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Autore: CrisEmme    10/06/2013    1 recensioni
[Altri attori/telefilm]
[Altri attori/telefilm][Altri attori/telefilm]Rose, giovane diciannovenne, dopo aver subito la grave perdita di entrambi i genitori all'età di nove anni, si trova a vivere sola con suo fratello Daniel.
Purtroppo per lei, le disavventure non sono finite, circa un'anno prima del suo diciannovesimo compleanno nella sua vita subentra una nuova tragedia, che la costringerà insieme all'amato fratello a cambiare città, nella speranza di dimenticare il passato.
Qui la piccola Rosie farà molte nuove conoscenze e tra queste una in particolare che le cambierà per sempre la vita.
Personaggi.
- Rose Winchester. (Nina Dobrev) 19 anni
- Daniel Winchester (Josh Hutcherson) 27 anni.
- Thomas Bryanclif (Cory Monteith) 21 anni.
- Samantha Lange ( Dianna Agron) 18 anni.
- Rebekah Lange (Ashley Benson) 20 anni.
-Sophie Davis (Jennifer Lawrence) 19 anni.
- William Davis (Darren Criss.) 21 anni.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Altri
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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29 Agosto 2009
 
-‘Tanti auguri a te! Tanti auguri a te!’- 

Intorno a me tutti cantavano questo orribile motivetto, non vedevo l’ora che finisse, questo era il momento più brutto di tutti i compleanni che avessi passato nella mia vita e chiunque lo avesse inventato era decisamente sulla mia lista nera.

Oggi compivo diciannove anni, non che me ne importasse molto, ma come ogni compleanno c’era sempre quello che ti domandava: -‘Ehi, come ti senti oggi?!’-

Non riesco a capire che senso abbia questa domanda, poi non saprei neanche cosa rispondere, se dicessi bene, mentirei anche perché si legge nei miei occhi come mi sento, se invece rispondessi male, inizierebbero a far finta di compatirmi, e questo mi farebbe sentire anche peggio.

Finiti i festeggiamenti, io e mio fratello Daniel salutammo tutti i nostri ospiti per l’ultima volta perché il giorno dopo ce ne saremmo andati.

Avrei desiderato passarlo diversamente questo stupido evento, non che non mi sia divertita anzi, il povero Dan ha fatto tanto per me, ma mi sarebbe piaciuto che ci fossero stati anche loro… Tom e… Lei…

Ogni volta che ci pensavo nella testa mi rimbombava la solita frase che i medici mi dissero mentre guardavo Tom attraverso i vetri della sua stanza d’ospedale con le lacrime agli occhi attaccato a quei maledetti fili, combattendo per la vita o la morte…

*-‘Mi dispiace Rose… L’hai persa…’- *

In quel momento il mondo mi cadde addosso. Faceva male più il ricordo di quelle parole, che le cicatrici che avevo riportato su quasi tutto il corpo. Ormai dopo quasi un anno, qui a Birmingham, non avevo più niente, solo Dan, Tom non lo andavo neanche più a trovare, vederlo in quello stato mi faceva solamente morire dentro.

Dovevo scappare, andare via da qui e crearmi una nuova vita, non dico che scappare dai problemi sia la cosa giusta da fare, ma stare in questo posto mi logorava piano man mano che i giorni passavano e io non ne potevo più e la risposta era Halifax, una piccola cittadina lontana da qui, ma soprattutto lontana dai miei ricordi.

Finiti gli addii aiutai Daniel a sistemare il salotto che era stato messo in subbuglio dai festeggiamenti, dopo di che, mi diressi verso le scale che portavano al piano superiore della casa dove si trovava la mia stanza da letto.

-‘Buona notte Danny e… Scusa…’-

-‘Sorellina!’- Mi ammonì con lo sguardo – ‘Sai che mi da fastidio quando fai così, vai a nanna che domani ci aspetta un lungo e faticoso viaggio.’-

-‘Hai ragione fratellone, Notte,’-

Lo salutai con un piccolo cenno con la mano salendo le scale arrivando finalmente nella mia stupenda camera.

Mi dispiaceva lasciarla per sempre, con questa stanza avevo condiviso pianti, risate, ragazzi e amici, ma dovevo. Mi spogliai velocemente togliendomi quel fastidiosissimo vestito attillato che mi ero comprata la settimana prima per il mio compleanno, mi stava lasciando senza respiro, così lo tolsi lasciandolo a terra assieme alle scarpe anch’esse altrettanto scomode.

Il modo in cui avevo lasciato i miei vestiti a terra dimostrava ancora una volta quanto fossi disordinata.

Rimasi solamente con gli slip di pizzo e mi misi sopra una maglietta di Dan, mi piaceva molto indossare le sue maglietta per stare in giro per casa o per andare a dormire, adoravo il suo profumo e tenerlo vicino mi faceva sentire al sicuro, spensi le luci e mi infilai sotto le coperte guardando la foto dei miei genitori sul mio comodino accarezzandola dolcemente per poi girarmi a pancia in su a guardare il soffitto.

-‘ Se riesci a vedermi o sentirmi… Mi manchi sai? Mi manchi da morire…’-

Sussurrai mentre una lacrima mi rigava il viso, poi mi voltai mettendomi su un fianco stringendo forte il cuscino e senza nemmeno rendermene conto mi addormentai profondamente.

*-‘Tom vai piano, sai che abbiamo paura quando corri troppo…’-

Disse Rose toccandosi il pancione mentre guardava Tom guidare verso la loro nuova casa.

-‘Ro rò sai che non è vero che corro.’-

Affermò Tom ridendo, sorridendole poi dolcemente ricordandole cosa l’aveva fatta innamorare di lui, quel mezzo sorrisetto adorabile.

-‘Tom dai, te lo dico solo per ricordartelo e poi la piccola Lucy scalcia.’-

Rose continuò senza distogliere lo sguardo dal suo futuro marito, poi d’un tratto…*
 
-‘NOOO!’- 

Mi sveglia di soprassalto ritrovandomi di nuovo nel modo reale, ero accaldata e avevo gli occhi lucidi, era da molto che non sognavo questo, forse perché non volevo ricordare.

-‘Rò cos’è successo?!?’-

La porta si aprì di soprassalto e chi compì quel gesto se la stava quasi portando via, era stato Daniel che preoccupato aveva corso velocemente dal salotto alla mia camera.
Daniel è mio fratello maggiore, anzi il mio unico fratello, ci assomigliamo molto, almeno così dicono. Anche se abbiamo sette anni di differenza, siamo molto legati, lui mi tratta come una figlia anche perché è stato lui a crescermi dopo la morte dei nostri genitori.

Ha un sorriso dolce e sincero,quando ancora andavo a scuola tutte le mie compagne gli andavano dietro,chiunque se ne innamorava e io,come penso qualsiasi sorella,ero gelosa.

Mio fratello però non ha solo pregi ma,come ogni essere umano anche lui,ha dei difetti.

Il motivo per cui lo prendo più in giro è l’altezza, non perché questa sia un difetto, ma per lui lo è.

-‘C’è qualcuno eh! Mmm?!’-

Disse Dan con tono alquanto alto mentre della piccole goccioline di sudore gli scivolavano lungo la fronte, in mano aveva una mazza da basesball pronta per essere data in testa a qualche male intenzionato.

-‘Tranquillo Dan, è tutto apposto e poi posa quella cosa che se ci fosse davvero qualcuno scoppierebbe a ridere…’-

Gli dissi con voce tremolante anche se era riuscito a strapparmi un piccolo risolino.

-‘Sicura piccola?’-

Daniel posò “l’arma” vicino la porta si sedette accanto a me guardandomi negli occhi e posando la sua mano sulla mia guancia dolcemente.

-‘Hai pianto, è successo di nuovo vero?’-

Continuò a domandarmi riavviandomi una ciocca di capelli che era finita sul mio viso coprendomi parte del volto.

-‘Si Dan, scusa… Non ci riesco… Non ce la faccio più… Non riesco a dimenticare.’-

Scoppiai a piangere stringendomi a lui più forte che potevo e bagnandogli la spalla di lacrime. 

-‘Piccola.. Shhh, non piangere, so che è difficile ma tu sei forte e che la farai, non ho mai conosciuto nessuno più forte di te… Fidati del tuo fratellone.’-

Dan mi strinse a se prima di asciugarmi le lacrime.

-‘Dan, mi fido ma non sono forte…’-

Singhiozzai cercando di smettere di piangere.

-‘Si Rò lo sei, okay? Guardami negli occhi, vedi non mento?’-

Annuì tentando di sorridergli avvicinandomi di nuovo a lui lasciandogli un dolce bacio sulla guancia.

-‘Grazie Danny, ti voglio bene.’-

-‘Anche io piccola Rosie e domani cambieremo vita entrambi, Halifax sta aspettando i Davis.’-

Daniel riuscì a farmi ridere come al suo solito, lo abbracciai di nuovo per poi risdraiarmi.

-‘Danny dormi con me come da piccoli?’-

Gli propinai la mia vocina da bambina, sapendo che se l’avessi usata non sarebbe stato capace di dirmi no.

-‘Mi dovrò arrendere sorellina. Sai che non resisto a questa tua vocina’-

Si mise sdraiato accanto a me facendomi appoggiare il capo sul suo petto tenendomi al sicuro. 

-‘Buona notte Danny.’-

-‘Notte Rosie.’-
   
 
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