Happy Birthday

 

 

Lluvia fissa insistentemente l’orologio in cucina, controllando di tanto in tanto l’ora anche sul suo orologio da polsino.

Si mordicchia un labbro preoccupata, tentando di calmarsi.
Sicuramente avranno avuto qualche normale imprevisto – in fondo, andare in missione Natsu equivale sempre a questo – e forse rientreranno il mattino dopo.

Lluvia si alza dalla sedia, infastidita da tutta quella preoccupazione che non riesce a calmare e che si rende conto da sola quanto sia esagerata.

Eppure, dopo quella volta, non riesce proprio ad impedirselo.

Poco dopo, lo schiocco della porta che si apre la fa sospirare di sincero sollievo, mentre i suoi piedi sono già partiti verso l’ingresso.

Gray sta poggiando la sua borsa vicino all’entrata, quando Lluvia gli si avvicina, travolgendolo in uno dei suoi tipici abbracci.

Lui vorrebbe dirle di scansarsi, che lo sta per soffocare, ma riesce a percepire tutta la preoccupazione della maga e allora la stringe con un braccio.

«Natsu stava troppo male e non abbiamo potuto continuare con il treno.» spiega Gray, per giustificare il ritardo, dato che le aveva assicurato che sarebbe tornato nel primo pomeriggio.

«Lluvia lo immaginava.» replica lei, staccandosi e sorridendogli.

È già girata in direzione della cucina, pronta a chiedere al mago se voglia qualcosa, quando lui le parla, facendola fermare.

«Però eri preoccupata. Sai che non devi.»

Lluvia abbassa lo sguardo, sentendosi un po’ colpevole e molto in imbarazzo.

«Lluvia ancora non riesce a non farlo.»

Perché ancora capita che la notte si svegli gridando, preda di incubi in cui lui non torna. E le braccia di Gray la avvolgono, confortandola silenziosamente e fermando le sue lacrime.

«Però,» si riscuote subito, non volendo rovinare l’umore fra loro. «passerà. Presto riuscirò a non preoccuparmi.»

Lluvia, in fondo, non ci crede molto. Forse riuscirà ad evitare di temere per lui così tanto, ma, del resto, è da quando lo ha incontrato che ha messo la sua vita al primo posto.

Gray annuisce, non molto convinto ma fiducioso nelle sue parole. S’infila una mano in tasca e fuoriesce un piccolo oggetto bianco che chiude nel palmo della sua mano.

Si avvicina a Lluvia, che ha osservato curiosa i suoi movimenti, mentre lui le apre delicatamente la mano per poggiare sopra quella che si rivela essere una conchiglia bianca, con striature marroni e dorate.

«Non è granché come regalo, però l’ho vista sulla spiaggia mentre ero in missione e ho pensato di prendertela. Anche se ormai è quasi finito, buon compleanno Lluvia.»

La maga osserva stupita quel piccolo dono, quasi certa che da un momento all’altro inizierà a piangere.

«Grazie Gray-sama…»

Non passano che pochi istanti prima che la maga si lanci nuovamente su di lui, circondandogli il collo con le braccia e attirando il suo volto verso di lei.

Per quanto possano baciarsi, Lluvia è convinta che proverà emozioni sempre più forti e per quanto possano amarsi non ci sarà mai un momento in cui sembrerà abbastanza.

«Ma Lluvia non ha capito una cosa.» dice poi, interrompendo il mago il cui principale desiderio, al momento, non è proprio parlare. «Perché hai detto che il compleanno di Lluvia è finito?»

Lui si gira stranito verso l’orologio, per essere certo e poi le dice: «È mezzanotte, la giornata è passata.»

«Ma il compleanno di Lluvia è oggi, non ieri.» spiega lei sorridendo. «Per cui è appena iniziato. Nel modo migliore che esista.»

Gray fa mentalmente due calcoli, rendendosi conto di aver considerato il giorno sbagliato per tutta la missione. Sarebbe tornato in tempo, comunque.

«Beh, meglio allora.» le sussurra, cercando il lato positivo nella sua gaffe. «Direi che potremmo fare in modo che migliori ulteriormente.» conclude, in tono malizioso.

Lluvia annuisce, con un guizzo passionale che le anima gli occhi, mentre posa il prezioso regalo nello scaffale vicino a loro e si avvia verso la stanza da letto.

«Ti amo.» ancora trema nel dirlo.

«Anch’io.» ancora si stupisce dell’effetto di quelle due parole.

Ma questo, a differenza degli incubi e delle preoccupazioni, è qualcosa che non cambierà mai.

 

 

 

[Potrei perdermi guardandoti mentre stai dormendo, 
col tuo corpo che muovendosi sembra stia cercando 
anche nel sonno di avvicinarsi a me, 
quasi fosse impossibile per te sentire altro che noi, 
nient'altro che noi.]

 

 

Fine.

Come annunciato nella presentazione, questa fic è un regalo per MonkeyDRobin che oggi fa il compleanno ♥

Non sapendo quando Lluvia fa il compleanno, fingiamo che avvenga in questa giornata x°D

Il fandom di Fairy Tail non è ancora, forse, abituato a me e Robin che ci scambiamo fic come regalo per qualsiasi cosa. ♥

Come si sarà intuito, è ambientata mesi dopo la fine dei Giochi Magici/Guerra con i Draghi e il leggero spoiler a cui mi riferivo è ovviamente l’evento accaduto nel capitolo 334.

Lluvia e Gray parlando si riferiscono a quello, perché comunque dopo che Mashima aggiusterà quello che ha fatto (perché se non lo farà, amara vendetta lo attenderà.) credo sarà inevitabile che un evento di quel genere si ripercuoterà su entrambi per un po’ di tempo x°D

Questo discorso era per spiegare la preoccupazione maggiore di Lluvia, gli incubi e la discussione e dimostrarvi che non sono OOC.

Ah, alla fine è voluto il fatto che non si capisca chi dice ti amo per primo, come la ripetizione della parola ‘ancora’ :)

Che dire, spero vi sia piaciuta *_*

Avevo necessità di fluff Gruvia ç_ç e so che anche Robin ne necessitava xD (e chi no dopo quello che ha combinato Mashima? >_>) e potrebbe essere che ne spuntino altre.

I versi finali sono della canzone “Nient’altro che noi” degli 883, che piace molto alla festeggiata u.u

Tantissimi, tantissimi auguri carissima ♥

Sarei felice se mi lasciaste un commentino *_*

Un bacio :*

 

 

 

 

 

EclipseOfHeart