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Autore: merryluna    24/12/2007    4 recensioni
Non tutti i Natali sono felici. Draco Malfoy lo sa.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Draco Malfoy, Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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ANCHE QUESTO È NATALE
di Merryluna



Narcissa Malfoy lo fissava con il suo viso sempre giovane, non deturpato dalle linee dure del tempo né sfigurato dal dolore che la lunga malattia le aveva fatto patire. Di tanto in tanto, ecco che si alzava dalla sedia in vimini su cui era seduta, circumnavigava il tavolinetto davanti a lei, sistemava i fiori di un piccolo vaso di cristallo e si risedeva, lisciandosi piccole pieghe sulla gonna vaporosa che indossava.

Draco sospirò, sistemandosi la sciarpa attorno al collo e soffiando un poco sulle mani, gelate nonostante i guanti pesanti. Il gelido vento dicembrino non lasciava scampo alcuno ed i radi fiocchi di neve, che da poco avevano ricominciato a cadere, avevano formato un piccolo strato bianco sul mantello, all’altezza delle spalle, e sul cappuccio.

Narcissa, invece, non tremava anche se semplicemente fasciata nel suo abito più bello e più leggero.

Il pensiero del giovane volò a quel vestito, alla sua casa, a suo padre.

Lucius. L’altero, burbero, nobile - e perché no - un tempo, anche meschino e calcolatore Lucius Abraxas Malfoy: un mago che era stato temuto e che adesso, a distanza di anni, era diventato solo uno spettro del grande uomo che, nel bene e nel male, era stato. Alcuni, lo avevano addirittura etichettato come pazzo, perché non aveva permesso a nessuno di entrare in quella che era stata la loro stanza coniugale, nonostante ormai fossero passati mesi da quando lei ne era uscita per non entrarci mai più. Ed il vestito di seta avorio che Narcissa indossava in quel momento, era sicuramente ancora avvolto nel nylon, nell’armadio intarsiato in cui lei l’aveva lasciato.

“Mamma…” mormorò Draco, mentre nuvolette di vapore s’alzavano dalla sua bocca.

Fece un passo in avanti e la neve fresca, sotto i suoi piedi, scricchiolò. Si chinò leggermente e fece scivolare un dito sui contorni del suo viso, lottando contro la voglia di versare ancora qualche lacrima e cercando di ricordare il tepore della sua pelle.

Il Manor era vuoto senza di lei. Per Natale, tutti gli anni veniva organizzata una grande cena ed i maghi dell’alta società facevano a gara per avere un invito: essere invitati da Narcissa Malfoy in persona, era un qualcosa che distingueva la gente per bene da un qualsiasi pidocchio rifatto. Una tradizione che poteva definirsi antica, che esisteva già prima della seconda guerra: l’unica differenza che v’era stata dopo la sconfitta di Voldemort, era che il banchetto era stato aperto anche a Mezzosangue e Nati Babbani.

Gli alberi del giardino venivano ornati a festa e scintillavano alla luce delle candele, come anche i confini dei vialetti, e le passeggiate lungo di essi erano allietate da canti natalizi che si diffondevano nell’aria. Nel salone all’ingresso del castello, le fatine sonnecchiavano sui rami di un maestoso abete proveniente da uno dei tanti boschi delle loro residenze e fili, rilucenti di magia, s’irradiavano da una parete all’altra, creando giochi di colori che lasciavano i bambini a bocca aperta.

E poi ancora musica, pietanze elaborate e tovaglie ricamate a mano. Risate allegre e discorsi più o meno seriosi, danze e tintinnare di posate, fiumi di champagne e cucchiaiate dei dolci dei più bravi mastri pasticceri d’Europa.

Sembrava passata una vita, da quei giorni felici.

Quell’anno, a mezzanotte, Lucius si sarebbe seduto sulla sua poltrona preferita, nel grigiore del suo studio, alla luce fioca di una candela consumata. Un bicchiere di whisky in una mano, un sigaro nell’altra ed i segni della vecchiaia sul viso, assieme alle cicatrici lasciate dalla guerra. Il capo canuto, con quei capelli più radi ed abbandonati al loro destino: da quel giorno, Draco non ricordava di averglieli più visti legati come li portava un tempo. Né aveva più visto Lucius curarsi come era sempre stato solito fare: si era lasciato andare e non sembrava più essere in grado di risollevarsi dall’abisso in cui era caduto.

Quello era il primo Natale senza Narcissa Malfoy. Ed era semplicemente inimmaginabile un Natale senza Narcissa Malfoy.

“Papà, perché piangi?”

Draco abbassò gli occhi sul suo bambino, che teneva una rosa stretta tra le manine, al sicuro sotto la lana rossa dei guanti.

“Papà non piange, è solo il freddo” rispose, posandogli una mano sulla testolina bionda. “Dov’è il tuo cappello?”

“L’ho fatto sparire. Era brutto” spiegò, stringendosi nelle spalle.

“Tua mamma s’arrabbierà” sorrise, trasfigurando uno dei suoi guanti in un nuovo berretto ed invitandolo ad indossarlo, indurendo leggermente lo sguardo di fronte alle labbra arricciate del bambino.

“Papà, ma adesso dov’è la nonna?”

Draco alzò gli occhi sulla fotografia di sua madre, che si era appena riseduta sulla sedia in vimini e gli sorrideva con calore.

“In cielo” mormorò.

“E quando torna?”

“Non tornerà più” disse, forse con un tono che un bambino di quattro anni non poteva comprendere.

“È per questo che tu e il nonno siete tristi?”

“Sì”

Il piccolo, posò la rosa sul marmo bianco della tomba, poi si aggrappò ad una delle gambe del padre, tuffando il viso nel suo mantello.

“Hai freddo?”

“Sì”

“Andiamo a casa”

“Solo un momento…”

Draco lo osservò alzarsi sulle punte e poggiare le labbra sulla foto.

“Ciao nonna…” disse. “Questo è il regalo di Natale mio e di mamma. Spero che ti piace”

“Che ti piaccia” lo corresse il padre, prendendolo in braccio e baciandogli la fronte.

“Spero che ti piaccia” ripeté, meno convinto, agitando la mano mentre s’incamminavano verso i cancelli del cimitero.





The End




Una one-shot corta corta. Stamani stavo pensando che non tutti, pur volendolo, possono avere un felice Natale ed ho anche rischiato di tamponare una macchina per colpa di Draco. Cercherò di perdonarglielo, ché oggi devo essere più buona.
Grazie mille a Kit_05, per avermi sopportato anche il giorno della Vigilia ed essersi sorbita questo ennesimo betaggio. Ti voglio bene, Ila ♥ .
Tanti auguri di Buon Natale, gente di Efp.
Merryluna.
  
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