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Autore: LittleFrost    10/06/2013    2 recensioni
Solo un altro dei miei incubi, uno dei peggiori: Prim mangiata dalle fiamme, Finnick dilaniato prima dai lupi e poi dall’esplosione, Cato fatto a pezzi dagli ibridi durante i miei primi Hunger Games… e poi quell’odore,… quell’odore di rose miste a sangue, l’odore di quella persona malvagia che era Snow... [...] una mano mi cinge il fianco e io torno a rannicchiarmi accanto a mio marito. Quante notti grazie a lui ho vinto i miei incubi… così tante che ormai non riesco più neanche a contarle… ed adesso eccolo lì, che dorme beato, anche se posso immaginare che gli incubi che lo perseguitano non lo lasceranno mai in pace…
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ave Tributi! eccomi qui con la mia prima ff sul mio Toast preferito! *occhisognanti* bene, buona lettura, Mattyfm

“Always”

Quando mi sveglio, quasi mi metto ad urlare. Solo un altro dei miei incubi, uno dei peggiori: Prim mangiata dalle fiamme, Finnick dilaniato prima dai lupi e poi dall’esplosione, Cato fatto a pezzi dagli ibridi durante i miei primi Hunger Games… e poi quell’odore,… quell’odore di rose miste a sangue, l’odore di quella persona malvagia che era Snow. È stato così forte che quasi mi sembra di sentirlo ancora, da sveglia… ma so che è solo perché il ricordo di quell’uomo è tutto nel suo profumo. E so che non lo dimenticherò mai. Però è così forte stasera… così tanto forte. Mi giro lentamente, per non affaticarmi troppo, ed allora la vedo: sul davanzale della finestra, in un vaso di vetro, bianca come la luna. È proprio quella rosa bianca come il latte, che sprigiona quel malefico odore. Ma cosa ci fa lì? Mi sto per alzare quando ricordo… quella rosa è un monito che mi ricorda ogni giorno di non dimenticare le morti causate da Snow. Mia sorella, i tributi che hanno partecipato a tutte le edizioni degli Hunger Games Finnik, Cinna, in parte anche Peeta… una mano mi cinge il fianco e io torno a rannicchiarmi accanto a mio marito. Quante notti grazie a lui ho vinto i miei incubi… così tante che ormai non riesco più neanche a contarle… ed adesso eccolo lì, che dorme beato, anche se posso immaginare che gli incubi che lo perseguitano non lo lasceranno mai in pace… che non ci abbandoneranno mai, come una nave sempre in balia delle tempeste… ma essere nella tempesta insieme a lui mi dà il coraggio di continuare, di andare avanti. Lui è l’ultima cosa che mi è rimasta, la più bella cosa che io abbia… lui è quell’uomo che mi è stato accanto quando ne avevo bisogno, quello che è sempre stato pronto a dare la sua vita per me, quello che per salvare me è stato torturato e distorto da Capitol … quell’uomo che ho rischiato di perdere più volte, e che mi sono accorta di amare quando forse era troppo tardi, quando credevo di averlo perso per sempre. Peeta è quella persona che riesce a capirmi ogni cosa mi passi per la mente, e che mi ama qualsiasi cosa io faccia. Ed anch’io lo amo, anche se l’ho capito dopo davvero troppo tempo… ricordo la sera in cui per la prima volta gli ho detto “ti amo”: su questo stesso letto, lui che mi abbracciava per proteggermi dai fantasmi che Capitol City, gli Hunger Games e la guerra mi hanno lasciato. Lui che mi chiese, vedendomi sveglia: “Tu mi ami, vero o falso?” Io che gli ho risposto, per la prima volta veramente sincera e sicura: “Vero”. Ricordo il nostro primo vero bacio, nella grotta della settantaquattresima edizione dei giochi, quando non sapevo ancora cosa provassi per lui. Quanto ero stupida, a non vedere quanto fosse grande l’amore di quel ragazzo, che in tutta la sua vita ha avuto un solo desiderio: la mia salvezza. Ma io e lui siamo così, “ci proteggiamo a vicenda”. Perché come so che io non potrei fare a meno di lui, so che lui non potrebbe vivere senza di me. E so che il nostro amore è riuscito a vincere tutto: ha vinto la malvagità di Snow, ha vinto due edizioni dei “giochi della fame”, ha vinto la sorte che ci era contraria. Perché la frase di Effie “possa la fortuna essere sempre a vostro favore”, non si è mai adattata molto a noi due… anzi, tutto il contrario! Però abbiamo superato tutto ed eccoci qui, adesso che il nostro amore ha finalmente trovato il modo di rivelarsi a tutto il mondo, perché qualcosa di così grande non può rimanere nascosto a lungo… a noi è solo servito rischiare di morire per capire fino in fondo cosa provavamo. Perché a volte l’amore si mostra nei modi più strampalati o diversi, ed a me si è mostrato in un ragazzo che si è fatto picchiare dalla madre per potermi dare una volta il pane, avendomi vista affamata e dolorante. Quello stesso ragazzo, che anche se era cambiato, non ha esitato, anni dopo, a difendermi a costo della sua stessa vita. Perché i suoi sentimenti non erano cambiati. E neanche i mie cambieranno, mai e poi mai. Il braccio che mi cinge la vita si muove debolmente e mi accorgo che Peeta è sveglio e mi fissa; “Il solito incubo?” gli faccio, preoccupata. Lui accenna un “si” con la testa e poi mi tira più vicina a lui. “Tu Kat?” Per un momento sono indecisa se mentirgli o no, per non farlo preoccupare, ma pio mi ricordo che gli ho mentito per troppo tempo e allora faccio: “Si, il solito. Ma il fatto che tu sia qui, mi fa stare meglio.” E con questo lo bacio, meravigliandolo ma rendendolo oltremodo felice. Sento il fuoco che divampa dentro di me mentre le nostre labbra si uniscono e sento che lo vorrei ancora più, come quella notte, in spiaggia. Sorrido pensando fino a dove saremmo arrivati se Finnick non ci avesse fermato. Pensando ad Annie, da sola con un bambino senza padre, mi rattristo e il sorriso che era nato, scompare. Peeta fa un’espressione interrogativa vedendo il mio sorriso scomparso e gli dico semplicemente: “Annie”. Lui capisce e stringe ancora più forte; io poggio la testa sul suo petto; mi dispiace nolto per la morte del nostro amico del 4, ma mi dispiace ancor di più per la povera vedova, lasciata sola con un bambino appena nato. In effetti mi dispiace di più per tutte le persone che vengono lasciate sole da dei morti, che per le morti in se. Mi stupisco della profondità del mio pensiero… Peeta, come al solito, mi capisce e fa: “Tranquilla Kat, io non ti lascerò mai sola. E se tu dovessi abbandonarmi, beh, non credo che questa terra mi vedrebbe ancora molto in vita.”
Mi stupisco ancora di quanto quell’uomo mi capisca e mi ami: non so cosa ho fatto per meritarmelo, ma so che ora è con me, e non lo lascerò andare… MAI.
“Ti posso chiedere una cosa Peeta?”
“Certo Katniss, cosa?”
"Mi amerai per sempre, vero o falso?"
"Vero. Per sempre." Peeta si alza per baciarmi e una volta staccati per riprendere fiato, io inizio a cantare, per farlo addormentare, perché so che in quel modo gli incubi se ne vanno, anche se per poco. Ma non è una vecchia canzone, ma una scritta da me, che parla di un amore che nasce dalle ceneri. Perché la Ragazza di Fuoco non è mai morta.


eccoci arrivati alla fine, ed io debbo fare i soliti ringraziamenti: 
-alla mia bellissima, fantastica beta-reader, perchè, anche se a volte, la maggior parte delle volte v.v, siamo di discorde parere, le voglio un bene che nemmeno si può immaginare! <3 grazie, perchè mi segui qualuunque cosa io faccia...
- ad una collaboratrice speciale, perchè ha letto e recensito in anteprima la mia storia, e mi ha fatto COSì contento! :D grazie, Giu...
- a tutti coloro che recensiranno, perchè mi daranno una mano, soprattutto con i consigli e le critiche! :D
Hasta Luego, alla prossima, love, Mattyfm
  
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