ai come ti senti?” chiese felice Ayumi.

“Sto bene, grazie!!“ rispose Ai con un sorriso ”dove sono Mitsuiko e Genta?”

“Mitsuiko ha il raffreddore e Genta ha la febbre hanno detto che appena possono verranno a trovarti” rispose Ayumi

“Sai, Ai,” disse Ran “Conan non ti ha lasciato un minuto da quando ti ha riportata imbraccio fino alla macchina del dottore, sono 3 giorni che dorme qua senza mai allontanarsi”.

Ai si girò verso Conan che era diventato rosso come un pomodoro e gli accennò un sorriso.

“Già” continuò Sonoko “E’ proprio un bravo fidanzatino.” A quel punto anche Ai divenne rossa e distolse lo sguardo.

“Dai Sonoko!” la riprese Ran “Ah… anche mio padre ti manda i suoi saluti non è potuto venire ha il raffreddore ed è a casa ammalato” continuò Ran.

Poi entrò il Dottore che doveva visitare Ai e chiese a tutti di uscire cosi Ran e Sonoko salutarono Ai insieme ai Detective Boys e si diressero verso casa, Conan, invece, rimase ancora un po’ e dopo la visita rientrò nella camera di Ai che però si era già addormentata, dopo un paio d'ore il Dottor Agasa e il Medico parlavano dello stato di salute della piccola.

Dopo altri 2 giorni Ai era guarita :

“La bambina può tornare a casa anche subito, ora è fuori pericolo.” disse il Dottore.

Il Dottor Agasa annuì e con un sorriso entrò nella stanza  di Ai dicendogli che poteva tornare a casa subito e che era fuori pericolo.

Il discorso che Conan iniziò quel giorno non fu ripreso ma il detective ci pensava sempre, o meglio, pensava sempre ad Ai.