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Autore: ek_directioner    09/06/2013    15 recensioni
Entrambi si erano allontanati -chissà se per loro volere o per semplice destino- dalla loro ragione di vita, da quello che definivano ‘il loro sorriso’.
Entrambi speravano ormai di poter riassaporare quel profumo nelle narici, che nella memoria avevano impresso.
Speravano di poter sentire di nuovo, finalmente, quel respiro sincronizzato che avevano, o quel battito di cuore che tanto gli mancava.
Credevano davvero che l’unica persona che probabilmente gli sarebbe mancata sempre e comunque, sarebbe stata il proprio fratello e la propria sorella, più del dicibile, più di tutto, più del mondo; in modo inenarrabile. A loro non interessava quanto tempo fosse passato, quante lune fossero cresciute e quanti soli fossero tramontati. A loro non importava della distanza o della gente che avevano intorno. Non gli interessavano tutti i problemi che avevano vissuto; non gli importava.
L’unica cosa alla quale veramente avevano dato peso in tutti quei giorni, era quella di pensare che un giorno di sarebbero rincontrati e, come avevano sempre desiderato, avrebbero continuato a vivere la loro vita insieme come se, tutti quei mesi, fossero durati tutti una notte.
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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My strength.


 

Prefazione.

 
Si premette che, nulla fino a quel momento, l’aveva fatta cambiare in quel modo.
Non aveva mai incontrato qualcosa, o qualcuno, che le avesse fatto scoprire a tal punto il vero significato della vita; il vero significato della felicità.
L’unica cosa che, a malincuore vi dico era stata capace di conoscere a fondo, era stato il dolore; la sofferenza.
Nulla fino a quel momento, era stato capace di farla rinascere.
Suo fratello; lui era l’unico che l’aveva sempre aiutata a non affondare. Lui aveva sempre cercato di mantenere il sorriso stampato sul volto della ragazza anche se, la maggior parte delle volte, aveva fallito; la sofferenza riusciva sempre a sovrastare quel briciolo di speranza che la mattina le dava la forza di alzarsi dal letto ed affrontare una nuova giornata.
Avrebbe voluto vendere tutti i suoi averi per regalare una vita migliore a quell’angelo che Dio le aveva messo accanto e, lui, avrebbe fatto la stessa cosa con la sorella.
Erano genitori; genitori del loro stesso fratello.
Nulla poteva dividerli e nulla poteva ostacolarli, nemmeno una famiglia mancata.
‘In verità io vi dico: sapete qual è la cosa più bella al mondo? avere un fratello maggiore che si prende cura di te e che ti fa sentire sicura, un fratello della quale hai piena fiducia, che qualunque cosa accada, lui sarà sempre lì insieme a te’ aveva scritto una volta lei, su una pagina del suo diario.
Ma cosa succede quando anche il fratello, se ne va?
Cosa avviene quando si rimane da soli senza la persona che, fino a quel momento, era stata tutta la sua famiglia?
Si rimane a vivere i propri giorni, contemplando quelli che, anche se con fatica, si potevano definire ‘giorni felici’.
Ci si ritrova quindi a descrivere la propria vita vuota, a rimarcare l’importanza o l’inutilità di ogni singola persona nella propria vita.
Lei si che, dopo un attento ragionamento, poteva affermare di avere una vita alquanto strana.
Un fratello come padre, una sorella come madre.
Un padre come sconosciuto, una madre come nemica.
 
 
Dopo esser cresciuta in una casa disfatta con una madre circondata unicamente da birre e sigarette, era ormai arrivata ad accettare l’idea di dover esser lei, la madre di se stessa; per suo fratello Liam, il ragionamento era lo stesso. Tornavano a casa e si ritrovavano a dover ripulire tutto, oltre a dover sostenere il peso della scuola e a fare i conti con la vita sociale del momento. Entrambi credevano che tutto sarebbe andato avanti in quel modo fin quando, qualcuno determinato di coraggio e saper fare, non avrebbe dato una svolta a quella vita; quel qualcuno, era stato Liam.
Dopo una dura e violenta lite con la madre, aveva fatto le valigie e, salutando la sorella con un bacio sulla fronte e con la promessa di riabbracciarla un giorno in una casa nella quale avrebbero potuto vivere una vita migliore, era uscito di casa verso una direzione a lui sconosciuta.
Lei era rimasta a vivere i suoi giorni di sempre, ma con qualcosa in meno; non aveva più una figura di fiducia accanto, qualcuno al quale preparare il pranzo o la cena e con il quale parlare di tutto, non aveva una persona con la quale guardare la tv sul divano e il fratello disposto a lasciarsi bagnare la maglietta dalle lacrime; non aveva il suo punto di riferimento.
Lui, aveva iniziato a vivere una vita diversa, ma non differenziava le sue sofferenze da quelle della sorella. Anche lui aveva perso la figura più importante della sua vita. Non aveva con se la persona con la quale sfogarsi,  la sorella per la quale fare a pugni se qualcuno la maltrattava, non aveva una figura che gli desse la forza di alzarsi ogni mattina e vivere un nuovo giorno.
Entrambi si erano allontanati -chissà se per loro volere o per semplice destino- dalla loro ragione di vita, da quello che definivano ‘il loro sorriso’.
Entrambi speravano ormai di poter riassaporare quel profumo nelle narici, che nella memoria avevano impresso.
Speravano di poter sentire di nuovo, finalmente, quel respiro sincronizzato che avevano, o quel battito di cuore che tanto gli mancava.
Credevano davvero che l’unica persona che probabilmente gli sarebbe mancata sempre e comunque, sarebbe stata il proprio fratello e la propria sorella, più del dicibile, più di tutto, più del mondo; in modo inenarrabile. A loro non interessava quanto tempo fosse passato, quante lune fossero cresciute e quanti soli fossero tramontati. A loro non importava della distanza o della gente che avevano intorno. Non gli interessavano tutti i problemi che avevano vissuto; non gli importava.
L’unica cosa alla quale veramente avevano dato peso in tutti quei giorni, era quella di pensare che un giorno di sarebbero rincontrati e, come avevano sempre desiderato, avrebbero continuato a vivere la loro vita insieme come se, tutti quei mesi, fossero durati soltanto una notte. 
 
 

  
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